Politica e Istituzioni
RIGNANO SULL'ARNO: BANCHI CHIEDE AL SINDACO UN FUTURO PER LO STORICO MONUMENTO AI CADUTI
La storia passa anche dalle piccole comunità
Ci sono dei simboli civici in cui si identifica l'intera comunità. E' il caso del Monumento ai Caduti di tutte le guerre e per la libertà, oggi situato nel Parco della Rimembranza ( Via Piave ) del capoluogo.
Questo monumento, registrato anche nel catalogo nazionale dei beni monumentali e paesaggistici, ha una storia molto interessante, per certi versi emblematica delle vicende che hanno accompagnato il Novecento, come visto dalle cittadine e cittadini del nostro Comune.
Progettato dallo scultore Oreste Andreini fu inaugurato dopo la vittoria nella I Guerra Mondiale con una cerimonia differita molto importante. La parte delle componenti fuse proveniva dalla dismissione dei cannoni austriaci ( R. Lembo, Archivio del tempo che passa- Rignano ). Dopo il 1945 i nomi dei rignanesi caduti e dei dispersi incisi sul monumento arrivano a quasi 400. Nel 1938, ironia della storia, i materiali necessari per l'esercito furono fusi e tornarono ad uso bellico ( idem, R. Lembo ). Infine il monumento, non molti decenni fa venne spostato nell'attuale sede.
Centro della memoria condivisa e del nostro futuro
Come tutte le cittadine ed i cittadini sanno, questo monumento è giustamente il centro di tante manifestazioni e commemorazioni civili, politiche e militari che periodicamente hanno il doveroso compito di tener viva la nostra memoria condivisa circa quegli avvenimenti che hanno segnato le pagine più significative nella corrispondenza tra micro e macro -storia.
Le usure del tempo non lo hanno risparmiato. Pare dunque necessario provvedere a dedicare a questo monumento una precisa attenzione al fine di restaurarlo anche in riferimento ad un contesto (a cominciare dalla scalinata di accesso) molto dimesso.
A rendere il contesto fortemente precario si aggiungono le condizioni del parco ( non a caso chiamato ancora della Rimembranza), che, ricordiamoci, è previsto dall'amministrazione come deputato alla deiezione dei cani.
L'auspicio della "lettera aperta" che ho indirizzato al primo cittadino di Rignano sia l'occasione per una riflessione utile a rendere questo nostro monumento alla memoria un luogo esteticamente all'altezza e sempre più centrale per la vita della comunità, in pratica guardi al futuro.