Il Marocco del dopo sisma : un ricostruzione che da fasdio a molti

Il Marocco, ha dimostrato che è una Nazione in grado di compiere da sola , o con aiuti mirati un grande sforzo , ha in tutto il suo complesso riscattato anche l'immagine dell'Africa ha fatto vedere che un Nazione araba ed africana è in grado di coordinare una crisi epocale. Questo a molti da fastdio perchè è la dimostrazione che il colonialismo è finito .
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Genova, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

L’8 settembre 2023 un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco centrale, uccidendo 2.862 persone e ferendone circa 6.000. Il sisma ha colpito soprattutto la zona rurale delle montagne dell’Alto Atlante, provocando frane, crolli e danneggiando numerosi sentieri. L’accesso ai villaggi isolati e rurali è stato reso ancora più difficile. Di fronte ai bisogni, le équipe di MSF stanno fornendo supporto psicologico alle popolazioni colpite, agli operatori sanitari e ai volontari che hanno lavorato dopo il terremoto.

Prima di formulare richieste formali di aiuto internazionale, le autorità marocchine, segunedo la linea dei modelli di crisi intenazionali , hanno preferito accerttarsi in modo minuzioso e dettagliato dei bisogni sul terreno . Infatti, troppo spesso accade che difronte alle emergenze si ragioni in modo irrazionale , senza una tattica ed una strategia . Questo è vero in qualsiasi incidente, tanto maggiore è vero nei casi di calamità naturali. Si è assistito in passato, in molte parti ad un “surplus” di aiuti . Questo ha generato l’assenza di alcune cose e la sovrabbondanza di altre magari surperflue. Ora, metre ancora, in modo inspiegabile sulla stampa italiana appaiono articoli critici nei confronti del Marocco coloro che hanno operato fin dalle prime ore sui luoghi del disastro, danno una versione ben diversa.  Fouzia Bara, un'infermiera di MSF che ha fatto parte delle prime équipe di MSF in Marocco.  Infatti, secondo questa infermiera le autorità " sono riuscite a liberare le popolazioni dalle macerie, a curare i feriti, a trasportare i feriti dalle zone più remote con elicotteri e a distribuire cibo e altri materiali alle persone colpite. » 

Ora Medici Senza Frontiere, è impegnata nella ricostruzione del marocco, e partecipa a questo grande progetto dando sollievo per i spravvisuti. Un solievo non solo fisico ma, anche psicologico. Infatti, come dice ancora l'infermiera , Medici Senza Frotiere offrirà: "  supporto psicologico di primo soccorso alle organizzazioni locali, alle persone colpite e agli operatori in prima linea, principalmente attraverso le reti di psicologi, assistenti sociali, promotori sanitari e altri volontari marocchini ” 

Mi chiedo come mai, la stampa occidentale, dopo le prime ore di solidarietà, abbia iniziato una campagna mediatica di fatto contro il Marocco , insinuando cose prive di fondamento. La spiegazione che mi sono dato è per me ovvia. Il Marocco , ha dimostrato di riscire praticamente da solo a fare fronte alla calamità. Il Marocco ha chiesto aiuti mirati, non migliaia di persone, difficili da coordinare. Tutto questo può dare fastidio. Soprattuto alla narrazione che vuole dipingere il Marocco, ma l'intera Africa , come ancora bisognosa dell' "uomo bianco" .

Il Marocco, ha dimostrato che è una Nazione in grado di compiere da sola , o con aiuti mirati un grande sforzo , ha in tutto il suo complesso riscattato anche l'immagine dell'Africa ha fatto vedere che un Nazione araba ed africana è in grado di coordinare una crisi epocale. Questo a molti da fastdio perchè è la dimostrazione che il colonialismo è finito .

Marco Baratto