Esercizi Yoga per Ansia: i migliori per superarla

I migliori esercizi per gestire e superare l’ansia all’interno del panorama Yoga sono sicuramente le asana, le posizioni yoga, che liberano il corpo dalle tensioni e sbloccano il respiro. Poi, ci sono anche le pratiche di Pranayama, che aiutano a sviluppare consapevolezza del respiro, attraverso cui è possibile aumentare l’energia vitale, anche chiamata prana, e dare una nuova direzione a questa energia.
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Monza e Brianza, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

I migliori esercizi per gestire e superare l’ansia all’interno del panorama Yoga sono sicuramente le asana, le posizioni yoga, che liberano il corpo dalle tensioni e sbloccano il respiro.

Poi, ci sono anche le pratiche di Pranayama, che aiutano a sviluppare consapevolezza del respiro, attraverso cui è possibile aumentare l’energia vitale, anche chiamata prana, e dare una nuova direzione a questa energia. Con un respiro consapevole è possibile influenzare gli stati mentali alterati, e riportare dentro di sé ordine e calma.

 

Ansia e attacco di panico: che cosa ci succede?

Quando l’ansia non ti fa respirare, e lo stato di ansia si protrae nel tempo, causando forti squilibri alle energie del corpo, una delle inevitabili conseguenze è il sorgere dell’attacco di panico.

Sono innumerevoli i fattori che possono scatenare un attacco di panico, poiché tutto avviene a livello inconscio. E’ possibile però osservare dei tratti comuni nel come si manifesta l’attacco di panico: forte tachicardia, salivazione azzerata, bolla in testa, e respiro corto. Il corpo rimane in tensione e si hanno forti sensazioni di svenimento o formicolio incontrollato.

Tutte queste manifestazioni nel corpo hanno un linguaggio comune a livello psichico: ci si sente sotto attacco. Siamo nel campo di azione del rinencefalo, anche chiamato cervello antico, legato agli istinti primari di sopravvivenza.

In natura, una volta che il momento di tensione (legato alla sopravvivenza) passa, tutto sa trovare automaticamente un nuovo equilibrio. Il sistema nervoso degli animali, che non è logorato da ansia e stress, è in grado di recuperare con pochi minuti di forte tremolio un sistema perfettamente funzionante.

L’intelletto che è così prezioso all’uomo moderno, è in realtà una condanna per affrontare i casi di ansia e panico. Se non si ha consapevolezza del respiro e del sistema nervoso, e della profonda connessione che esiste tra loro, poco nulla servirà “il sapere” durante un attacco di panico.

Durante un attacco di ansia o di panico il necessario è agire subito, e agire consapevolmente.

Cosa fare quando si ha l’ansia?

Ho chiesto direttamente ai miei allievi, in più occasioni, cosa facessero concretamente in passato per la loro ansia, e le risposte da svariate persone sono arrivate quasi tutte uguali.

“Ci convivo e limito le giornate. So cosa mi fa paura e lo evito”

“Vado dallo psicologo e/o prendo ansiolitici”

“Mi distraggo con letture, camminate o sport”

E’ tutto buono, per affrontare i momenti di emergenza. Ma alla lunga, soluzioni esterne non possono mai sostituire la forza di un lavoro interiore.

Dico solo che io arrivo da una tradizione yoga e da un’esperienza personale, in cui sono guarita dall’ansia, non appena ho rivolto lo sguardo dentro invece che fuori, e ho compreso che le risorse e gli strumenti per guarire esistevano già dentro di me.

Respirare consapevolmente è il primo strumento che calma qualsiasi stato agitato della mente.

Respirare consapevolmente non è solo respirare. Quello accade sempre, con o senza la consapevolezza.

La consapevolezza del respiro è quella chiave d’oro che permette di armonizzare in men che non si dica la tensione del corpo e della mente, e che “cura” i deficit energetici.

Ma il respiro consapevole non accade mai dall’oggi al domani. E’ frutto di un lavoro costante di asana che sbloccano il respiro, di pranayama che educano la mente a seguire il flusso del respiro, e di una guida che ha già maturato in sé tutte queste esperienze insieme.

Solo così, dopo averlo maturato in te, diventa lo strumento più efficace in assoluto per gestire qualsiasi stato d’ansia e di panico.

 

Si può combattere l’ansia con lo yoga

Non amo particolarmente il termine “combattere”, perché combattere implica che ci sia un nemico da sconfiggere.

L’ansia non è il drago verde da sconfiggere, ma è un preciso linguaggio del corpo, un campanello di allarme che obbliga a rivedere il modo di vivere la vita.

Preferisco di gran lunga il termine “accogliere”, “gestire”, “integrare”, perché questo implica una crescita, un percorso di consapevolezza che porta avanti bene nella vita.

Più si rifugge un disagio, più questo non lascerà vivere in pace. Nel momento in cui si smette di far la guerra ai sintomi del corpo, e ci si pone in ascolto, interagendo, gestendo e armonizzando ogni sintomo del corpo, allora si, reputo che questo sia un buon modo di “combattere” l’ansia con lo yoga.

 

Benefici dello yoga sull’ansia

Una delle cose che spaventa di più dell’ansia è la perdita di controllo. Ricordo che il mio maestro, citando gli insegnamenti della tradizione, ci faceva ridere e contemporaneamente riflettere con questa frase.

“Nulla puoi controllare nella vita. Tutto puoi controllare di te. Buona o cattiva notizia, dipende sempre da te.”

Lo sviluppo di consapevolezza è un antidoto alla paura potentissimo. Il respiro consapevole è quello strumento che salva, che mantiene calmi e lucidi, anche se fuori ci sono innumerevoli situazioni o persone che creano e alimentano l’ansia, la depressione e gli attacchi di panico.

E’ il controllo totale su di sé, mentre la vita fa il suo corso.

Il respiro consapevole inoltre armonizza il mondo emotivo, permette di vivere, di attraversare l’emozione che si sta vivendo senza paura. Spesso l’agitazione si nutre di emozioni che sono state bloccate, non viste, o rifiutate.

Se si svolge un buon lavoro di asana e si mantiene il corpo libero, tonico, forte, e attraversato da un buon respiro, tutto il mondo emotivo e psichico ne beneficia, riducendo drasticamente i disagi psichici e il loro scarico nel corpo.

Perché gli esercizi di yoga per il rilassamento mentale sono un antidoto antistress

Lo Yoga agisce sempre su tre livelli contemporaneamente, che sono legati indissolubilmente. Corpo, respiro e mente.

Così come l’ansia che esiste come immagine nella mente blocca il respiro e rende rigido il corpo, per lo stesso processo inverso, le posizioni yoga, le asana, che liberano il corpo dalle tensioni e dai disturbi legati allo stress, permettono alla respirazione di diventare più ampia, e alla mente di calmarsi.

Il processo di comunicazione è sempre sui tre livelli corpo-respiro-mente, la scelta è decidere consapevolmente quale input dare al corpo e alla mente

Asana antistress: quali posizioni praticare per ridurre l’ansia

Shashankasana (posizione della luna o della lepre), ha un immediato effetto calmante e rinfrescante. Allevia velocemente la pressione sui dischi intervertebrali, dove scorrono importanti connessioni nervose.

 Bhujangasana (posizione del cobra): migliora e approfondisce la respirazione, oltre a stimolare la flessibilità della colonna vertebrale.

 Adho Mukha Svanasana (posizione del cane a testa in giù): aiuta a liberare i pesi di testa, spalle e cervicali, oltre a migliorare la circolazione, e a rinforzare nervi e muscoli in tutto il corpo.

 Surya Namaskara  (sequenza del saluto al Sole): è una sequenza che riporta equilibrio e ordine ovunque: energizza se manca energia, e calma se ce ne è troppa.

Trikonasana in torsione (posizione del triangolo in torsione): stimola il sistema nervoso e allevia la depressione nervosa, aiutando a combattere l’ansia.

 Viparita Karani asana (posizione capovolta semplice): stimolo diretto della tiroide; equilibra sistema circolatorio, respiratorio, digestivo, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Allevia stress mentali ed emozionali.

 Ardha Matsyendrasana (posizione di mezza torsione della colonna vertebrale): regola la secrezione delle ghiandole surrenali, allevia gli spasmi e le rigidità del corpo.

Shalabhasana (posizione della locusta): stimola la concentrazione, utile per rilasciare tensioni nell’area pelvica.

Paschimottanasana (posizione di allungamento del dorso): equilibra il sistema nervoso e stimola il respiro addominale. Riduce lo stress.

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