Avvio delle Comunità Energetiche : discussi gli ultimi dettagli a Roma
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Si è tenuto a Roma, nella sala stampa di Palazzo Montecitorio, l’incontro in tema di Comunità Energetiche organizzato da E.A.R.T.H Academy e Fondazione Futurae in collaborazione con Albatros che ha fornito i contenuti tecnici attraverso i maggiori stakeholder sul tema della sostenibilità. L’approvazione da parte del MASE, il 24 febbraio scorso, delle Regole Operative relative al decreto CER ha reso necessario focalizzare gli ultimi, fondamentali, dettagli per l’avvio delle comunità energetiche.
Nell’intervento di apertura l’On. Roberto Pella, Vicepresidente vicario dell’ANCI ha assicurato la massima disponibilità ad interagire con governo, parlamento e agenzie governative per migliorare lo strumento delle CER.
“Do la mia piena disponibilità sulla soluzione delle ultime incertezze – ha esordito l’On. Pella – dobbiamo sollecitare delle risposte sui tempi dell’allaccio. Stando a quanto riporta E-distribuzione ogni giorno vengono allacciati 300/400 utenti, ma a prescindere su quanto siano reali sono insufficienti per il fabbisogno di conversione. Dobbiamo avviare un dialogo tra parlamento e ministero – continua Pella – e dare opportunità competitive ai piccoli comuni, organizzando la gestione sostenibile dell’energia, sfruttando al massimo l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione”.
“L’attuale sistema economico, basato sul concetto lineare del “produci, consuma, getta via”, sarà sempre meno sostenibile – ci dice Fausto Faggioli presidente di EARTH-Academy e Albatros rete - Per questo occorre passare ad una economia gestita dal “basso” partendo proprio dalle Comunità Energetiche Rinnovabili che, hanno un compito fondamentale e apportano benefici di carattere ambientale, sociale ed economico. Dalla creazione delle #CER si svilupperà l’infrastruttura di ricarica con energia a Km 0 per una mobilità sostenibile. In questo modo tutti noi consumer non vediamo più solo un costo ma anche un ricavo, diventando un soggetto che oltre a spendere guadagna”.
“L’Italia non può permettersi di perdere questo treno”, lo ha dichiarato Andrea Prato, DG di Albatros – che ha introdotto il tema e posto l’accento su quattro aspetti dirimenti che devono essere risolti, in merito al soggetto giuridico che deve consentire l’accesso a soggetti complessi e non solo a singoli titolari di utenze elettriche; sulla finanziabilità del bando PNRR per la parte non coperta da contributi a fondo perduto”
Nel suo intervento Roberta Toffanin, in veste di esperto del Ministro del MASE e del GSE, in quanto membro del consiglio di amministrazione, ha sottolineato che “Si sta lavorando moltissimo rispetto alle diversissime casistiche che sono emerse a fronte del Decreto ministeriale pubblicato lo scorso 24 gennaio sulle CER e delle Regole operative prodotte dal GSE. Il nostro rappresenta un modello giuridico che fa da capofila all’Europa. Abbiamo prodotto una “novità” e, rispetto a questa novità, c’è stata un’attenzione particolare, proprio perché si pone come apripista rispetto al modello delle CER e ci sono tanti aspetti che ancora devono essere chiariti ed esplicitati in maniera più dettagliata, il Pnnr prevede 2 miliardi e duecento milioni a fondo perduto per i comuni sotto i 5000 abitanti ”.
Durante l’incontro Alessandro Arena, Funzionario A.R.E.R.A. ha fornito utilissimi ragguagli su come accedere allo strumento e soprattutto su quanto A.R.E.R.A. supporterà l’utenza pubblica e privata in questa delicata fase di avvio delle CER.
Ivan Stomeo, Presidente Fondazione Futurae, ha messo in luce come le CER possano concretamente aiutare il terzo settore a svolgere il proprio ruolo sussidiario verso i soggetti più fragili.
Roberto Mollica, CEO Europroject Consulting, ha condiviso le impressioni sopra riportate e dichiarato che in un contesto mondiale così fluido, le imprese italiane non devono essere frenate mentre in altri contesti si rinforzano, il rischio è che quando l’Italia si aprirà definitivamente alla fine delle fonti fossili le nostre imprese non saranno competitive verso quelle maggiormente strutturate di altre nazioni che da più tempo ci credono e ci investono.
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