IL TEPPISTA NON SE NE È MAI ANDATO: IL RITORNO DI NINO CICCARELLI

“Senza cuore” è il secondo tempo della storia dell’ultras dell’Inter. Un romanzo che non fa sconti tra violenza, trasformazioni sociali, carcere, calcio e una Milano irresistibile, di giorno e di notte.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Milano, 14 mar - Da oggi in vendita nelle librerie e online Senza cuore. La Milano del Teppista (Altaforte Edizioni; 180 pp.; 20,00€), il romanzo di Stefano Olivari liberamente ispirato alla vita di Nino Ciccarelli, il più famoso degli ultras italiani dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, protagonista della cronaca giudiziaria dei giornali ma anche di tante vicende sconosciute ai più. Questo romanzo è un ideale seguito del primo libro sulla vita di Ciccarelli, Il Teppista, scritto da Giorgio Specchia, che con il racconto arrivava fino al 2010. Senza Cuore, infatti, riparte proprio da quel periodo, dalla stagione del Triplete dell’Inter, per la precisione dalla semifinale di Champions League con il Barcellona, per raccontare i cambiamenti di Milano, quella di giorno e quella di notte, ma soprattutto i cambiamenti dell’Italia nello scorso decennio. Il tutto sempre dalla prospettiva relativamente privilegiata di Ciccarelli, cioè il Teppista, a suo agio sia negli alberghi a cinque stelle sia nei tanti carceri conosciuti in quattordici anni effettivamente passati da detenuto. Non una vittima del sistema, Ciccarelli, ma uno che in mezzo ai tanti sbagli è rimasto vero, d’altri tempi nel bene e nel male.

 

Senza ideologia politica o progetti precisi, ma con una forza che non lascia indifferenti amici, nemici e semplici conoscenti. Nel libro ci sono tante storie ultras che hanno visto protagonista la Curva Nord: in certi casi divertenti e in altri drammatiche, ma sempre cogliendo il senso o l’assenza di senso di vite davvero al limite. In questo seguito di Il Teppista grande spazio ha la notte milanese, di cui Ciccarelli è stato un personaggio di culto, con situazioni che gli hanno permesso di conoscere personaggi di livello incredibile nei loro momenti di massima fama e massima debolezza. Tante storie di calcio, di quelle che non si possono raccontare ai tifosi, ma il cuore del libro è il racconto delle trasformazioni di Milano, città ormai di passaggio che espelle certe classi sociali o comunque le rende sempre più marginali.

 

Nel romanzo sono citati o evocati alcuni dei grandi personaggi incrociati dal Teppista per pochi secondi, come ad esempio Putin, o per anni di notti estreme al loro servizio, per poi scoprire di avere perso soltanto tanto tempo, rubandolo ai figli e alla propria persona. Tanta anche la cocaina, che ha bruciato tante vite e anche quella di Ciccarelli prima che un grande dolore gli aprisse gli occhi e lo facesse svoltare. Anche in Senza cuore storie personali e storie ultras si intrecciano per raccontare una generazione, una città e una periferia, più psicologica che fisica, in cui tanti italiani si potranno identificare.

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