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Huawei presenta il Global Connectivity Index 2015

L’indagine che mette a confronto le economie di 50 diverse nazioni in termini di connettività, grado di utilizzo delle tecnologie ICT e trasformazione digitale
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - telecomunicazioni) Huawei ha presentato il Global Connectivity Index (GCI) 2015, l’indagine che mette a confronto le economie di 50 diverse nazioni in termini di connettività, grado di utilizzo delle tecnologie ICT e trasformazione digitale, fornisce indicazioni sui Paesi più avanzati nello sviluppo e la crescita digitale, e vuole essere un riferimento per le istituzioni che intendono sostenere il processo di digitalizzazione.

L’edizione 2015 del GCI presenta una struttura e metodologie più complete e avanzate. Rispetto agli scorsi anni il numero delle variabili e dei Paesi analizzati è raddoppiato, delineando più parametri per stabilire verso quali obiettivi dovrebbero essere destinati gli investimenti dei governi e degli altri soggetti interessati. L’elemento distintivo del GCI, rispetto ad altri indici simili, è dato da una definizione più ampia del termine connettività che comprende le reti, il cloud computing e lo storage, e allo stesso tempo prende in considerazione gli elementi non infrastrutturali della digital economy, come ad esempio la domanda di servizi e le attività di e-commerce.

Tra i Paesi analizzati, gli Stati Uniti si collocano al primo posto, grazie a un importante mercato dei servizi ICT e un avanzato stato di adozione del digitale; altre economie mature da questo punto di vista sono la Svezia, Singapore, la Svizzera e il Regno Unito, che si classificano in quest’ordine tra le prime cinque.

Il Cile, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti guidano i mercati in via di sviluppo, collocandosi intorno alla ventesima posizione. I leader dei mercati emergenti sono caratterizzati da un alto tasso di adozione di dispositivi mobili e opportunità di accesso spesso paragonabili a quelle dei mercati già sviluppati, mentre registrano ancora un ritardo in termini di investimenti sui data center e altri elementi fondamentali delle infrastrutture ICT. Gli investimenti destinati a data center da parte dei Paesi già sviluppati ammontano a tre volte quelli dei Paesi in via di sviluppo e rappresentano il maggiore catalizzatore della proliferazione del fenomeno cloud, a sottolineare come l’innovazione non è possibile senza la tecnologia di base.

In generale, il GCI 2015 evidenzia che una crescita degli investimenti ICT pari al 20% in un Paese comporterebbe una crescita del PIL di circa l’1%. Il GCI identifica inoltre cinque propulsori della trasformazione digitale: data center, servizi cloud, Big Data, banda larga e Internet of Things. Queste tecnologie rappresentano gli obiettivi sui quali gli stakeholder dovrebbero focalizzare i propri investimenti per trasformare in modo più efficiente le loro economie nell’era digitale.

Tutte le economie hanno avviato un processo di digitalizzazione e il GCI fornisce un resoconto su quali Paesi hanno raggiunto una fase avanzata, quali sono rimasti più indietro e perché, e quali sono destinati a progredire o regredire. Kevin Zhang, Presidente Huawei Corporate Marketing, ha commentato: “Il Global Connectivity Index non è un mera classifica tra Paesi. Noi consideriamo questa piattaforma un importante riferimento per avviare una collaborazione tra le istituzioni e i leader d’impresa al fine di identificare, sfruttare e creare nuove opportunità legate all’economia digitale con l’obiettivo di costruire un mondo sempre più interconnesso”.
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