“Le vite delle donne contano” non è solo il titolo di un libro ma un grido di battaglia

Il nuovo libro di Francesca Totolo, esperta in immigrazione e geopolitica, nonché ricercatrice indipendente, reporter, scrittrice, collaboratrice del Primato Nazionale e di altre testate giornalistiche, è una minuziosa raccolta di tutti i crimini commessi in Europa da immigrati, clandestini, richiedenti asilo, ovvero, omicidi, stupri e aggressioni che hanno trovato pochissimo riscontro nei media.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Milano 04/09/24 – Il nuovo libro di Francesca Totolo, esperta in immigrazione e geopolitica, nonché ricercatrice indipendente, reporter, scrittrice, collaboratrice del Primato Nazionale e di altre testate giornalistiche, è una minuziosa raccolta di tutti i crimini commessi in Europa da immigrati, clandestini, richiedenti asilo, ovvero, omicidi, stupri e aggressioni che hanno trovato pochissimo riscontro nei media.

Come scrive Francesco Borgonovo nella prefazione al libro: «Se a stuprare è un immigrato, ancor meglio se presunto profugo o richiedente asilo, la violenza diventa meno fastidiosa, in fondo comprensibile. Questo giustificazionismo è pericoloso, perché ci impedisce di vedere chiaramente quello che sta accadendo».

Francesca Totolo nel suo nuovo libro edito da Altaforte Edizioni, “Le vite delle donne contano. Lola, Pamela, Desirée, quando l’immigrazione uccide” (386 pp. – 25,00 €) vuole raccontare centinaia di storie dimenticate, vite di donne che contano, uccise prima dagli immigrati e poi dal silenzio del politicamente corretto. Stupri di gruppo, violenze domestiche, ricatti e percosse, tratta delle bianche, la criminalità dietro l’accoglienza, un intero mondo passato volutamente sotto silenzio in nome del buonismo. Una ricerca precisa, fatta di dati, nomi e statistiche, ma anche di storie e di vite spezzate, che meritano di avere una voce. Così come meritano di avere una voce i parenti delle vittime, come Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, che affida alle pagine di questo libro una straziante lettera che invoca giustizia.

L’indagine condotta da Franscesca Totolo porta a una riflessione più ampia sul problema sociologico legato all’immigrazione selvaggia, alla sostituzione etnica ormai in corso, alla sicurezza che ormai è un miraggio.

Un libro che invoca giustizia al grido di: “Le vite delle donne contano”.

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