Fake news sul banco degli imputati: giornalismo nell’occhio del ciclone

GIORNALISMO E FAKE NEWS — Il campionato di calcio sta per terminare e la stagione agonistica lascia il posto al calciomercato. Il toto allenatori e giocatori fornisce una grande opportunità ai media per cimentarsi, quotidianamente, su notizie che –molte volte- non corrispondono al vero.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

GIORNALISMO E FAKE NEWS --- Il campionato di calcio sta per terminare e la stagione agonistica lascia il posto al calciomercato. Il toto allenatori e giocatori fornisce una grande opportunità ai media per cimentarsi, quotidianamente, su notizie che –molte volte- non corrispondono al vero.

DIRITTO DOVERE DI UN GIORNALISTA

Il giornalista è un professionista del settore dell’informazione che si occupa di scoprire, analizzare, descrivere e scegliere notizie per poi diffonderle. Il giornalista redige articoli. Inchieste o editoriali che vengono pubblicate sui mezzi di informazione di massa. Le fake news vengono confezionate ad arte per tentare di rendere credibile un giornale o il lavoro superficiale di qualche media che –dovendo pur scrivere- tende a coprire uno spazio dal quale possa ricavare credito e/o guadagni.  

FAKE NEWS PERICOLO CHE PREOCCUPA IL GIORNALISMO

Attualmente le fake news sono diventate un pericolo che preoccupa il giornalismo, quello vero!

La moltiplicazione delle informazioni e della notizie riportate da alcuni media rende più difficile il lavoro di selezione e verifica –da parte dei lettori-  che da sempre qualifica il lavoro dei giornalisti.

Ed è proprio in quest’abbondanza abnòrme che si annida il pericolo delle fake news, notizie false che però attirano alcuni lettori.

LE FALSE NOTIZIE POSSONO DESTABILIZZARE UN AMBIENTE

Le fake news molto spesso circolano semplicemente per destabilizzare un ambiente.

Venendo al dunque ed andando nello specifico riguardante le motivazioni che hanno spinto a meditare e sottolineare questo aspetto appartenente, purtroppo, ad un giornalismo che non rappresenta la vera essenza dello stesso, riportiamo una notizia riguardante Lorenzo Insigne.

... E PER QUANTO RIGUARDA LORENZO INSIGNE?

Il capitano del Napoli, secondo qualche giornalista avrebbe chiesto 1 milione di euro netti a stagione per rinnovare il contratto in scadenza nel giugno 2022.

Quindi Insigne per restare a Napoli desidererebbe portare l’ingaggio netto annuo dagli attuali 4,5 milioni di euro a 5,5 milioni di euro.

Pronta la replica dell’agente del calciatore Vincenzo Pisacane che sul profilo Instagram ha smentito categoricamente il tutto.

ALCUNI GIORNALISTI HANNO OPERATO CON CROCIATE VERSO GATTUSO

Va vogliamo spostare il tiro su Gattuso? Un giornalista oppure un addetto ai lavori non può e non deve mettere sulla graticola l’allenatore del Napoli, solo per rimarcare e portare avanti le loro opinioni.

Le opinioni e la libertà di pensiero sono un fondamento del giornalismo, ma se il tutto diventa un esercizio unilaterale che penalizza, oltremodo, un qualsivoglia calciatore e/o una squadra, diventa una ‘crociata’ che non è contemplata nelle mansioni dei media.
Sarà la dirigenza del Napoli a valutare – a fine stagione – se Gattuso avrà svolto un lavoro in linea con gli obiettivi societari o meno.

TOTO ALLENATORI PER IL NAPOLI

Proseguendo sul toto-allenatore ovvero sul tecnico che guiderà il Napoli nella prossima stagione, i media hanno fornito moltissimi nominativi spaziando da Mazzarri a Sarri attraverso Spalletti,Galtier,Allegri,Juric,De Zerbi ed altri.allenatori.

Come ci si arriva a questi nominativi? Andando sull’onda del compiacente gradimento da parte di una tifoseria? Mutuando le notizie da informazioni ricevute da amici e/o colleghi vari? Dal sentito dire? Oppure, direttamente dal Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis? Questa ultima ipotesi è da eliminare, in modo categorico, perché il Patron del Club azzurro non ha mai reso pubblico un qualsivoglia acquisto ed ha ufficializzato direttamente nuovi calciatori o allenatori soltanto all’ultimo istante.

LE TIFOSERIE ATTENDONO SOLO NOTIZIE CERTE ACCETTANDO ANCHE IPOTESI FORMULATE CON COGNIZIONE DI CAUSA

Allora restano in piedi le altre ipotesi che, oltre  destabilizzare un ambiente, sono prive del dovuto rispetto verso un popolo, una tifoseria ed anche verso giornalisti, ineccepibili sotto il profilo professionale. Professionisti ed utenti che attendono e chiedono solo trasparenza –riguardante le fonti delle news-  ed una doverosa e giusta informazione.

Si possono fornulare anche pareri persionali oppure ipotesi di mercato, scaturite da una logica riflessione, ma le fake news ed il loro utilizzo sono da codannare.

Lezioni di giornalismo dal Wall Street Journal Ruben Razzante Docente di Diritto dell'Informazione

''La carta stampata è in crisi non (soltanto) per colpa di internet, dei social network e delle dilaganti fake news. Ma anche e soprattutto perché, sulle colonne dei giornali, tenere separati i fatti dalle opinioni appare oggi più difficile che mai. La contaminazione fra fatti e opinioni, nel nostro Paese e si è trascinata fino ad oggi nella maggior parte dei quotidiani nazionali''.

Vincenzo Vitiello per ReteCalcio.Net

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