Banche, furti e attacchi agli ATM. Urzì (FABI), provincie siciliane poco colpite, ma niente tagli sulla prevenzione.

Continuano gli approfondimenti della FABI di Palermo sui dati emersi dal Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2022 dell’OSSIF (il Centro di ricerca ABI sulla sicurezza anticrimine) che, basandosi sui dati completi del 2021, evidenzia una diminuzione dei furti a danno di dipendenze bancarie con un decremento del 54,4% rispetto all’anno precedente. A livello nazionale si sono registrati 254 furti e di questi soltanto 4 in Sicilia.
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Palermo, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Continuano gli approfondimenti della FABI di Palermo sui dati emersi dal Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2022 dell’OSSIF (il Centro di ricerca ABI sulla sicurezza anticrimine) che, basandosi sui dati completi del 2021, evidenzia una diminuzione dei furti a danno di dipendenze bancarie con un decremento del 54,4% rispetto all’anno precedente. A livello nazionale si sono registrati 254 furti e di questi soltanto 4 in Sicilia.

 I furti in Banca

 “Si registra per la Sicilia un dato positivo - afferma Gabriele Urzì Segretario Provinciale FABI e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo – in quanto la Sicilia, che è risultata essere al terzo posto per numero di rapine, è invece al dodicesimo posto (con 4 colpi e un indice di rischio – rapporto furti/100 sportelli – pari a 0,3) per quanto riguarda la pur triste “classifica” dei furti che vede come regione maggiormente colpita l’Emilia-Romagna seguita da Lombardia, Veneto e Lazio. Nessuna provincia siciliana figura nemmeno tra le prime dieci più colpite che vedono in testa Roma seguita da Bologna, Verona, Milano e Foggia.

 Gli attacchi agli ATM

 “Passando agli attacchi agli ATM – continua Urzì – la Sicilia è al diciannovesimo posto con zero colpi e un indice di rischio pari a 0 ed ovviamente anche qui nessuna provincia siciliana figura fra le prime dieci più colpite. Statisticamente gli attacchi agli ATM si sono registrati per il 41% nelle giornate di sabato e 14,1% nella fascia oraria che va dalle due e le cinque del mattino (82%). Nel 58% dei casi sono stati usati gas e esplosivi, nel 26% si sono registrati attacchi con scasso e nel 16% attacchi con asportazione dell’intera apparecchiatura”.

 “Con riguardo alla Sicilia, grande merito va dato alla Forze dell’Ordine che, fra mille emergenze, attuano un efficace servizio di prevenzione che nelle città dell’Isola è palpabile e visibile a tutti e alle sinergie fra Settore Bancario e Pubblica Sicurezza che si dimostrano sempre più efficaci. Occorre però che, analogamente a quanto deve avvenire per la prevenzione delle rapine, anche sul versante della prevenzione di furti e attacchi agli ATM i banchieri investano maggiormente – conclude Urzì - magari diminuendo le colossali retribuzioni del top management e destinando ai budget sulla sicurezza investimenti più importanti tenuto conto che di contro i bancari dagli anni '90 in poi hanno rinunciato a quote significative di retribuzione e si sono pagati da soli gli ammortizzatori sociali e le tante uscite di dipendenti dalle banche per prepensionamento”.

 Palermo 01 febbraio 2023   

 Gabriele Urzì

Dirigente Nazionale FABI

Segretario Provinciale FABI Palermo

Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo

Ufficio Stampa
Gabriele Urzì
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