Crusaders Cagliari: il lavoro pluriennale paga

Il tema riguardante l’impianto di Terramaini è affrontato velocemente anche dall’assessora comunale ai Lavori pubblici Gabriella Deidda: “Il Comune ha investito un milione di euro, speriamo di terminare entro giugno del 2022, condizioni meteo e Covid permettendo. L’area aveva bisogno di lavori vigorosi, tra cui il “pacchetto del campo”, necessario per venire incontro alle esigenze del Football Americano”.
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Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Nel frattempo, sono diventati trentuno, ma meditare sulla cifra tonda è più d’impatto, visto che rappresenta una pietra miliare dai tanti significati. Infatti, si parte da un compleanno memorabile per dipanare una storia intenzionata a procedere con più vigore su sentieri diversificati, alcuni già battuti, altri in procinto di aprire scenari capaci di dare nuovi sensi ad una franchigia che finora ha dato tantissimo al movimento del Football Americano sardo.

Dalle parole del presidente Emanuele Garzia (vedere intervista in basso), crociato della primissima ora, si comprende che dietro la storia dei Crusaders sussistono rapporti fondati sull’indissolubilità dell’amicizia, andata a braccetto con lo sport. “Siamo una grande famiglia dove tantissimi atleti hanno trovato nel football uno sbocco ed anche una scelta di vita – ribadisce il presidente per antonomasia – e non esistono aggettivi che possano descrivere degnamente quei vincoli di fratellanza, tra loro costantemente intersecatisi in questo lungo periodo di esistenza”.

Basta scorrere l’oretta di immagini impeccabilmente assemblate dal noto documentarista Stefano Sernagiotto (vedere intervista in basso) per capire come dal 1990 ai giorni nostri si sono registrate delle evoluzioni epocali che hanno visto sempre e comunque le maglie nero-rosso-argento adeguarsi ai tempi col chiaro intento di restare un punto di riferimento per coloro che hanno sempre avuto un debole per la palla ovale.

Nella splendida cornice scenografica offerta dal Teatro Doglio la giornalista Mariangela Lampis si sente da subito parte della variegata famiglia crociata. E con tanta professionalità introduce i tanti nomi illustri che popolano la sala. Non passa inosservata l’apparizione di Leoluca Orlando, presidente della FIDAF (Federazione Italiana Di American Football). Un uomo determinato nel lasciare il segno: dalla lotta alla mafia, alla politica praticata nella sua più limpida essenza che è quella di venire incontro alle esigenze del cittadino. E di sicuro non è restato impassibile, in quanto uomo simbolo del Football italiano dal 2002, quando ha ricevuto la proposta di candidatura di Cagliari come sede dell’Italian Bowl 2022. Se accettata, confluiranno per la prima volta in Sardegna, le quattro squadre finaliste dei campionati di 1^ e 2^ divisione. Una grande scommessa giocata per tempo dai Crusaders e supportata dall’Assessorato Regionale al Turismo, che già nel 2021 impiegò importanti risorse per promuovere la destinazione Sardegna, utilizzando i grandi eventi sportivi come veicolo di comunicazione e diffusione della sua immagine.

Collegato in via telematica il sindaco di Palermo non ha lesinato complimenti alla franchigia isolana: "La storia del football americano nel nostro Paese passa inevitabilmente dalla Sardegna – afferma Leoluca Orlando - isola tanto amata da noi italiani ma non solo, ricca di storia e di tradizioni, custodite ed esaltate da un territorio che pochi eguali ha nel mondo. Qui, oltre 30 anni fa, la nostra disciplina ha trovato pionieri appassionati, capaci di dare voce ad un movimento cresciuto tra mille difficoltà, di rilanciare una sfida che a molti può sembrare impossibile, anno dopo anno, campionato dopo campionato. Voglio ringraziare i Crusaders Cagliari e il loro Presidente, Emanuele Garzia, per avermi invitato alle celebrazioni del 30° Anniversario di Fondazione: sono immensamente orgoglioso del percorso che avete fatto in seno alla Federazione che qui rappresento e sono certo che il futuro riserverà al football americano sardo grandi soddisfazioni".

Quanto all’Italian Bowl: “La sua organizzazione presuppone il sostegno robusto da parte delle istituzioni - continua Orlando – perché il nostro è uno sport che ha molto entusiasmo ma poche risorse finanziarie. Speriamo di incontrarci al prossimo Italian Bowl, nella città che verrà decisa dal Consiglio sulla base delle proposte avanzate. Mi auguro che ci possa essere anche quella di Cagliari”.

Il campionato nazionale a nove giocatori incombe e il nuovo allenatore statunitense Tim Tobin (vedere intervista in basso), arrivato da una decina di giorni nell’isola, sta forgiando (assieme ai suoi stretti collaboratori Aldo Palmas e Nicola Polese) un nutrito gruppo con tanti giovani e qualche anziano sempre vogliosi di regalare nuovi sollazzamenti alla tifoseria anche perché l’ultimo titolo italiano risale al 2010 conquistato a Palermo, contro gli Islanders Venezia (che ha seguito lo storico successo del 2004 a Castiglione Della Pescaia contro i Red Jackets Sarzana).

E il primo appuntamento ufficiale è per sabato 22 gennaio, quando si celebrerà il memorial dedicato ad un padre fondatore dei Crusaders, Michele De Virgiliis, il Comandante, e durante il quale sarà ricordato anche Massimiliano Antonino prematuramente scomparso lo scorso 12 aprile 2021. A sfidare i sardi, ci saranno i Guerrieri francesi provenienti da Ajaccio, nell’ attigua Corsica.

Il match si disputerà a Sanluri e a fare gli onori di casa ci sarà anche il primo cittadino Alberto Urpi: “Sono molto orgoglioso che la nostra municipalità, particolarmente attenta alle esigenze dello sport, sia in grado di ospitare manifestazioni di livello come il memorial De Virgiliis. Il Football Americano è una disciplina che annovera tanti estimatori – continua il sindaco di Sanluri - e sarà emozionante vedere le due formazioni giocare in un impianto polivalente, il Campu Nou, dalle caratteristiche che gli consentono di fare davvero bella figura in contesti d’alto profilo agonistico, dal calcio al football, dal calcio a cinque al tennis. Ci complimentiamo con lo staff dei Crusaders per aver individuato Sanluri come sede ideale per organizzare l’evento e ne approfitto per invitare la popolazione a partecipare”.

LE BELLE PAROLE SERVONO PER ANDARE AVANTI

Fa piacere che tante personalità abbiano a cuore la storia della franchigia sarda che evidentemente ha lasciato il segno nel tempo. E infatti si sono ritrovate nell’accogliente Teatro Doglio in segno di riconoscenza del solco impresso nello sport fino a questo momento.

In rappresentanza della Regione Sardegna parla la vicepresidente della Giunta Regionale Sardegna e Assessora del Lavoro Alessandra Zedda. Conosce molto bene le vicissitudini crociate perché nel lontano 1994, quando coordinava la circoscrizione cagliaritana CEP-Fonsarda aveva fatto il possibile per venire incontro alle esigenze degli atleti che cercavano disperatamente un campo per gli allenamenti. “Mi attirai le ire di tutti i calciatori delle società sportive che usufruivano del campo di via Castiglione – ricorda - e decidemmo, andando contro alle situazioni ordinarie preesistenti, di far allenare i Crusaders in quell’impianto”.

Ora che si occupa di politica a vasto raggio non ha dimenticato l’essenza della società presieduta da Garzia: “Trasmetto la vicinanza della Regione Sardegna e del presidente Christian Solinas – continua Zedda - e ringrazio chi ha contribuito a scrivere queste bellissime pagine di vita sportiva e non solo. Il Football Americano dà tanto e riceve poco; i suoi valori fondanti sono la lealtà, il rispetto e di conseguenza i giocatori danno il massimo, l’uno per l’altro. Voi più di altri siete orfani di strutture che possano permettervi di esprimere al meglio la vostra attività. L’impiantistica sportiva deve essere a disposizione di tutti gli sport. E noi continueremo a batterci per questo, perché lo sport è vita e soprattutto famiglia”.

L’Assessore regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Andrea Biancareddu, pur non essendo presente, plaude all’iniziativa di un eventuale Italian Bowl in Sardegna anche perché è un’ulteriore iniziativa per propagandare le peculiarità nostrane oltre Tirreno e nel mondo. Del suo stesso avviso è anche il collega di giunta Gianni Chessa, Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, pure lui assente ma promotore dell’iniziativa atta a portare l’Italian Bowl 2022 a Cagliari, considerato che ha sempre visto nello sport e nel turismo un binomio perfetto per attirare i vacanzieri.

Tra gli ospiti presenti al Teatro Doglio c’è Renato Serra, Direttore generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Il suo breve intervento si traduce in una lieta notizia rivolta alla dirigenza perché grazie al provvedimento adottato dal Consiglio regionale, atto ad aiutare le società che militano nella massima serie dei campionati nazionali, i Crusaders sono beneficiari di un ristoro di circa ventimila euro. Anche lui è ottimista sulla maggiore incidenza che il suo assessorato, in futuro, riserverà all’ impiantistica sportiva.

 GRANDE MOBILITAZIONE DA PALAZZO BACAREDDA

Dalla municipalità cagliaritana giungono i complimenti del primo cittadino Paolo Truzzu per la tradizionale missione sportiva e sociale svolta. Momenti di grande commozione si sono avuti quando ha consegnato una targa ricordo del trentennale al presidente Garzia. “Quando quotidianamente cerchi di fare quello che ti sembra giusto, nel dare il meglio a tutti - rimarca Truzzu - si ottengono i risultati. Emanuele e il gruppo dei Crusaders hanno lavorato duramente per avere una casa. Sull’argomento ci siamo incontrati e scontrati, ma oltre ai percorsi politici ci sono quelli amministrativi che a volte si azzeccano, a volte no. Con i cambi dell’assessore comunale allo sport, e successivamente del dirigente, sono convinto che si troverà la soluzione per far sì che quella passione possa continuare a crescere coinvolgendo tanti altri giovani. Ringrazio tutti voi per quello che avete fatto in questi anni senza dimenticare i risultati prestigiosi collezionati”.

Il tema riguardante l’impianto di Terramaini è affrontato velocemente anche dall’assessora comunale ai Lavori pubblici Gabriella Deidda: “Il Comune ha investito un milione di euro, speriamo di terminare entro giugno del 2022, condizioni meteo e Covid permettendo. L’area aveva bisogno di lavori vigorosi, tra cui il “pacchetto del campo”, necessario per venire incontro alle esigenze del Football Americano”.

Insomma, ormai è quasi fatta, come confermato anche dall’assessore comunale allo sport Andrea Floris: “Dentro e fuori dal campo avete dimostrato di essere un gruppo coeso che crede nel progetto; con queste caratteristiche si può arrivare al successo. Presto il campo sarà ultimato e ci ritroveremo per l’inaugurazione”.

Non parla ma dà il suo apporto morale anche il vicesindaco di Cagliari Giorgio Angius.

Si intravede anche il Tenente Alberto Conte del Comando Regionale Sardegna della Guardia di Finanza; il Vice Comandante Regione Militare Sardegna Alberto Scafella e il vicario del Prefetto di Cagliari Dott. Pio Russo.

IL LATO SPORTIVO DELLA MATTINATA

Con tante informazioni da sedimentare, anche le altre personalità coinvolte si mostrano interessate ai nuovi progetti dei Crusaders. Il presidente regionale del CONI Bruno Perra gioisce con gli interessati: “Faccio i complimenti ai Crusaders, oggi ho sentito bellissime notizie relative all’imminente accasamento, ma è una conseguenza dei miracoli fatti in questi trent’anni e che si sono realizzati grazie a due fattori fondamentali: amore e passione, conditi sapientemente dal vulcanico presidente Garzia”. Poi dice la sua sul passaggio della FIDAF da Disciplina Sportiva Associata a Federazione a tutti gli effetti: “E’ solo una questione di numeri, mi auguro che in Sardegna possano nascere altre squadre”. E poi approfitta della presenza delle alte cariche istituzionali isolane per ringraziarle: “Corpi Militari, istituzioni comunali e regionali hanno la mia profonda stima per la grande sensibilità e attenzione al mondo sportivo. Stiamo attraversando un periodo critico in cui i giovani soffrono a scuola, nello sport e fanno fatica a socializzare, ma senza l’aiuto di queste realtà la situazione sarebbe ancor più peggiore”.

Sul fronte crociato prende la parola il team manager Giuseppe Marongiu, già head coach della squadra che vinse il suo primo scudetto: “Siamo sempre andati avanti con coraggio, riuscendo a superare tutti assieme gli inevitabili periodi di crisi e ripartendoci le incommensurabili gioie che il campo, e non solo, ci ha regalato in questo trentennio. Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con noi questi importanti momenti esperienziali augurandomi che ce ne possano essere tanti altri ancora nel trentennio successivo”.

La platea è gremita grazie alla presenza di gran parte degli atleti che sono stati presentati singolarmente grazie anche alle grafiche di Battista Battino mandate in onda attraverso lo schermo gigante. Tra le vecchie glorie si scorgono le facce di Aldo Luchi, Raffaele Crudele e dellla prima addetta stampa Stefania Cotza.

E attualmente, un ruolo importante lo riveste lo sponsor principale del club campidanese, il Gruppo di cliniche odontoiatriche Dental Più che dal 2017 opera tra Roma, Sassari e Sanluri. A rappresentarlo c’era l’amministratore delegato Francesc Javier Fuentes Bolivar. “Per me è un onore essere parte di voi – ha dichiarato – e trovo bello sostenervi e supportarvi anche perché rappresentate degnamente l’identità sarda. E poi perché praticate una disciplina pregna di valori come lo spirito di sacrificio, la perseveranza, l’altruismo e il terzo tempo. Il nostro scopo è di garantire la salute dentale di tutti gli sportivi. Vi siamo vicini affinché il raggiungimento dei play off si concretizzi già da questa stagione”.

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