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Hikikomori e abuso di internet: le proposte di Meritocrazia Italia

È necessario porre un focus sul rapporto tra gli hikikomori e l’uso di internet.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Il fenomeno degli Hikikomori, nato in Giappone, si sta sviluppando a macchia d’olio anche in Italia, affermandosi come fenomeno globale.

Gli hikikomori sono individui che decidono di isolarsi dalla società, di rinchiudersi – talvolta anche per anni - senza lasciare mai la propria stanza. Le cause di questo atteggiamento sono molteplici: l’ansia sociale, le pressioni esterne da parte di scuola e famiglia e la mancanza di un supporto emotivo adeguato, in uno con l’uso spasmodico dell’internet, aggravano il senso di inadeguatezza e favoriscono l’isolamento. Il fenomeno riguarda principalmente i giovani e, secondo l’Associazione Hikikomori Italia, sono migliaia i soggetti che vivono in questa condizione, aggravatasi con la pandemia e con l’isolamento forzato.

Affrontare questa problematica implica l’impegno e la collaborazione di diversi attori delle società.

Secondo Meritocrazia Italia è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga:

- la famiglia, che ha il ruolo di educare e, se possibile, prevenire e deve essere supportata con percorsi di sostegno familiare ad hoc;

la scuola, la quale ha il compito di creare ambienti più inclusivi e meno competitivi affinché si promuova il benessere emotivo. Sarebbe utile includere, all’interno dei percorsi scolastici, attività di sensibilizzazione ai temi dell’ansia sociale, del bullismo, della socializzazione e dell’uso corretto dei dispositivi tecnologici. In un secondo momento, poi, è necessario stabilire programmi di reintegrazione sociale, che siano graduali, per riabituare i giovani alla vita sociale attraverso attività e sport di gruppo, oltre a percorsi scolastici specializzati;

le istituzioni, che devono riconoscere il problema in quanto tale e avviare programmi di supporto psicologico gratuito per i giovani e le loro famiglie al fine di intraprendere percorsi specializzati, soprattutto per quanto concerne la psicoterapia cognitivo-comportamentale, per lavorare su ansie, fobie, pressioni, e riuscire sia ad avviare attività di prevenzione che di

cura del problema.

Il fenomeno degli hikikomori è una sfida in costante crescita, ma con interventi mirati si possono creare percorsi di recupero e reintegrazione sociale, nonché di prevenzione, per arginarlo.

È necessario porre un focus sul rapporto tra gli hikikomori e l’uso di internet.

La rete, infatti, rappresenta un rifugio sicuro e una via di socializzazione alternativa per questi soggetti, ma il suo uso prolungato può aggravare il distacco dalla realtà e contribuire ad aumentare il senso di disagio e inadeguatezza. Rinchiudersi all’interno di mondi virtuali può causare la perdita delle abilità sociali e accrescere il senso di alienazione dallo spazio esterno, oltre ad aggravare lo stato di disorientamento dovuto all’assenza di una routine e di una struttura di una giornata regolare.

Meritocrazia auspica maggiore attenzione e regolamentazione nel rapporto tra gli utenti e la rete, incoraggiando un uso più equilibrato e consapevole di internet che può invece essere sfruttato per la realizzazione di progetti di reintegrazione sociale mediati dalla tecnologia. 

Stop war.

Roma, lì  20 Novembre 2024                    

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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Nicola Barbatelli
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