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Economia

Mobilità elettrica: La visione del mercato di Repower

Orizzontenergia ha intervistato Fabio Bocchiola, AD di Repower Italia, che ci racconta come l’azienda che guida, attiva da più di cent'anni nel settore energetico, stia investendo da diversi anni risorse nel settore della mobilità elettrica.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Per avere una visione completa sugli orizzonti della mobilità elettrica abbiamo scelto di aprire una finestra sul mondo degli operatori del settore, per capire come stanno cambiando pelle, adattando il loro modello di business alle nuova condizioni e prospettive di mercato. Abbiamo intervistato Fabio Bocchiola, AD di Repower Italia, che ci racconta come l’azienda che guida, attiva da più di cent'anni nel settore energetico, stia investendo da diversi anni risorse nel settore della mobilità elettrica.


- La prima domanda, come dice qualcuno, “sorge spontanea”: perché un operatore elettrico come Repower si occupa di mobilità elettrica? È solo una questione di “combustibile”?

In realtà è prima di tutto una questione di percezione del cliente: fin dall’inizio si è teso a identificare nell’operatore elettrico anche il soggetto che si può occupare dei veicoli. Per quanto riguarda specificamente Repower, questo fenomeno si è inserito in maniera naturale e spontanea nello sviluppo delle nostre attività. Ci occupiamo infatti di mobilità elettrica da tempi non sospetti, era il 2010 quando abbiamo iniziato a sviluppare il primo prodotto per le PMI che insieme alla fornitura elettrica e gas, includesse un auto elettrica. Grazie a questa formula, la prima sul mercato italiano, siamo arrivati a coprire il 5% del mercato delle auto elettriche.


- Indubbiamente un risultato notevole, nonostante si debba tener presente anche la dimensione di questo mercato, al momento una nicchia.

Sicuramente non parliamo di milioni di auto ma di un segmento molto promettente, grazie ad una serie di fattori che spingono congiuntamente per un forte sviluppo della mobilità elettrica. Mi riferisco, tanto per iniziare, alla crescente responsabilità ambientale che il consumatore ha sviluppato negli ultimi anni. A questo elemento bisogna affiancare i crescenti investimenti che l’industria sta portando avanti, a cominciare dalla tecnologia a bordo, con auto sempre più affidabili, autonomie di marcia crescenti e prezzi in discesa. È di poche settimane fa l’annuncio da parte di Tesla Motors di un nuovo modello che costerà circa 30 mila euro, un prezzo che apre a tutta una nuova serie di potenziali clienti. Infine è innegabile la crescente attenzione posta su questo tema dal legislatore, a tutti i livelli, da quello europeo fino al sindaco che definisce il regolamento comunale per la posa di strumenti di ricarica.


- Questo è un punto interessante: cosa si sta facendo in termini di politiche di sostegno allo sviluppo di questo settore e cosa si potrebbe fare in più?

È innegabile la volontà di sviluppare la mobilità elettrica sostenendola in questa fase non ancora matura. Così come la Germania ha varato un importante piano di incentivi per sostenere l’acquisto di mezzi elettrici e plug-in, allo stesso modo ci aspettiamo che il 27 maggio il Governo presenti un piano di sostegno al settore che possa imprimere una forte accelerazione. Non dimentichiamo poi che proprio in queste settimane molte regioni hanno pubblicato delle manifestazioni di interesse per sostenere l’acquisto di strumenti di ricarica a vario titolo: come servizio pubblico o anche a fini puramente domestici. È pertanto del tutto evidente che sostenendo da una parte l’acquisto degli strumenti di ricarica e dall’altro le auto elettriche, il mercato potrebbe cambiare forma velocemente. Prima di pensare a cosa si potrebbe fare di più mi fermerei a misurare gli effetti di questi interventi.


- Repower declina sempre i suoi prodotti in funzione della sua filosofia: nel mondo della mobilità elettrica questo approccio come si esplicita?

Rimanendo fedeli ai nostri valori e al nostro dna. In concreto significa prestare grande attenzione all’inserimento paesaggisitico, non a caso i nostri strumenti di ricarica sono disegnati da Italo Rota e Alessandro Pedretti, due noti architetti, e l’ultima nata, BITTA, è candidata al premio del design Compasso d’Oro. Non solo, cerchiamo di adottare modelli innovativi sostenendo delle soluzioni uniche e fortemente caratterizzanti. Ad esempio è stata da poco varata la prima barca elettrica sponsorizzata da Repower: si tratta di un tassello fondamentale verso la strutturazione di una rete di ricarica veramente intermodale.


Intervista a cura di Orizzontenergia
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