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I DEMOPRETONI DI TONO ZANCANARO 200 DISEGNI CHE DOPO TRENT’ANNI RITORNO A ESSERE A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO Tono Zancanaro: Demopretoni a Longiano (FC)

Fino al 28 LUGLIO 2024. Una mostra che crea curiosità, fa parlare e muovere le persone, il museo Fondazione Tito Balestra di Longiano (FC) tira le somme delle prime settimane della mostra Tono Zancanaro: Demopretoni / un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica, esposizione inserita anche nel circuito di rete della Biennale del Disegno di Rimini, circuito che porterà ulteriore visibilità al polo culturale longianese.
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GRANDE CURIOSITA’ E TANTI VISITATORI PER

I DEMOPRETONI DI TONO ZANCANARO

 

200 DISEGNI CHE DOPO TRENT’ANNI RITORNO A ESSERE A DISPOSIZIONE

Una mostra che crea curiosità, fa parlare e muovere le persone, il museo Fondazione Tito Balestra di Longiano (FC) tira le somme delle prime settimane della mostra Tono Zancanaro: Demopretoni / un viaggio tragico erotico nella disillusione postbellica, esposizione inserita anche nel circuito di rete della Biennale del Disegno di Rimini, circuito che porterà ulteriore visibilità al polo culturale longianese.

 

Penna e inchiostro di china su carta i disegni che compongono il ciclo dei Demopretoni sono stati eseguiti da Tono Zancanaro (1906-1985)  nell'arco di circa un anno, tra lo scorcio del 45 e la prima metà del 46. In pratica, quanto a ragion tematica, con il referendum del 2 Giugno 1946 (per la scelta fra Monarchia e Repubblica) si conclude l'intensa falcata in cui consiste l'iperbole creativa di queste scene ossessivamente imperniate sull'epifania di un fallo dalle molteplici valenze semantiche. Per questa ragione la circolazione dei disegni è sempre stata minima.

 

Queste le parole del Direttore Flaminio Balestra: “ci è stato chiaro fin da subito che i 236 disegni che la Fondazione ha ricevuto in donazione dall’archivio Zancanaro erano materiale prezioso e che era doveroso restituirli al pubblico dopo trent’anni, l’occasione dell’invito a partecipare alla biennale del disegno di Rimini è stata colta al volo per dare ulteriore visibilità a questa singolare mostra, sicuramente non “facile” per i temi proposti ma che ha trovato un pubblico attento e curioso e pronto a mettersi in gioco”

 

La mostra curata da Flaminio Balestra, Guido Bartorelli, Manlio Gaddi, sarà visitabile fino al 28 luglio ed è compresa nel biglietto d’ingresso della collezione permanente del museo, data l’iconografia è sconsigliata ai minori

 

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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