Giovani, digitalizzazione, europee 2024: un tour che sta rivelando le aspirazioni di oltre 4,9 milioni di “Generazione Z” e l’incognita astensione Giovani, digitalizzazione, europee 2024: un tour che sta rivelando le aspirazioni della "Generazione Z"
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di Mauro Nicastri*
Il tour istituzionale nazionale "Giovani, Digitalizzazione, Europee 2024" sta rappresentando una pietra miliare nell'interazione tra le giovani generazioni e le istituzioni. Questa iniziativa, promossa dagli Uffici in Italia del Parlamento e della Commissione europea e dalla Fondazione Aidr, mira a creare un dialogo diretto e costruttivo tra gli studenti italiani e le strutture governative, sia a livello europeo che nazionale.
Nel corso delle ultime settimane, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare centinaia di studenti appartenenti alla cosiddetta “Generazione Z” in diverse scuole italiane. L'entusiasmo e l'interesse dimostrato dai giovani nei confronti della digitalizzazione e delle prossime elezioni europee del 2024 sono palpabili e illuminanti. Gli studenti esprimono una chiara volontà di essere più coinvolti nelle decisioni politiche, richiedendo un accesso semplificato e diretto alle informazioni e un coinvolgimento attivo attraverso l'uso delle tecnologie. Una delle principali osservazioni emerse durante il tour è la richiesta da parte dei giovani di una piattaforma di voto online che sfrutti al meglio le nuove tecnologie digitali. Gli studenti vedono nella digitalizzazione non solo un mezzo per accedere all'informazione, ma anche uno strumento fondamentale per la partecipazione attiva. Essi aspirano a una democrazia più interattiva, dove le piattaforme digitali possano essere utilizzate per esprimere le proprie opinioni, votare su specifiche questioni e partecipare a consultazioni pubbliche.
Per rispondere a queste aspettative, è essenziale che le istituzioni europee ed italiane adottino strategie che incorporino le tecnologie digitali non solo come strumenti di comunicazione, ma anche come fondamenti di una nuova forma di governance. Iniziative come incontri interattivi, sondaggi online, piattaforme di engagement civico e voto online devono diventare la norma, non l'eccezione.
Inoltre, la necessità di una formazione politica attraverso le piattaforme digitali, efficace ed inclusiva, è un altro tema ricorrente. Gli studenti chiedono programmi digitali che non solo li preparino a conoscere le istituzioni pubbliche, ma che li rendano protagonisti attivi delle organizzazioni partitiche. Questo implica un rinnovato impegno nella promozione di competenze digitali avanzate, essenziali per operare efficacemente in un contesto europeo e globale sempre più interconnesso. Il tour "Giovani, Digitalizzazione, Europee 2024" sta svelando una visione profondamente radicata nella collaborazione, nell'innovazione e nel dialogo tra generazioni. Ascoltando e integrando le voci della “Generazione Z”, possiamo costruire un futuro europeo che valorizzi veramente la potenzialità delle nostre giovani menti digitali. La strada da percorrere è ancora lunga, ma le fondamenta sono solide e la direzione chiara: verso un'Europa più digitale, partecipativa e inclusiva.
*Presidente Fondazione Aidr (www.aidr.it)
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