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L'Italia dai due volti: due pesi e due misure per una Nazione che dovrà crescere ancora molto!

Avviene che pochi tifosi si scontrano lontano dalle città di appartenenza della proprie squadre e subito viene sancita una sanzione (dopo una perentoria opera mediatica) che riguarda una parte importante delle rispettive tifoserie.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Avviene che pochi  tifosi si scontrano lontano dalle città di appartenenza della proprie squadre e subito viene sancita una sanzione (dopo una perentoria opera mediatica) che riguarda una parte importante delle rispettive tifoserie.

Accade che viene sancita:

Una stangata per le tifoserie di Napoli e Roma dopo gli incidenti avvenuti a seguito dei fatti di Badia al Pino - l’area di sosta dove si sono affrontati i due gruppi di ultras - è arrivato un provvedimento per vietare le trasferte a romanisti e partenopei per i prossimi due mesi. Dopo l’annuncio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è arrivata la firma del decreto ministeriale.

 IL PROVVEDIMENTO 

Dopo aver preso atto delle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, Piantedosi ha disposto la chiusura, per due, dei settori ospiti degli stadi dove Napoli e Roma disputano gli incontri in trasferta. Per due mesi vietata anche la vendita di biglietti per l’accesso ai medesimi impianti sportivi e per gli stessi incontri per le persone residenti nelle province di Napoli e Roma.

Pronta e tempestiva decisione che ha e sta penalizzando due tifoserie che –complessivamente- non hanno agito – probabilmente-  con premeditazione, ma –forse- per un fortuito e casuale incontro in un posto lontanissimo dalle città di appartenenza. Questi pochi scalmanati hanno avuto tutto il tempo e lo spazio per scontrasi in modo violento e poi è stato concesso loro di recarsi negli stadi dove giocavano le loro squadre. Forse sarebbe bastato condurli in una Questura e provvedere al loro riconoscimento. Dopo si sarebbero potute applicare tutte le sanzioni del caso -a loro personalmente- e non generalizzare colpendo e condannando – di fatto- le migliaia di tifosi estranei i fatti in quastione.

Va bene, ma non finisce qui:

Si gioca Napoli- Lazio e la Questura di Napoli  impedisce ai tifosi partenopei di portare nello stadio …oggetti non idonei alla manifestazione (a loro dire)  quali bandiere, striscioni, fumogeni o tamburi presenti in tutti gli stadi del MONDO!

Decisione che procura danni alla tifoseria ed al Napoli che non ha potuto usufruire del solito sostegno casalingo.

E va bene, anche questo! 

Ma udite, udite: si permette ai tifosi laziali di entrare allo Stadio Maradona con Bombe Carta  utilizzate per l’intero arco del match provocando un GRAVISSIMO incidente: un bambino è stato colpito ed ha riportato notevoli ferite. Il bambino è stato curato all'ospedale San Paolo. Intemperanze anche dopo il match. Subito dopo essere entrati nel settore ospiti dello stadio Maradona i tifosi della Lazio hanno iniziato a lanciare fumogeni e bombe carta contro i sostenitori del Napoli dell'anello inferiore della curva A.

Il tutto con poca o nessuna risonanza mediatica da parte della Stampa Nazionale

Se questa è l’Italia dai due volti, lo scrivente si ribella (mediaticamente) e rimanda il tutto a coloro che sono i responsabili di tale secmpio.

Vincenzo Vitiello

 

 

 

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