Le Vie dell'Amicizia, Ravenna Festival in Giordania e Pompei

il concerto che Riccardo Muti ha diretto venerdì 7 luglioal Pala De André di Ravenna, e che porta poi in Giordania a Jerash, domenica 9 luglio nel teatro romano della "Pompei d'Oriente"., per chiudere a Pompei, al Teatro Grande, martedì 11 luglio. Con Muti, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro Cremona Antiqua, i musicisti giordani nel II atto da Orfeo ed Euridice di Gluck, il controtenore Filippo Mineccia, in "Casta diva" dalla Norma di Bellini, il soprano Monica Conesa nel Canto d
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Le Vie dell'Amicizia, Ravenna festival  2023

Europa, Italia, Giordania e Ravenna: le quattro bandiere sul grande palco del Palazzo Mauro De André per una visione di Le Vie dell'Amicizia, oggi in una fase storica drammatica, segnata da guerre, da grandi migrazioni, da disugluaglianze e chiusure.

La musica vissuta nelle tradizioni e nella cultura di aree geografiche lontane ma vicina a quanti qui si impegnano per la pace, l'accoglienza e i diritti, e per quanti, in Oriente come in Occidente, portanii segni ed esempi di generosità accoglindo profughi.

  Le "Città Invisibili" da Italo Calvino , titolo di questa XXXIV edizione del Ravenna Festival, trovano due città a lungo sepolte da sabbie e ceneri: Jerash In Giordania e Pompei, per una comune "ri-scoperta" 

Questo ci dice oggi Le Vie dell'Amicizia di Ravenna Festival, il concerto che Riccardo Muti ha diretto venerdì 7 luglioal Pala De André di Ravenna, e che porta poi in Giordania a Jerash,  domenica 9 luglio nel teatro romano della "Pompei d'Oriente"., per chiudere a Pompei, al Teatro Grande, martedì 11 luglio.  Con Muti, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro Cremona Antiqua, i musicisti giordani nel II atto da Orfeo ed Euridice di Gluck, il controtenore Filippo Mineccia, in "Casta diva" dalla Norma di Bellini,  il soprano Monica Conesa nel Canto del destino di Brahms.

   Nel programma, costruito con grande cura e attenzione a stili e immagini, a dubbi e misteri, la partitura dell'Orfeo ed Euridice di Gluck, il cui protagonista varca il confine oltre la morte per riportare a sé l'amata;e poi la preghiera di Norma alla luna, la sua invocazione alla pace.

A queste pagine si aggiungono momenti musicali, canzoni per la pace,  che hanno radici nel vicino e medio Oriente: un antico inno mesopotamico, le canzoni del Novecento su antichi versi, affidate agli artisti siriani Mirna Kassis e François Razek-Bitar e alle voci giordane Ady Naber e Zain Awad.

"parlami del mio paese,
il fiore dei giorni miserabili, amore mio, dimmi, sulla mia famiglia, le mie storie sulla mia casa , le mie storie sul mio vicino d'infanzia, le mie lunghe storie, raccontami, raccontami..." (Assi e Mansour  Rahabani, fratelli libanesi). 

    Lamma Bada Yatahanna ("Quando apparve come un'onda"), tradizionale canto arabo del genere poetico-musicale muwashahah, è una contemplazione della bellezza della persona amata, mentre Ya Tuyour, canzone che il musicista egiziano Mohamed el-Qasabgi compose ispirandosi a Strauss pur mantenendo forme e modi arabi, chiede agli uccelli di farsi ambasciatori dellostruggimento romantico. 

E ancora " Chi è stato dimenticato sulle rive dell'Eufrate" della compositrice Dima Orsho , su una antica poesia siriana tramandata oralmente nella regione fra Tigri e Eufrate.

  Al termine lo Schicksalslied op. 54 che Brahms modellò su versi di Hölderlin, già parte del programma dell'ormai storico primo concerto dell'Amicizia a Sarajevo, è una meditazione sul destino dell'uomo, sul rapporto con il divino e sul mistero della morte.

Un messaggio di redenzione e di speranza. 


    Il progetto Le vie dell'Amicizia è sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che, in linea con la strategia di rafforzamento della cooperazione culturale tra Italia e Giordania, aprirà ad Amman un nuovo Istituto Italiano di Cultura. Il dialogo fra Italia e Giordania si compie anche nel segno del mosaico, attraverso lo scambio intessuto dal Comune di Ravenna con la città giordana di Madaba, dove si conservano straordinari mosaici bizantini e omayyadi; un'altra preziosa tessera del viaggio che parte dal Pala De André, dove l'evento è possibile grazie a La Cassa di Ravenna Spa. Il concerto a Jerash può contare sul supporto dell'Ambasciata d'Italia ad Amman, sul sostegno della Regione Emilia-Romagna e sulla collaborazione con il Jordan Italian Forum for Cooperation. L'appuntamento presso l'antica città di Pompei - organizzato grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con RAI Cultura, che riprenderà il concerto per trasmetterlo sulla prima rete - è interamente finanziato da Caruso, A Belmond Hotel di Ravello

Ufficio Stampa