Comunicati Stampa
Società

QUELLO CHE CI MUOVE Si chiude con successo il progetto che ha coinvolto l’I.C. Severi di Arezzo in un percorso pedagogico che ha portato la danza tra i banchi di scuola

Si è concluso con entusiasmo e soddisfazione il progetto Quello che ci muove, il percorso che ha portato il potere benefico della danza e della relazione con il corpo all’interno dell’I.C. Severi, grazie al sostegno del bando Per Chi Crea promosso da SIAE e MiC. Il prezioso progetto promosso dall’Istituto Comprensivo Severi in sinergia con l’Associazione Sosta Palmizi un partenariato con il Comune di Arezzo, la Fondazione Guido d’Arezzo, il centro d’arte Rosy Boa e MACMA ha coinvolto 125 bambini
Arezzo, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Progettato e coordinato da Ilaria Gradassi e Marcella Manco, insegnanti della secondaria Severi, il percorso si è sviluppato su più livelli grazie al supporto di Sosta Palmizi e ha proposto un ampio ventaglio di attività coinvolgendo gli studenti in esperienze artistiche e culturali alcune delle quali hanno visto la loro restituzione al pubblico lo scorso 21 novembre al Teatro Mecenate di Arezzo alla presenza di alunni, genitori e insegnanti coinvolti in un pomeriggio di condivisione durante il quale si sono susseguiti l’esito del laboratorio perAria di Giorgio Rossi, la proiezione del video Désir Mimétique a cura di Jacopo Jenna sulla trasmissione del movimento e del cortometraggio On move a cura di MACMA e realizzato da un gruppo di studenti proprio sul percorso Quello che ci muove.

 

Nel corso del progetto la danza e il movimento hanno rappresentato un raffinato strumento di promozione del benessere psico-fisico e i numerosi ospiti coinvolti hanno dato un contributo fondamentale alla qualità del percorso e al coinvolgimento degli studenti. La collaborazione con artisti e compagnie di danza, professionisti che operano a livello nazionale e internazionale tra cui Zaches Teatro, Jacopo Jenna, Valentina Dal Mas, Gaia Gonnelli e Giorgio Rossi, oltre a facilitare la visione consapevole, più profonda e critica, degli spettacoli ha arricchito il progetto di momenti di sperimentazione diretta. I bambini e i ragazzi hanno potuto riflettere sui temi della fiaba, della trasmissione del movimento danzato e sulla coreografia contemporanea, favorendo l’esplorazione di sé, il lavoro di gruppo e la scoperta delle potenzialità del corpo utilizzando la danza come strumento di espressione e comunicazione.

 

Accanto a queste esperienze, un percorso curato da Ilaria Gradassi e Marcella Manco con un gruppo misto di bambine della scuola primaria e ragazze della secondaria, che ha indagato i molti modi di raccontare la danza nei secoli con l’arte figurativa – dalla preistoria alle avanguardie - e le parole e le illustrazioni nella letteratura per ragazzi. Un’esperienza che ha portato anche alla produzione di vere e proprie opere d’arte confluite nella mostra Parade alla galleria Rosy Boa, dove la critica d’arte Matilde Puleo ha raccontato ai ragazzi come si progetta e organizza una mostra e ha guidato il gruppo nell’ideazione di un concept, nell’allestimento e nell’accoglienza nel giorno dell’inaugurazione.

 

L’attività di promozione culturale ha avuto una dimensione significativa anche grazie alla realizzazione di uno scaffale tematico dedicato a danza, corpo e movimento nella biblioteca scolastica e all’incontro-intervista con Beatrice Masini, una delle più grandi scrittrici e traduttrici italiane che alla danza ha dedicato molta della sua produzione. Infine, un viaggio a Reggio Emilia ha permesso ai ragazzi di visitare la Fonderia, sede della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, e la mostra Marionette e Avanguardia, dove le opere studiate sono state viste dal vero, con la possibilità di cogliere davvero il ruolo di primo piano che i puppets hanno avuto dai primi del Novecento nel teatro e nella danza.

“Quello che ci muove” ha avuto un impatto profondo sugli studenti partecipanti, stimolando la loro creatività, la consapevolezza corporea e il senso di comunità. Attraverso il movimento e la danza, il progetto ha dato voce e spazio a emozioni e riflessioni personali, favorendo la crescita individuale e collettiva, e rappresentando un modello di integrazione tra danza ed educazione.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Sosta Palmizi
 Ass. Sosta Palmizi (Leggi tutti i comunicati)
via Ipogeo 36 a/b
52044 Camucia
press@sostapalmizi.it