La rinascita del Marocco: analisi sulle implementazioni delle assi di sostegno alle zone colpite dal sisma

Sua Maestà il Re del Marocco, ha presieduto, una nuova "cabina di regia" , con i rappresentanti del Governo e delle Forze Armate . Queta riunione, sereve ad implementare e dare slancio alle operazioni di ricostruzione post sisma nonchè a dare risposte concrete alle popolazioni colpite.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Sua Maestà il Re del Marocco, ha presieduto, una nuova "cabina di regia" , con i rappresentanti del Governo e  delle Forze Armate . Queta riunione, sereve ad implementare e dare slancio alle operazioni di ricostruzione post sisma nonchè a dare risposte concrete alle popolazioni colpite.

La cosa interessante , in questo caso, che una situazione di difficoltà per la popolazione, stia diventando una grande dimostrazione non solo tattica ma anche strategica.

Infatti, nella riunione , non solo si è affrontato la questione di dare una risposta alle persone che sono rimaste senza una abitazione , ma anche la messa in opera in ogni regione del Regno, di una piattaforma locale che disponga di generi di primo aiuto (tende, vieveri, mediciali ecc) in modo da essere immediatamente pronti in caso di catastrofi natuarali.

In questa ottica, il Governo, dovrà declinare questa visione strategica, a livello più vicino possibile alle popoalzioni (prefetture, provincie). Dal punto di vista amministrativo, il Marocco è suddiviso in 16 Regioni, definite nel 1997 all'interno della legge sul decentramento amministrativo del paese. Attualmente le Regioni rappresentano il livello più alto della suddivisione amministrativa del regno. Ogni regione è poi suddivisa in Prefetture e Province per un totale di 62 amministrazioni di secondo livello.
Ogni regione è governata da un Wali,  Il Wali, oltre a governare la regione, è anche a capo dell'amministrazione della provincia in cui risiede.

La seconda osservazione che nasce da questa riunione, è l'invito agli enti locali, di essere in permanente ascolto dei bisogni della popolazione, non solo dal punto di vista passivo, ma anche attivo , ovvero di fornire in modo efficente ed efficace le soluzioni.

Non per nulla, le parole chiave, di questa visione tattica e strategica sono : rapidità, efficacità e rigore. La ricostruzione delle zone sinistrate deve essere un modello di sviluppo sia sotto il profilo urbanistico, con il rispetto di una ricostruzione che possa salvare il patrimonio storico ed architettonico ma anche permettere lo sviluppo di queste regioni , ora terra di ricostruzione ed un domani , speriamo breve, terre modello non solo per il Marocco ma per l'intera Africa.

Trovo ingenerose, le accuse o le critiche che alcuni giornali, anche italiani, muovono al Marocco sulla gestione del sisma. Ingeneroso , perchè gli italiani dovrebbero ricordare che difornte ad una sistuazione simile , nel nostro Paese non si seppe rispondere immediatamente ad una situazione emergenziale. Le leggi sulle "calamità naturali" furono votate nel 1970 ma dieci anni dopo, erano rimaste lettera morta. E fu solo , l'intervento diretto dell'allora Capo dello Stato, difornte ad una tragedia umanitaria enorme , a sbloccare la situazione.

Nel caso del Marocco, l'azione è stata immediata, la prima "cabina di regia" è stata convocata dal Sovrano a poche ore dal sisma . Il mio augurio è che come in Italia , sulle macerie del terremoto del 1980 è nata, infine, l'Università della Basilicata, pensata come modello di eccellenza per l'intero mezzogiorno, ma che si propone anche l'obiettivo di fermare, o almeno rallentare, l'emigrazione giovanile dal sud verso altre aree del Paese e verso l'estero. Anche in Maroco, le regioni oggi colpite diventino volano del nuovo Marocco .

 

Marco Baratto