Ancora un Napoli bello da vedere, ma che raccoglie poco!

Napoli bello da vedere, ma che non raccoglie ciò che meriterebbe.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport) Al Mapei Stadium di Reggio Emilia è andata in scena una gara che potremmo definire o paragonare ad altre sfortunate prestazioni della squadra azzurra.

Gli uomini dì Sarri hanno letteralmente dominato il match contro il Sassuolo, meritando il successo, ma un qualcosa già visto nel corso della stagione accade improvvisamente:

Succede tutto nella ripresa: il vantaggio del solito Mertens, poi un incredibile errore di Hamsik che serve Berardi e concede il pareggio agli emiliani. A quel punto Napoli stregato: due legni, quelli colpiti da Mertens ed Insigne, addirittura è il Sassuolo a portarsi avanti con il subentrato Mazzitelli, prima del gol dell’altro nuovo ingresso Milik. Tutto questo oltre ad un errore di valutazione dell’arbitro Damato che non concede un rigore ai partenopei.

OCCORRE UN LEADER AL NAPOLI
Viste le intenzioni manifestate da Aurelio De Laurentiis, determinato a far crescere sempre di più la squadra azzurra per poter, magari, tentare di vincere il tanto agognato terzo Scudetto della storia del club partenopeo, il Presidente dovrebbe provvedere a completare la rosa con qualche giocatore di notevole esperienza in grado di assumere il ruolo di leader in campo.

Un leader carismatico che possa prendere per mano la squadra e scuoterla per evitare i continui black out che avvengono nel corso di alcuni match e che, molte volte, compromettono prestazioni esaltanti con risultati non corrispondenti all’impegno profuso ed al gioco espresso.

Una grande squadra si costruisce tassello dopo tassello avendo cura di scegliere le pedine giuste. Non si arriva a grandi risultati con compagini formate -quasi esclusivamente- da giovani talenti o -per paradosso- da tutti campioni.

Bisogna avere l’oculatezza di mettere insieme un puzzle con pedine corrispondenti ad un telaio in grado di poter rispettare gli obiettivi programmatici societari per poter effettuare un opportuno e necessario salto di qualità.

Tassello dopo tassello, ma anche step dopo step per non trovarsi nelle condizioni di dovere constatare di aver costruito -ancora una volta- un’opera corrispondente ad ‘’una eterna incompiuta’’ .

I RINNOVI DI INSIGNE E MERTENS
De Laurentiis, con la qualificata collaborazione di Giuntoli, ha dotato l’organico del Napoli di giovani talenti che potrebbero assurgere anche a livello di Top Player. Ha provveduto a rinnovare ad Insigne un contratto che probabilmente lo legherà alla sua Napoli fino alla termine della carriera. Sta provvedendo a fare altrettanto anche con Mertens ed altri, dimostrando di voler dare un seguito ad un gruppo che ottimamente si è comportato nel corso della stagione.

MAURIZIO SARRI ED IL SUO OPERATO
Non tessiamo ulteriori lodi a colui che ha dato al team azzurro un grande gioco apprezzato in Italia ed in Europa: Maurizio Sarri. Parimenti non critichiamo il tecnico toscano per qualche errore che gli viene imputato nel gestire la rosa a sua disposizione.

Avendo sempre l’onestà intellettuale di rispettare il lavoro altrui e di non voler manifestare competenze che non appartengono a coloro che –esercitando la professione di giornalista- hanno comunque ed in ogni caso il diritto-dovere di critica, ogni allenatore, come altri lavoratori, non sono esenti da errori oppure da opinabili decisioni tecniche- tattiche prese nel legittimo esercizio della propria professione.

Nel formulare un’analisi completa ed esaustiva, si deve osservare e giudicare in modo complessivo l’operato di colui sui cui ricadono, inevitabilmente, le responsabilità riguardanti la conduzione tecnica di una compagine ed i conseguenti risultati ottenuti.

Sarri ha fornito al Napoli –seguendo il suo credo calcistico- un gioco spettacolare e redditizio, una mentalità vincente, la consapevolezza della propria forza e tanto altro, ma non gli si possono imputare distrazioni improvvise, negligenze occasionali dei calciatori o altro. Serve ben altro per migliorare questi aspetti negativi.

Maurizo Sarri ha lavorato con indubbia professionalità e dedizione e quest’anno permetterà –con tutta probabilità- alla squadra partenopea di ritornare ancora una volta, nella prossima stagione, in Champions League, ovvero nella vetrina dell’Europa che conta.

‘’Il mondo si divide tra persone che realizzano le cose e persone che ne prendono il merito’’ affermava Dwight Morrow.

Allora, affianchiamo ai meriti di Sarri la volontà e competenza di coloro che vorrebbero continuare ad osservare una squadra Bella da Vedere e Grande per i risultati conseguiti.

Concludendo, non si può esimersi dal formulare un opportuno chapeau al Napoli per l’ottima stagione disputata.

Vincenzo Vitiello per EuropaCalcio.it

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