Gli arcipelaghi visivi e sonori di Anna Laura Longo nel Castello di Rivoli

Materializzazioni poetiche è il titolo di un'investigazione multidisciplinare portata avanti da Anna Laura Longo (artista visiva, musicista e autrice). Nel suo lavoro diverse ricerche poetico - visuali  sono poste in affiancamento con trame pianistiche.

L'opera che ne deriva è un libro-organismo, che documenta l'intero percorso artistico e che potrà esser conosciuto attualmente presso il Castello di Rivoli, negli spazi della Biblioteca.
La dicitura libro - organismo deriva dalla presenza sperimentale di materiali extra cartacei, che puntano a creare una deviazione per lo sguardo e a mettere diversamente alla prova la ricezione, rendendo l'opera vicina a un organismo.

L'esperienza di tipo visivo sarà arricchita grazie alla possibilità di ascolto. La presenza di materiali eterogenei  e sperimentali fornirà un'esplorazione ad ampio raggio, con intersecazioni sul piano sensoriale.

Gli studi incentrati sulla texture, sia dal punto di vista sonoro, sia per quanto concerne il risultato artistico-oggettuale, sono stati accompagnati da un'indagine profonda su forme e anti-forme, insistendo inoltre sulle micro-volumetrie costruibili a ridosso dello sfondo-pagina e, musicalmente, utilizzando in modo sperimentale lo strumento, vale a dire il pianoforte, con alcune inserzioni anche di tipo vocale. Tutto ciò  ha condotto verso scelte oltremodo personali e circostanziate. 

L'indirizzo da raggiungere per visitare il Castello di Rivoli è:
Piazza Mafalda di Savoia, 2 Rivoli (Torino)
Per accedere in biblioteca occorre prenotare. La mail di riferimento è la seguente:
[email protected]

Nota biografica
Anna Laura Longo opera artisticamente mediante una prospettiva stratificata. L'artista si prefigge di creare delle possibili modificazioni sensoriali, piú o meno vistose e marcate, che possano riguardare la ricezione del suono, della parola, dell'oggetto in quanto tale. Rientra nell'indagine anche la riformulazione dell'oggetto libro. L'intento prioritario è quello di generare un senso nuovo  e una seduzione altrettanto rinnovata, in parte distorta. Vengono ipotizzati dei rituali di rinascita e questo accade anche in Materializzazioni poetiche, dove sono lasciati affiorare dei micro- luoghi (o arcipelaghi)  di tensioni sotterranee, pronte a manifestarsi. Il procedimento è in parte riflessivo e in parte affidato all'affioramento dell'irrazionale, in ogni caso  pronto a guadagnare poeticità. In tutto ciò un ruolo centrale è dato dalla riqualificazione del gesto.