Tre debutti nazionali per SOCIETAS: Claudia Castellucci e Chiara Guidi presentano i loro nuovi imminenti spettacoli,
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
Tra ottobre e dicembre SOCIETAS, la storica compagnia teatrale di Cesena, famosa in tutto il mondo, presenta tre nuovi spettacoli:
la coreografa e drammaturga Claudia Castellucci, con la sua Compagnia di danza Mòra, debutta a fine ottobre al Festival delle Colline torinesi con Sahara, e a dicembre al Teatro Metastasio di Prato con L’Infinito Carnale; la regista e autrice Chiara Guidi, con il dramaturg e scenografo Vito Matera, debutta in novembre al Piccolo Teatro di Milano con Il mostro di Belinda, per un pubblico infantile La compagnia teatrale Societas, di Cesena, conosciuta a livello internazionale – con il nome di Societas Raffaello Sanzio – per essersi distinta dagli anni Ottanta nella creazione di un linguaggio teatrale radicale e innovativo, prosegue il proprio percorso di ricerca scenica secondo un flusso artistico oggi tripartito, determinato dalle specifiche ispirazioni degli artisti fondatori: Claudia e Romeo Castellucci e Chiara Guidi.
Dopo il debutto di Bérenice a Parigi nel marzo scorso (lo spettacolo di Romeo Castellucci, tratto da Jean Racine, con la star del cinema Isabelle Huppert), la Compagnia presenta ora tre nuove produzioni, a opera di Claudia Castellucci e Chiara Guidi, attese in prestigiosi contesti della scena nazionale: il Festival delle Colline Torinesi e il Teatro Metastasio di Prato, dove debutteranno rispettivamente Sahara (Teatro Astra di Torino, 26 e 27 ottobre) e L’Infinito Carnale (Teatro Metastasio di Prato, 17-22 dicembre) di Claudia Castellucci – accomunati dal tema del deserto – e il Piccolo Teatro di Milano che ospiterà la prima di Il mostro di Belinda, di Chiara Guidi e Vito Matera (Teatro Studio Melato di Milano, 7-17 novembre), ispirato alla fiaba La bella e la bestia, a sua volta risalente ad Amore e Psiche.
I debutti di Claudia Castellucci con la Compagnia Mòra: “Sahara” e “L’Infinito Carnale” “Creare dal nulla è la segreta pretesa dell’arte. Il deserto, nell’estrema monotonia di tempo e di spazio, offre le condizioni per dimostrare che è possibile produrre un altro mondo, anche quando si ha, come materia prima, soltanto la propria persona”. Con questo incipit la coreografa e drammaturga cesenate ha avviato un percorso di ricerca ispirato al deserto, luogo in cui si amplificano le immagini e i pensieri che la propria mente produce. L’ambiente del deserto non offre
appigli e il suo panorama allude al bisogno di generare qualcosa che pure diventi o susciti una compagnia. Il deserto – per come lo interpreta l’artista – è una fuga dal mondo, ma diventa anche la necessità di immaginarne un altro.
Sahara adotta una danza che guarda a una semplicità estrema, senza modelli, per cogliere le più riposte correnti magnetiche (coreografia di Claudia Castellucci; musica di Stefano Bartolini; con: Sissj Bassani, Silvia Ciancimino, Guillermo de Cabanyes, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmerman; disegno luci di Andrea Sanson; abiti di Woojun Jang; produzione Societas, in co-produzione con: TPE - Teatro Piemonte Europa / Festival delle colline Torinesi; e con il sostegno di: UBI Unione Buddhista Italia a, Triennale Milano Teatro). Dopo il debutto a Torino, lo spettacolo replicherà a Roma.
L’Infinito Carnale si svela nel sottotitolo, Dialogo tra Antonio d’Egitto e Ilarione di Gaza. Ispirandosi alla vicenda di questi due eremiti cristiani, realmente esistiti nel III secolo, lo spettacolo – creato su commissione per le celebrazioni del restauro del Teatro Metastasio – offre lo spunto per sviluppare il tema del deserto sia con un dialogo vero e proprio sia con una danza che fa delle sue ‘frasi’ la spina dorsale di ogni movimento (dialogo e coreografia di Claudia Castellucci; composizione sonora e musicale di Stefano Bartolini; con: Sissj Bassani, Pier Paolo Zimmermann; abiti di Haimana; disegno luci di Gianni Staropoli; produzione: Teatro Metastasio di Prato, Societas).
Il debutto di “Il mostro di Belinda. Metamorfosi di un racconto”, di Chiara Guidi È il nuovo lavoro di teatro infantile dell’artista cesenate, che ha trovato nell’infanzia la forza attraverso la quale è possibile “saltare nel vuoto che l’immaginazione spalanca e mettere alla prova il linguaggio, ponendosi in ascolto di ciò che non c’è, ma c’è”.
Con questa ispirazione Guidi, attingendo dalla fiaba La bella e la bestia, guarda a Belinda, fanciulla di straordinaria bellezza e bontà che decide di rispondere alla chiamata della Bestia mostruosa. Belinda – per salvare il padre – accetta di vedere la Bestia e di parlare con ciò che è estremamente brutto e cattivo. E così, una parte di lei accoglie la Bestia e una parte della Bestia accoglie Belinda. “È necessaria una lotta per andare dove qualcosa si nasconde e poter sentire in una voce un’altra voce” afferma l’artista. Lo spettacolo si sviluppa su un registro di ricerca vocale e sonora, e si rivolge a un pubblico infantile a partire dagli 8 anni. (Ideazione di Chiara Guidi; drammaturgia di Chiara Guidi e Vito Matera; composizione sonora di Scott Gibbons; scene, luci, costumi Vito Matera; con: Maria Bacci Pasello, Eugeniu Cornițel, Alessandro De Giovanni; con le voci di: Demetrio Castellucci, Chiara Guidi, Anna Laura Penna, Giulia Torelli; e con la voce di Lavinia Bertotti; voci infanti: Bice e Maddalena Bosso; Eva, Lia e Nora Castellucci; Enrico, Iris e Michele Guerri; Amedeo Matera, Daphne Sophia e Ophelia June Nguyen; Gabriel Rotari; Agata e Federico Scardovi; Mia Valmori; produzione Societas, in coproduzione con: Piccolo Teatro di Milano – Teatro Teatro d’Europa, Fondazione Teatro Ragazzi
e Giovani – Onlus, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale).
Dopo il debutto a Milano, lo spettacolo replicherà a Torino. Inoltre: i debutti di Romeo Castellucci nell’opera lirica.
Romeo Castellucci svolge una fitta attività nell’ambito della musica lirica, che prevede quest’anno il debutto di Le Lacrime di Eros, presso il prestigioso Dutch National Opera di Amsterdam, dal 15 al 21 novembre. A ciò si aggiunge il tour internazionale del sopra citato Bérénice (che andrà in scena alla Comédie de Genève, Théâtre de la Ville de Luxembourg, Desingel Antwerp, Teatro Municipal di Girona).