La Gustav Mahler Jugendorchester, Kirill Petrenko direttore, a Ravenna Festival per l'omaggio a Bruckner nel bicentenario della nascita

La grande, potente esecuzione della Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 

 Debutto a Ravenna Festival, al Pala De André, del Maestro Kirill Petrenko, per celebrare con grande forza il 200° anno dalla nascita di Anton Bruckner con la Quinta Sinfonia, la sua opera più grandiosa, un monumento che per contrasti dinamici e forza espansiva chiede ed ottiene dall’orchestra grandi slanci e misteriosi momenti di riflessione.

 

 

La Quinta Sinfonia è la confessione di tutti gli slanci e i dubbi del suo autore, che per sessant’anni rimase un incompreso e che così si espresse:

"Tutta la gioia e il piacere sono scomparsi dalla mia vita; sembra assolutamente inutile e futile" (Anton Bruckner)

 Iniziata in uno stato d'animo di profonda disperazione, la Quinta Sinfonia è, al contrario, il più sorprendente trionfo della mente sulla materia, rivelando la forza di spirito del suo creatore.

 Con i suoi quattro movimenti:

 -  Introduzione (Adagio) – Allegro
 -  Adagio. Sehr langsam [molto lentamente]
- Scherzo, Molto vivace (schnell) [velocemente]
 -  Finale. Adagio,

costruisce un edificio armonico che trova nel finale  il suo coronamento con il corale. E lo fa dopo aver riportatoe il tema dell'Allegro del primo movimento.

Tornano alla memoria le parole di Furtwangler

"Anton Bruckner non operava per l'oggi nella sua arte, pensava solo all'eternità e per l'eternità ha creato".

 Se volessimo esprimere in poche parole la musica di Bruckner, dopo il magnifico Concerto di Ravenna, diremmo che si tratta di una vera esplosione di grandezza, di una musica dell'incerto che, solo nelle note, afferma l'assoluta certezza della fede.

La compassione  e la dolcezza per la piccolezza dell'uomo e  l'assoluta certezza  della distanza che lo separa da Dio non può essere detta, ma solo suonata.

 Ma le domande dichiarate implicitamente nella sua musica chiamano a gran voce anche l’uomo di oggi, interrogandolo sui temi eterni del tempo e della vita. Quasi vent’anni separano gli abbozzi della Quinta, risalenti al 1875, e la sua prima assoluta, avvenuta a Graz nel 1894, senza che il compositore fosse presente. Bruckner morì due anni dopo, e non riuscì mai ad ascoltare i frutti del suo immane lavoro.

Kirill Petrenko

 Come emerge da una sua recente intervista,  Kirill Petrenko incarna perfettamente la figura del direttore d’orchestra del nostro tempo, il cui potere carismatico consiste quasi esclusivamente nelle risorse del proprio intelletto e della loro concreta messa in atto.

 La sua carriera è iniziata negli anni Novanta come Kapellmeister alla Volksoper di Vienna, proseguita come direttore musicale al Teatro di Meininger prima e alla Komische Oper di Berlino poi, racconta di una gavetta condotta con pazienza e ambizioni squisitamente musicali. Alla Bayerische Staatsoper il suo impegno si è mantenuto fino al 2018:e poi a Monaco, Opera di Stato, per sei anni, fino a Berlino con i Berliner Philharmoniker.

 

 

RAVENNA FESTIVAL

Pala De Andrè, Ravenna

Omaggio a Bruckner nel bicentenario della nascita
Gustav Mahler Jugendorchester
Kirill Petrenko direttore

  Anton Bruckner
Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore Wab 105

Ufficio Stampa
Allegati
Slide ShowSlide Show