Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso di Consorzio Reti Nordest sul canale 58 UHF in Veneto
Il Consiglio di Stato, confermando la decisione del TAR Lazio, rigetta le istanze cautelari del Consorzio Reti Nordest e confermando il provvedimento di revoca del diritto d’uso del canale 58 UHF nella Regione Veneto.
Vicenza,
(informazione.it - comunicati stampa - telecomunicazioni)
Dopo l’ordinanza del TAR del Lazio che a luglio 2018 aveva rigettato il ricorso del Consorzio Reti Nordest contro il provvedimento di revoca dei diritti d’uso del canale 58 UHF nella Regione Veneto da parte del MISE, anche il Consiglio di Stato si è espresso rigettando definitivamente le istanze cautelari del consorzio e confermando il provvedimento di revoca del diritto d’uso.
La battaglia legale era cominciata nel marzo del 2018 quando Il MISE, avendo rilevato che negli impianti di Monte Madonna e Velo Veronese del Consorzio Reti Nordest - che irradia emittenti come Tva Vicenza, Telechiara e Telenuovo (ma anche Telecittà e diverse radio) - utilizzava una potenza 500 volte superiore a quanto dichiarato in sede di bando di assegnazione della frequenza, non avendo neanche realizzato la rete come da progetto.
A seguito della verifica, il MISE aveva richiesto la revoca e lo spegnimento di tutti gli impianti del Canale 58 in Veneto, tale provvedimento era stato impugnato dal consorzio presso il TAR del Lazio che ha rigettato la domanda cautelare di sospensione dei provvedimenti.
Il Consiglio di Stato, successivamente interessato con ricorso cautelare, ha confermato con provvedimento del 3 settembre u.s.(4116/18) la revoca del diritto d’uso ed implicitamente la dismissione della rete da parte del Consorzio Reti Nordest.
Lo Studio Legale Amiconi con un team guidato dall'avvocato Marzia Amiconi coadiuvata da Cristina Amidani, ha assistito con successo Telepadova, Rete Veneta e Teleregione nel contenzioso presso Tar del Lazio e il Consiglio di Stato azionato dal Consorzio Reti Nordest.