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RIGNANO SULL'ARNO: BANCHI CHIEDE AL SINDACO UN FUTURO PER LO STORICO MONUMENTO AI CADUTI

Rignano Sull'Arno ( Fi ) ha un suo storico monumento ai caduti di tutte le guerre e per la libertà ( nel catalogo dei beni monumentali e paesaggistici ). Costruito da Andreini dopo la I Guerra Mondiale, in origine collocato nella Piazza del Municipio, ora è nel Parco di Via Piave. Simbolo della storia del '900, come vissuta dalla comunità, secondo Franco Banchi ha bisogno di un restauro e nuova valorizzazione, anche nel contesto del parco che lo ospita, assai trascurato.
Firenze, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

La storia passa anche dalle piccole comunità

Ci sono dei simboli civici in cui si identifica l'intera comunità. E' il caso del Monumento ai Caduti di tutte le guerre e per la libertà, oggi situato nel Parco della Rimembranza ( Via Piave ) del capoluogo. 

Questo monumento, registrato anche nel catalogo nazionale dei beni monumentali e paesaggistici, ha una storia molto interessante, per certi versi emblematica delle vicende che hanno accompagnato il Novecento, come visto dalle cittadine e cittadini del nostro Comune.

Progettato dallo scultore Oreste Andreini fu inaugurato dopo la vittoria nella I Guerra Mondiale con una cerimonia differita molto importante. La parte delle componenti fuse proveniva dalla dismissione dei cannoni austriaci ( R. Lembo, Archivio del tempo che passa- Rignano ). Dopo il 1945 i nomi dei rignanesi caduti e dei dispersi incisi sul monumento arrivano a quasi 400. Nel 1938, ironia della storia, i materiali necessari per l'esercito furono fusi e tornarono ad uso bellico ( idem, R. Lembo ). Infine il monumento, non molti decenni fa venne spostato nell'attuale sede.

Centro della memoria condivisa e del nostro futuro

Come tutte le cittadine ed i cittadini sanno, questo monumento è giustamente il centro di tante manifestazioni e commemorazioni civili, politiche e militari che periodicamente hanno il doveroso compito di tener viva la nostra memoria condivisa circa quegli avvenimenti che hanno segnato le pagine più significative nella corrispondenza tra micro e macro -storia.

 Le usure del tempo non lo hanno risparmiato. Pare dunque necessario provvedere a dedicare a questo monumento una precisa attenzione al fine di restaurarlo anche in riferimento ad un contesto (a cominciare dalla scalinata di accesso) molto dimesso.

A rendere il contesto fortemente precario si aggiungono le condizioni del parco ( non a caso chiamato ancora della Rimembranza), che, ricordiamoci, è previsto dall'amministrazione come deputato alla deiezione dei cani.

L'auspicio della "lettera aperta"  che ho indirizzato al primo cittadino di Rignano sia l'occasione per una riflessione utile a rendere questo nostro monumento alla memoria un luogo esteticamente all'altezza e sempre più centrale per la vita della comunità, in pratica guardi al futuro.

 

 

 

 

                           

Ufficio Stampa
Franco Banchi
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