Politica e Istituzioni
Piazza dei Cinquecento: benvenuti all'Inferno
Più che piazza dei Cinquecento si dovrebbe chiamare piazza del degrado, della violenza, dell’illegalità. Eppure piazza dei Cinquecento è già centro di Roma, luogo obbligato di passaggio per i milioni di turisti che ogni anno vengono ad ammirare le bellezze della Capitale.
Piazza dei Cinquecento dovrebbe essere l’ingresso elegante della città, la porta da spalancare orgogliosamente per mostrare un patrimonio storico, artistico e culturale unico al mondo. Invece i portici di piazza dei Cinquecento sono una sorta di bolgia dantesca, dove sporcizia, cattivo odore, degrado, violenza, sesso, droga sono una devastante normalità. Altro che porta elegante, è la porta di un inferno quotidiano.
Eppure c’è chi cerca di resistere. Sono i negozianti ed i lavoratori che ogni giorno alzano le serrande perché questa è la loro vita, anche se non è la vita che vorrebbero. Costretti a pulire uno sporco nauseante, a farsi largo tra rifiuti (anche pericolosi) di ogni genere, tra senzatetto che meriterebbero altra accoglienza e non abbandono. Una gimkana nel degrado, senza che nessuno li aiuti a risolvere una volta per tutte il problema.
L’uomo sta per andare su Marte, le macchine guidano da sole, entriamo a casa ed accendiamo tv e luci con la voce, eppure sotto i portici di piazza dei Cinquecento siamo rimasti al 1300 e in quella “selva oscura perché la diritta via era smarrita”.
Jea srl
Roma Italia
simonetta.bonanni@agimeg.it
3428092569