Ha trovato un suo spazio sul mercato librario il lavoro di Ramiro Fasano “Destinazione sconosciuta. Viaggio attraverso il concetto di spazio dall’Antichità all’Evo Contemporaneo”, a cura della giornalista Bianca Fasano, per l’Accademia dei Parmenidei.
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Il lavoro di Ramiro Fasano “Destinazione sconosciuta. Viaggio attraverso il concetto di spazio dall’Antichità all’Evo Contemporaneo”, a cura della giornalista Bianca Fasano (per l’Accademia dei Parmenidei), ha trovato un suo spazio sul mercato librario, sia in cartaceo che in e Book.
Con la sua fantasia di scrittore, Ramiro Fasano ha riunito di nuovo in una parte del libro, come fossero suoi ospiti nel Cilento (provincia di Salerno), a due passi da Velia, i colleghi di studio della laurea in Fisica, Carlo, Marcello e Pino,dispersi dalla vita, ciascuno per la sua strada, soltanto per dialogare e confrontarsi nella stesura di un periodo dedicato alla scrittura della terza sezione del suo libro, che copre un'area di studio dalla relatività galileiana a quella speciale di Einstein inclusa.
Un dialogo fittizio, una specie di confronto verbale utile ad esprimere sentimenti diversi e discutere idee non necessariamente contrapposte, forse ispirato al metodo utilizzato nel 1632 da Galileo Galileo, che pubblicò Il dialogo sopra i massimi sistemi, opera per cui fu poi convocato dinanzi al Sant'Uffizio.
In relazione a quella parte dell'opera, come l’autore precisa:
“DaGalilei ad Einstein - La terza sezione copre il periodo che va dalla relatività galileiana a quella speciale di Einstein inclusa.
A partire da questa sezione, la trattazione abbandona ogni discorso filosofico non correlato allo sviluppo del concetto di spazio in termini scientifici.
La grande complessità degli argomenti da esporre, senza richiedere al lettore una cultura specifica in Fisica e Matematica, mi hanno indotto ad adottare per questa parte della trattazione una forma di dialogo adeguata a rendere gli argomenti il più possibile discorsivi e con diverse voci.
Ho scelto di aiutarmi nel mio immaginario con quattro amici con i quali ho lungamente discusso quando ero ancora uno studente alla facoltà di Fisica a Napoli.
Se mai questi amici, i cui destini si sono evoluti e separati dal mio da tempi ormai per me immemorabili, dovessero pervenire alla lettura di questo mio lavoro, li prego di essere indulgenti con me e di considerare questa mia finzione unicamente come una espressione della stima e dell’affetto che continuo a portare nei loro confronti di giovani aperti alla vita e alle scienze”.
Il libro di Ramiro Fasano, ha visto una forma di stampa Edito da RAM7 – VGF Produzione privata 2013- eBook, in numero decisamente limitato a scopo di propagazione scientifica.
La curatrice riassume una breve biografia: “Ramiro Fasano, dottore in Fisica, napoletano di origine, si trasferisce a Roma nel 1970 dove assume ruoli importanti di ricercatore per le tecnologie della società Selenia nei settori aerospaziale, missilistico, radaristica e di difesa elettronica.
Successivamente egli diverrà dirigente del Dipartimento Tecnologie dell’Alenia.
Questo saggio sul concetto di spazio ha le sue origini nel 1980 come possibile itinerario introspettivo per la ricerca di un soddisfacente equilibrio tra la evoluzione scientifica e tecnologica degli ultimi secoli e la visione Filosofica e Teologica che l’uomo ha del suo divenire e della sua percezione dello Spazio, della Materia e del Logos dell’Universo.
L’autore spiegava che una volta riacquisito, come amava dire, lo stato di “libero pensatore” avesse deciso di concludere la sua opera principalmente per potere riprendere con più assiduità gli studi fisici ed estendere i suoi interessi scientifici a quelli della biologia molecolare.
Al momento della realizzazione del libro, non avendo mai abbandonato la ricerca, era impegnato nella rivisitazione dei concetti che sono alla base sia della Teoria della relatività Generale che della Meccanica Quantistica, convinto che una risposta unificante di tali teorie potesse avvenire, considerando lo spazio e la materia come un continuum non separabile di cui la parte spaziale è il substrato portante di quella materiale. Secondo tale teoria la dualità onda - corpuscolo della materia sarebbe soltanto una manifestazione del fatto che non ha senso parlare di corpi che si muovono nello spazio in quanto ciò che noi percepiamo come movimento è il trascinamento solidale della materia da parte del suo spazio proprio, trascinamento che avviene localmente con caratteristiche solo in parte assimilabili alla propagazione ondosa in quanto sostenuto dal continuum spaziale di cui la materia costituisce in termini parcellari un insieme di punti singolari di frontiera”
Così lo presenta l’autore:
“Questo mio lavoro nasce nel 1980 senza alcuna previsione di conclusione. Più volte abbandonato, ma sempre ripreso nel corso degli anni, solo nel 2011, ha trovato il suo compimento, conservando sostanzialmente nelle sue parti la esposizione con cui è stato progressivamente generato.
L’opera attraversa la evoluzione del concetto di spazio dall’antichità ai nostri giorni con specifico riferimento agli sviluppi che esso ha avuto nel mondo occidentale ed oggi, possiamo dire, nel consesso mondiale delle scienze.
In effetti, la scelta del concetto di spazio come elemento portante della discussione non è stato dettato dall’idea di produrre uno studio di carattere accademico di tale argomento, piuttosto, quello di avere un solido riferimento rispetto al quale valutare gli interrogativi che mi avevano spinto a mettere in discussione il significato profondo da dare alla evoluzione dell’uomo in relazione al progresso scientifico e collegate rivoluzioni tecnologiche ed industriali.
La esposizione del lavoro svolto rappresenta oggi per me una forma di dialogo verso quei lettori che, pur non avendo una cultura scientifica specialistica, intendono almeno valutarne i risultati conseguiti; così come, e siamo in tanti, pur non avendo una preparazione politica specifica, non rinunciamo a seguirne i dibattiti per accostarci, nel possibile, alla comprensione delle evoluzioni sociali che ne conseguono.
Per effetto del progressivo accrescimento del manoscritto nel tempo, ho deciso di ripartirlo in quattro sezioni:
- Meditazioni;
- Il concetto di spazio dall'antichità a Copernico.
- Il concetto di spazio in Fisica Classica e Relatività Speciale
- il concetto di spazio in epoca moderna e contemporanea.”
Seguendo le pagine del libro (647, di cui 174 a colori, formato 210x273 mm, con qualità di stampa fotografica), possiamo anche provare a definire un modello etico, politico, pedagogico, che in qualche modo si appoggi alla filosofia della vita dell’uomo che deve fare i conti con le ragioni della scienza. Il lavoro scientifico/filosofico di Ramiro Fasano si assume il compito di aiutare il lettore verso una maggiore comprensione dell’Universo in cui viviamo.
Angelo Buonarroti