Luca de Meo: senza chiarezza politica, l’industria rischia una perdita di 16 miliardi di euro
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Luca de Meo, Presidente dell’ACEA e CEO di Renault Group, ha richiesto un quadro normativo europeo chiaro sulla transizione verde entro la fine del 2024, per non compromettere l’intero settore. Una collaborazione tra industria e istituzioni e un piano pluriennale sono le proposte dell’Associazione.
Luca De Meo: chiarezza dall’UE entro fine 2024
Tramite l’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili), i produttori europei di automobili e furgoni hanno richiesto all’UE un quadro normativo stabile entro la fine del 2024. Il Presidente dell’ACEA e CEO di Renault Group Luca de Meo ha evidenziato che “senza una dichiarazione politica chiara entro la fine del 2024, l’industria automobilistica rischia di perdere fino a 16 miliardi di euro”. Infatti, in vista dei nuovi obiettivi per i limiti di emissioni di CO2 in vigore nel 2025 e la neutralità climatica da raggiungere nel 2050, “questi potrebbero tradursi in sanzioni, riduzioni di produzione o accordi svantaggiosi con concorrenti stranieri”, ha continuato Luca de Meo. Attualmente, la produzione di veicoli elettrici è inferiore alla media prevista e la loro quota di mercato è al 13%, per questi motivi è necessario un sostegno politico e flessibilità.
Luca de Meo: sostegno delle istituzioni per garantire la transizione verde
La proposta dell’ACEA è quella di avviare una conformità media pluriennale, in modo da distribuire su più anni gli obiettivi. Queste soluzioni, già usate per camion e autobus, sono state proposte per rispondere a problemi quali tensioni commerciali, costi di produzione in aumento e infrastrutture di ricarica insufficienti. “La flessibilità legale — ha sottolineato Luca de Meo — mantiene gli investimenti in flusso e la transizione in carreggiata”, scongiurando un eventuale danno al settore, considerando anche le difficoltà per la transizione a zero emissioni. Una riduzione dei sussidi d’acquisto, un numero non sufficiente di infrastrutture di ricarica e tensioni commerciali internazionali rallentano lo sviluppo del mercato e aumentano i costi di produzione. Una collaborazione tra industria e istituzioni europee è cruciale per consentire la transizione “green”. Dopo aver già investito 250 miliardi di euro, i membri dell’ACEA hanno chiesto un sostegno politico diretto e perentorio.
Ufficio Stampa
Franco Nottiani
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