Per il terzo anno consecutivo si rinnova la partnership tra lo chef Simone Rugiati e HAPO

HAPO – Hellenic Aquaculture Producers Organization – affida, ancora una volta, il ruolo di brand ambassador in Italia allo chef Simone Rugiati
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Una collaborazione duratura quella tra il vulcanico chef Simone Rugiati e HAPOHellenic Aquaculture Producers Organization – il principale ente promotore dell'acquacoltura greca e creatore del marchio collettivo Fish from Greece, che ha deciso di affidargli nuovamente l’importante ruolo di brand ambassador in Italia.

Da novembre 2019 a oggi, la partnership con Simone Rugiati – chef per estrazione, pioniere dello show cooking in Italia, conduttore, autore, produttore televisivo noto al grande pubblico e professionista poliedrico in continua evoluzione – ha contribuito a un sempre maggiore incremento della brand awareness di HAPO e del marchio Fish from Greece nel nostro Paese, grazie anche alle performanti attività social che hanno visto il coinvolgimento dello chef, all’autorevolezza di cui gode nel suo settore di influenza e all’elevato engagement della sua affezionata fanbase. Da qui alla fine dell'anno, il carismatico Simone Rugiati sarà dunque una voce attiva della brand identity, della mission e dei valori aziendali di HAPO, attraverso la realizzazione di contenuti creati ad hoc e coinvolgenti dirette video su Instagram per parlare a “tu per tu” di tutta la freschezza e delle qualità nutritive del pesce fresco d’acquacoltura greca “targato” Fish from Greece.

È in questa occasione che lo chef ha voluto rendere omaggio a tutti e cinque i prodotti di eccellenza a marchio Fish from Greece orata, branzino, ombrina boccadoro, pagro maggiore e ricciola – rendendoli protagonisti del piatto “Mangianza”. Un piatto unico da presentarsi come un originale antipasto o secondo di mare, il cui nome è dato dalla combinazione di "mangiare + abbondanza" per sottolineare l’utilizzo di molteplici tipologie di pesce, il mix di cotture e i cinque dressing diversi: la polvere di acciughe, la colatura di alici, la salicornia, la schiuma bianca di acqua di mare e la buccia di limone.

Un "viaggio sensoriale" tra gli autentici sapori delle acque cristalline dei mari greci, che sposa perfettamente la filosofia dello chef, da sempre attento al reperimento e all'impiego in cucina di materie prime pregiate e al principio della cucina zero-waste che, per questo piatto specifico, vedrà l'utilizzo della pelle del pesce incisa, passata nella pastella e fritta in tempura.

Grande è l’attenzione da parte di HAPO nel portare, giorno dopo giorno, sulla tavola degli italiani tutto il sapore, il gusto, le proprietà nutritive e la qualità eccellente del pesce d’acquacoltura greca, allevato con cura da professionisti esperti, nei mari cristallini della Grecia, ecosistema ideale per l’allevamento di pesce sano e fresco. HAPO si impegna inoltre a operare nel pieno rispetto di tutte le più severe normative dell’UE e dei suoi Stati membri per il benessere degli animali e la tutela dell'ambiente, con il fine di perseguire una produzione etica e sostenibile, osservando i più alti standard qualitativi.

E ora spazio alla creatività dello chef Simone Rugiati e alla sua “Mangianza” per salti di sapore unici e un suggestivo “viaggio sensoriale” all’insegna dell’alta qualità del pesce Fish from Greece.

 

MANGIANZA
Ricetta di Simone Rugiati

Ingredienti per 4 persone:

  • 200g orata Fish from Greece
  • 200g branzino Fish from Greece
  • 200g ombrina boccadoro Fish from Greece
  • 200g pagro maggiore Fish from Greece
  • 200g ricciola Fish from Greece
  • 80g salicornia
  • 150g acqua di mare
  • 5g lecitina di soia
  • 2 limoni non trattati
  • 30g polvere di acciughe
  • 80g farina 0
  • 60g acqua frizzante fredda
  • 20g colatura di alici
  • Olio EVO q.b.
  • Olio di girasole q.b.
  • Sale q.b.
  • Sale a scaglie q.b.
  • Ghiaccio q.b.
  • Pepe q.b.

 

Procedimento:

  • Pulire e sfilettare tutti e cinque i pesci.
  • Per la tartare di ricciola: tagliare il pesce a cubetti di 1 centimetro circa e condirlo con olio, sale, pepe e della scorza di limone.
  • Preparare ora i filetti di orata, branzino, ombrina boccadoro e pagro maggiore, cercando di dare una forma diversa ad ogni pesce, così da conferire movimento all’intero piatto.
  • Nel mentre sbollentare in acqua la salicornia per 20 secondi e subito dopo adagiarla in acqua e ghiaccio.
  • Per il condimento dell’ombrina boccadoro, invece, aggiungere in una ciotola olio EVO, succo di limone e colatura di alici e con l’aiuto di una frusta (oppure di una forchetta) creare un’emulsione.
  • Cuocere poi in padella a fiamma alta i filetti di tutti i pesci con un filo d’olio: dovrà essere una cottura veloce, così da ottenere all’esterno una crosticina dorata e all’interno una carne tenera.
  • Creare la pastella per friggere la salicornia: in una ciotola aggiungere la farina, 2/3 cubetti di ghiaccio e l’acqua frizzante fredda, miscelare bene il tutto. Adagiare metà della salicornia nella pastella con l’aiuto di una pinza, immergerla e infine friggerla nell’olio di semi per 2/3 minuti fino ad ottenere una certa doratura.
  • Per realizzare la schiuma di acqua di mare: mettere nel bicchiere del frullatore l’acqua di mare per uso alimentare e la lecitina di soia, frullare il tutto con l’aiuto di un mixer ad immersione.
  • Impiattare tutti e cinque i filetti di pesce: sopra all’ombrina boccadoro versare l’emulsione creata con la colatura di alici; predisporre sulla tartare di ricciola la salicornia fritta e quella sbollentata; la polvere di acciughe sopra al pagro maggiore; la buccia del limone precedentemente sbollentata e tagliata a julienne sopra al branzino e infine ricoprire l’orata con la schiuma di acqua di mare.
  •  Condire il tutto con un filo d’olio e di sale a scaglie e servire.
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Ufficio Stampa