MATERA FICTION CON LE CLIP IN ESCLUSIVA DELLA FICTION ELISA CLAPS, EUGENIO BENNATO, CARLO VERDONE E LA MOSTRA DEDICATA AD ANTON GIULIO MAJANO

In anteprima nazionale le prime clip sulla fiction su Elisa Claps, la mostra inedita dedicata ad Anton Giulio Majano, Carlo Verdone per “Vita da Carlo”, Eugenio Bennato presenta Briganti, in serata premiazioni con targhe d’oro Serial Awards International
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Matera, (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo)

Si è conclusa domenica 4 giugno  la prima edizione di MATERA FICTION, osservatorio sulla serialità televisiva internazionale. Alle 11.00 presso la Biblioteca Provinciale, inaugurata la curiosissima, inedita, originale mostra che omaggia, con materiale rarissimo, la Basilicata attraverso lo sceneggiatore e scrittore di origini lucane Carlo Alianello e il “re degli sceneggiati televisivi” Anton Giulio Majano.

Tra le presenze dell’ultimo giorno il Capo struttura RAI fiction Michele Zatta, responsabile delle produzioni internazionali, Carlo Verdone ed Eugenio Bennato.

Alle 18.00 presso il Cinema Guerrieri proiettate in anteprima nazionale le prime clip su ELISA CLAPS. PER ELISA, questo è il nome dato alla fiction girata tra Potenza e Matera che andrà prossimamente su Rai 1.

 

L'omicidio di Elisa Claps è un fatto di cronaca nera in cui fu vittima una studentessa, nata a Potenza il 21 gennaio 1977 e uccisa a sedici anni. Scomparve nella città natale il 12 settembre 1993, e se ne persero le tracce per oltre sedici anni fino a quando il suo cadavere fu ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza il 17 marzo 2010. Le indagini successive appurarono che la morte della giovane avvenne lo stesso giorno della sua scomparsa per mano di Danilo Restivo che fu giudicato colpevole anche dell'uccisione, compiuta nel 2002 in territorio britannico, di una vicina di casa, Heather Barnett.

Elisa Claps era una studentessa al terzo anno del liceo classico di Potenza. La mattina di domenica 12 settembre 1993 Elisa uscì di casa per recarsi a una funzione religiosa nella vicina chiesa insieme ad un'amica, promettendo a Gildo, uno dei due fratelli maggiori, che sarebbe rientrata entro le ore 13 per raggiungere la famiglia nella casa di campagna dei Claps per pranzare tutti insieme.

Secondo le testimonianze, la giovane aveva in realtà concordato con l'amica in questione di recarsi presso la chiesa della Santissima Trinità,nel centro di Potenza, per incontrare un amico che doveva consegnarle un regalo per festeggiare la promozione agli esami di riparazione. Da quel momento di lei si persero le tracce.

L'inchiesta venne inizialmente assegnata alla Procura della Repubblica di Potenza e il caso affidato alla PM Felicia Genovese. Fu scoperto che la persona incontrata da Elisa era Danilo Restivo, ventunenne originario di Erice in Sicilia e trasferitosi da ragazzino a Potenza con la famiglia, dove il padre Maurizio aveva assunto l'incarico di direttore della Biblioteca nazionale potentina.[7] Restivo risultò essere stato l'ultima persona ad aver visto la ragazza..

Gli inquirenti scoprirono che Restivo aveva l'abitudine di importunare le ragazze delle quali si invaghiva, effettuando spesso telefonate mute nelle quali si sentiva la colonna sonora del film Profondo rosso o il brano Per Elisa di Beethoven. Un'altra abitudine di Restivo era quella di tagliare di nascosto ciocche di capelli a giovani donne con un paio di forbici, che portava sempre con sé. Alcune amiche di Elisa dichiararono che Restivo aveva tentato di corteggiarla senza successo e che era abitudine del giovane cercare di ottenere appuntamenti dalle ragazze da cui era attratto con la scusa di offrire piccoli doni, diventando poi aggressivo e violento nel momento in cui queste rifiutavano i suoi approcci.

Quando apprese che la giovane aveva avuto un appuntamento con Restivo, la madre di Elisa focalizzò la sua attenzione contro il ragazzo, dichiarando che, con ogni probabilità, Danilo aveva ucciso Elisa e ne aveva occultato il corpo. La madre quindi chiese ripetutamente agli inquirenti d'indagare a fondo su Restivo, ma senza esito.

Nel frattempo, nel 2002, il fratello di Elisa, Gildo, in accordo con tutta la famiglia, ebbe l'idea di creare la prima associazione dei familiari delle persone scomparse: l'Associazione Penelope.

 

La rassegna, diretta da Giuseppe Papasso, è organizzata dalla GFG Media Associati con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, del Comune di Matera, di Matera 2019, Lucania Film Commission, Rai Basilicata, Tgr in collaborazione con Rai Fiction, Rai Teche, Mediaset e Tv Globo.