ZES unica per il Mezzogiorno, Meritocrazia Italia apprezza l’iniziativa e propone correttivi
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Dall’1 gennaio 2024 è istituita la ZES unica per il Mezzogiorno, che sostituisce le precedenti otto ZES in vigore.
La finalità principale della misura è sostenere gli investimenti in beni strumentali e la nuova imprenditorialità nelle Regioni economicamente svantaggiate per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno. Fra gli obiettivi c’è anche quello di intensificare gli interventi volti a favorire il superamento del divario economico e sociale delle regioni del sud attraverso un rafforzamento degli aiuti previsti rispetto alle altre aree del Paese, in termini di forma e di intensità dei contributi. Il provvedimento, inoltre, intende assicurare un’efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR.
Il Piano strategico della ZES unica definisce la politica di sviluppo individuando, anche in modo differenziato per le Regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti, gli interventi prioritari e le modalità di attuazione. La Struttura di missione ZES, preposta per lo svolgimento delle attività, potrà avvalersi, mediante apposite convenzioni, del supporto tecnico-operativo di Invitalia nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.
Le imprese che intendono avviare attività economiche, ovvero insediare attività industriali, produttive e logistiche all’interno della ZES unica, dovranno presentare l’istanza corredata da un piano di investimento di almeno 200.000 euro. L’accoglimento dell’istanza consentirà di usufruire di un credito d'imposta a compensazione, un’agevolazione fiscale che permette alle imprese di utilizzare il credito maturato per pagare altre imposte, tasse o contributi dovuti allo Stato.
Alcune perplessità si avvertono circa l’effettiva operatività della ZES unica in tempi rapidi.
Un ruolo importante dovrebbe essere svolto dalla struttura di missione composta da personale distaccato da altre amministrazioni ed enti ed esperti e consulenti esterni, che dovrebbe assicurare il coordinamento operativo della ZES fornendo assistenza tecnica ai Commissari straordinari di governo nominati per ciascuna regione del Mezzogiorno, e monitorando l’attuazione degli interventi e l'efficacia delle misure adottate.
Il processo di transizione da otto ZES alla ZES unica comporterà una serie di adempimenti complessi che dovrebbe riguardare, innanzitutto, il tema del coordinamento tra le diverse amministrazioni regionali coinvolte affinché venga garantita uniformità di applicazione.
Nell’esprimere apprezzamento per la misura, Meritocrazia Italia osserva che, data la collazione geografica delle Regioni interessate, si sarebbe potuto agevolare il transito e stoccaggio temporaneo di merci destinate ad altri Stati esteri, nella consapevolezza che, però, questo richiederebbe investimenti paralleli in infrastrutture materiali e immateriali (trasporti, logistica, connettività). Al momento questi interventi non sembrano essere pianificati, ma si auspica una sinergia operativa con lo Sportello Unico "Invest in Italy", la piattaforma realizzata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy che servirà per accompagnare e supportare gli investitori esteri in tutti gli adempimenti per realizzare investimenti produttivi in Italia.
L’augurio è che l’iniziativa serva davvero a creare anche in Italia reali condizioni di sviluppo, a partire dall’eliminazione delle tante pastoie burocratiche.
Stop war.
Roma, lì 06 Agosto 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello