Spettacolo
L'impressionismo e le sue figure femminili relegate in secondo piano: Berthe Morisot, Mary Cassatt, Marie Bracquemond, Eva Gonzalès e Marie Bashkirtseff
Il 150° anniversario della prima mostra degli impressionisti a Parigi nel 1874 viene celebrato al museo Ordrupgaard con una magnifica rassegna che punta i riflettori sulle donne in questa corrente pittorica – sia sulla tela che come artiste. Vengono presentate quattro impressioniste e il loro mondo interconnesso di sorelle, figlie e amiche, attraverso quelle che sono irrefutabilmente considerate come le opere più importanti del periodo. Per via del loro sesso e della loro classe, a queste pittrici sono state negate le medesime opportunità di dipingere la pulsante vita cittadina riservate ai colleghi uomini; la loro attenzione si è concentrata piuttosto sulla vita moderna, su come si svolgeva all'interno delle case e nei giardini di Parigi e dintorni. Questi motivi intimisti sono stati raffigurati con uno stile radicale e colori vivaci, pennellate brusche e una tecnica simile allo schizzo, che ha suscitato sia ammirazione che indignazione da parte degli spettatori e dei critici d'arte. La mostra ripercorre la lotta delle donne per il proprio riconoscimento e per conquistare un posto nella storia dell’arte, con un esame più attento al contributo pionieristico così apportato all'affermazione dell'arte moderna.
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Berthe Morisot, The Psyche Mirror, 1876. Museo Nacional Thyssen-Bornemisza. (Photo: Business Wire)
Grazie a prestiti eccezionali provenienti da tutto il mondo, i visitatori potranno scoprire le principali opere di Berthe Morisot (1841–1895) e Mary Cassatt (1844–1926), entrambe famose, e anche di Marie Bracquemond (1840–1916), Eva Gonzalès (1849–1883) e Marie Bashkirtseff (1858–1884) che, fino a oggi, erano rimaste nell'ombra. Marie Bashkirtseff non rientra specificamente tra le impressioniste ma, nel suo diario 'Journal de Marie Bashkirtseff' pubblicato postumo nel 1887, descrive le condizioni delle donne artiste dell'epoca.
La mostra propone anche importanti lavori di Édouard Manet, Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir che ritraggono figure femminili. La mostra punta l'attenzione su molte delle donne lasciate in secondo piano dalla storia e immortalate in tanti dei più iconici dipinti impressionisti: dalle modelle di colore dei quadri di Manet e Degas alle numerose colleghe e amiche che le tele delle artiste hanno consegnato ai posteri. Obiettivo della mostra non è solo esaminare la tecnica utilizzata per dipingere questi soggetti, ma anche guardare alla loro identità, innescando nuove narrazioni e prospettive finora trascurate sull'impressionismo e i suoi attori.
Si tratta della prima esposizione di opere di Bashkirtseff e Bracquemond in Danimarca, e la stessa raccolta delle principali artiste nella mostra costituisce un'anteprima assoluta per la Scandinavia. L'evento propone 57 dipinti in prestito da 34 collezionisti di 10 paesi.
Conferenza stampa: 9 febbraio, dalle ore 10 alle 12.
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