DIGI si conferma protagonista degli appuntamenti economici e culturali che legano Italia e Romania

L’azienda ha preso parte al Business Forum Romania Italia che ha visto coinvolte le business community dei due Paesi, dopo aver promosso le celebrazioni della celebre soprano Hariclea Darclée con il Comune di Milano, istituzioni locali e comunità romena
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - information technology)

Digi Mobil, tra i principali operatori mobili virtuali italiani e facente parte della multinazionale di telecomunicazioni Digi Communications, conferma il proprio ruolo di attore chiave nella promozione dei rapporti tra Italia e Romania, in un mese - ottobre - che l’ha vista protagonista di due eventi rilevanti sia per quanto riguarda i rapporti commerciali tra i due Paesi, sia in ambito culturale con le celebrazioni in onore del soprano Hariclea Darclée.

Digi, infatti, ha preso parte all’importante incontro “Business Forum Romania-Italia” - organizzato dall’Ambasciata di Romania e dal Consolato Romeno di Milano del Comune di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, IT&C Anitec Assinform e con il patrocinio di Confindustria Digitale – che ha concentrato le discussioni sulle tecnologie dell’informazione e della digitalizzazione. Il dibattito, che ha visto l’intervento dell’Amministratore Delegato di Digi Italia Dragos Chivu, ha evidenziato come la Romania sia destinataria di importanti contributi europei per la transizione digitale e l’industria 4.0, in un contesto in cui l’impatto del comparto IT sul Pil nazionale è in continua crescita e le competenze digitali in costante sviluppo.

“La Romania ha un’economia in crescita, che punta sulla tecnologia e sul digitale attraverso investimenti significativi”, ha dichiarato Dragos Chivu. “Questa strategia di digital transformation apre importanti opportunità per le aziende italiane interessate a espandersi a livello internazionale e ad avviare partnership strategiche. Digi, gruppo nato in Romania e presente in Italia da oltre 10 anni, da subito si è fatto promotore dei rapporti tra le aziende dei due Paesi, coinvolgendo le rispettive business community e sottolineando i numerosi vantaggi di una sempre più stretta collaborazione”.

Accanto a questa attività che mira a incentivare le relazioni economiche, Digi è fortemente impegnata in attività di carattere culturale volte a favorire una più approfondita conoscenza e comprensione delle reciproche culture, attraverso il sostegno a iniziative, manifestazioni ed eventi pubblici.

In questo senso, l’azienda è stata tra i partecipanti all’iniziativa promossa dall’Ambasciata della Romania e del Dipartimento dei Romeni all’Estero insieme al Comune di Milano alla comunità romena, che ha visto l’apposizione in via Cernaia 2 di una targa commemorativa in ricordo della celebre soprano Hariclea Darclée, per tre decenni considerata la più prestigiosa interprete del teatro lirico mondiale. 

La cerimonia si è svolta nell’ambito del progetto “Milano è Memoria”, e ha voluto ricordare, su proposta del Centro Culturale Italo-Romeno, in maniera tangibile il legame tra la città e Hariclea, che risiedette tra il 1890 e il 1910 nel capoluogo meneghino, essendone protagonista della vita culturale attraverso le rappresentazioni che la videro esibirsi con enorme successo al Teatro alla Scala. Prima interprete in assoluto dell’opera “Tosca” di Giacomo Puccini”, Hariclea fu definita dal celebre compositore “l’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca”, come recita la stessa targa commemorativa.

“La nostra volontà di creare opportunità di dialogo tra le due comunità e i due Paesi si concretizza in vari modi, e siamo quindi onorati di aver preso parte a questo omaggio a Hariclea Darclée”, ha sottolineato Dragos Chivu. “Artista eccelsa ma anche antesignana del profondo rapporto che lega la Romania all’Italia in generale e alla città di Milano in modo particolare. Come Digi sosteniamo da sempre tutte le occasioni che ricordano questo legame storico e lo consolidano, all’insegna della comprensione reciproca tra le culture dei due Paesi, della condivisione di valori positivi e del rispetto”.

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