PSI: BEKO, ENNESIMO ATTENTATO ALL'ECONOMIA DELLE MARCHE
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Beko Europe ha presentato un piano industriale irricevibile. I licenziamenti previsti dal colosso turco sono l'ennesimo colpo mortale inferto all'economia delle Marche. Serve una riflessione seria e profonda sullo sviluppo dei nostri territori. Continuando di questo passo a Fabriano e Comunanza non resterà più nulla.
Storicamente le aree interne sono esposte a maggiori criticità, con questa ulteriore crisi del "bianco" la situazione peggiorerà a vista d'occhio. In particolare la deindustrializzazione si somma agli effetti drammatici del sisma 2016 e alla carenza, ormai storica, di servizi ed infrastrutture efficienti (vedi linea ferroviaria Orte-Falconara, per citare un esempio). Il risultato? Purtroppo è facile prevederlo. Se questo è il trend, andremo incontro ad un fenomeno di spopolamento delle aree interne sempre più marcato con ulteriori ricadute negative a cascata sul tessuto sociale ed economico.
Beko spinge centinaia di famiglie in crisi a causa di scelte industriali horror. Purtroppo è un film già visto, territorio saccheggiato da shopping compulsivo di marchi storici senza alcun rispetto per le professionalità dei lavoratori. Dalle tute blu alle funzioni impiegatizie il rischio di un'ecatombe sociale è dietro l'angolo.
Il PSI è al fianco dei lavoratori in tutte le iniziative che si riterranno necessarie per scongiurare la crisi occupazionale. Allo stesso tempo si avverte la necessità di avviare un progetto di medio periodo per il rilancio definitivo del lavoro nelle Marche, mettendo al primo posto le competenze dei lavoratori. I venti burrascosi accentuati dai casi Beko, Fedrigoni e Moncaro simboli di asset storici per l'economia marchigiana devono spingere tutti gli attori in campo, pubblici e privati, verso soluzioni di carattere strutturale.