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Arte e Cultura

Il Trittico di Giacomo Puccini nella visione del regista Pier Francesco Maestrini per la Stagione d'Opera del Comunale di Bologna, con Roberto Abbado direttore dell’ Orchestra del Comunale.

Al Comunale Nouveau dal 5 al 12 luglio 2024
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 


La nuova produzione in prima assoluta del Trittico di Giacomo Puccini nella visione del regista Pier Francesco Maestrini e con Roberto Abbado direttore dell’ Orchestra del Comunale di Bologna, terzo omaggio in stagione del Teatro felsineo al compositore toscano nel centenario della scomparsa.

 Roberto Abbado,  vincitore nel 2008 del “Premio Abbiati” e direttore principale della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, sarà poi impegnato anche nella Stagione Sinfonica in corso il prossimo 9 dicembre al Manzoni, 


Le tre opere in un atto che lo compongono, Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, originariamente pianificate dalla fondazione lirico-sinfonica felsinea in esecuzioni separate, sono riunite in quattro serate, ad iniziare da Venerdì 5 luglio al Comunale Nouveau, alle ore 20, e fino al 12 luglio.
Lo spettacolo è coprodotto con il Teatro Verdi di Trieste.

L’idea del regista Maestrini è quella  di accostare i tre atti unici pucciniani alle tre cantiche della Divina Commedia – Inferno, Purgatorio, Paradiso – nasce proprio da uno dei primissimi progetti dello stesso compositore..


Puccini lavorò alla prima opera de Il Trittico, Il Tabarro fino a novembre 1916, ma passò un anno prima che fossero trovati i soggetti delle altre due opere i cui libretti non furono scritti da Adami. Fu, infatti, Giovacchino Forzano a suggerire al compositore l’argomento della seconda opera da lui trattato in un vecchio dramma scritto per una compagnia di attori itineranti la cui protagonista era una suora che, venuta a conoscenza della morte del figlio avuto da una precedente relazione peccaminosa, si uccide. Nacque così Suor Angelica nella cui musica Puccini cercò di ricreare l’atmosfera conventuale conosciuta attraverso le visite nel monastero dove era suora sua sorella Iginia e dove suonò l’opera, una volta completata, il 14 settembre 1917, per verificarne l’effetto prodotto sulle monache. Forzano, infine, trovò anche il soggetto dell’ultima opera che egli trasse dal XXX Canto dell’Inferno di Dante e in particolar modo dalla terzina:

«E l’Aretin che rimase, tremando /mi disse: “Quel folletto è Gianni Schicchi, / e va rabbioso altrui così conciando”»

nella quale si evoca la figura di Gianni Schicchi, un uomo che con un imbroglio si assicurò la migliore mula di Buoso Donati.


Puccini era molto esigente sia nella scelta dell’argomento, sia poi nella definizione puntuale della versificazione, che doveva risultare idonea alle sue intenzioni di compositore. Per il Gianni Schicchi, l’idea del soggetto fu di Forzano, scrittore assai dotto e profondo conoscitore della letteratura italiana e della Commedia dantesca in particolare. Il personaggio di Gianni Schicchi è posto da Dante nel fondo dell’Inferno, tra i falsificatori di persone.


La vicenda di Gianni Schicchi, che fornisce la base del libretto di Forzano, non si basa però esclusivamente sui versi danteschi, estremamente scarni nella loro sinteticità, ma su una ricca, secolare tradizione fiorentina e toscana ed in particolare, su un testo articolato, il Commento alla Divina Commedia d’Anonimo fiorentino del secolo XIV, stampato a cura di Pietro Fanfani nel 1866, che riportava molti particolari poi ampiamente ed efficacemente sfruttati sia a livello letterario sia a livello musicale.


Alla fine dell’opera Gianni Schicchi pronuncia queste parole:
"Per questa bizzarria m’ han cacciato all’inferno... e così sia; ma, con licenza del gran padre Dante, se stasera vi siete divertiti, concedetemi voi… (Fa il gesto di applaudire.) l’attenuante! "
(Si inchina graziosamente.)
Con questa uscita finale Gianni Schicchi, dal proscenio, rompe l’illusione teatrale e, ricollegandosi alla commedia dell’arte e all’opera buffa, regala al pubblico l’ultimo capolavoro dell’umorismo operistico italiano situandosi pienamente in una prospettiva novecentesca.
Nella esecuzione del Comunale di Bologna le scene firmate da Nicolás Boni, i costumi da Stefania Scaraggi e le luci da Daniele Naldi – spicca quello alle illustrazioni di Gustave Doré per la Divina Commedia «che peraltro – prosegue Maestrini – hanno influenzato tanto cinema, compreso quel Al di là dei sogni che direi è il mio riferimento principale per questo Trittico».

La cupa vicenda del Tabarro sulle chiatte della Senna – su libretto di Giuseppe Adami tratto da La Houppelande di Didier Gold – vede alternarsi nelle diverse date i baritoni Franco Vassallo e Dario Solari nei panni di Michele, i tenori Roberto Aronica e Mikheil Sheshaberidze in quelli di Luigi e i soprani Chiara Isotton e Amarilli Nizza nelle vesti di Giorgetta. Completano il cast Cristina Melis (Frugola), Xin Zhang (Tinca), Luciano Leoni (Talpa), Marco Puggioni (Venditore di canzonette), Tatiana Previati e Cristobal Campos come i due amanti.

Chiara Isotton e Amarilli Nizza si alternano, poi, come protagoniste nel ruolo del titolo in Suor Angelica, toccante e spietata opera su libretto di Giovacchino Forzano ambientata in un monastero alla fine del Seicento. La Zia Principessa è il soprano Chiara Mogini, Manuela Custer è la Badessa, Federica Giansanti la Maestra delle Novizie, mentre Vittoriana De Amicis, Elena Borin e Laura Cherici sono rispettivamente Suor Genovieffa, la Suora Zelatrice e la Suora infermiera.

Chiusura con Gianni Schicchi, protagonisti il baritono Roberto de Candia nel ruolo del titolo, i tenori Giorgio Misseri e Giuseppe Castoro che si alternano come Rinuccio e il soprano Darija Auguštan come Lauretta. Completano il cast Manuela Custer nei panni di Zita, Vittoriana De Amicis in quelli di Nella, Laura Cherici come La Ciesca. Tra i personaggi maschili le voci di Luciano Leoni come Betto di Signa, di Mattia Denti come Simone e di Michele Patti come Marco. L’Orchestra, il Coro preparato da Gea Garatti Ansini, e il Coro di Voci Bianche istruito da Alhambra Superchi sono quelli del TCBO.


 STAGIONE D'OPERA 2024 DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
 
TRITTICO
Musica di Giacomo Puccini
 
Il tabarro
Opera in un atto
Libretto di Giuseppe Adami
(da Didier Gold: La Houppelande)
 
Suor Angelica
Opera in un atto
Libretto di Giovacchino Forzano
 
Gianni Schicchi
Opera in un atto
Libretto di Giovacchino Forzano
 
Direttore Roberto Abbado
Regia Pier Francesco Maestrini
Maestro del Coro Gea Garatti Ansini
 
Scene Nicolás Boni
Costumi Stefania Scaraggi
Luci Daniele Naldi
Assistente alla regia Michele Cosentino
Maestro del Coro di Voci Bianche Alhambra Superchi
 
Il tabarro
Personaggi e Interpreti
Michele, padrone del barcone, 50 anni Franco Vassallo (5 e 12 luglio) | Dario Solari (9 e 11 luglio)
Luigi, scaricatore, 20 anni Roberto Aronica (5 e 12 luglio) | Mikheil Sheshaberidze (9 e 11 luglio)
Tinca, scaricatore, 35 anni Xin Zhang*
Talpa, scaricatore, 55 anni Luciano Leoni
Giorgetta, moglie di Michele, 25 anni Chiara Isotton (5, 9 e 12 luglio) | Amarilli Nizza (11 luglio)
Frugola, moglie di Talpa, 50 anni Cristina Melis
Un Venditore di canzonette Marco Puggioni
Un Amante Cristobal Campos*
Una Amante Tatiana Previati
* Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
 
Suor Angelica
Personaggi e Interpreti
Suor Angelica Chiara Isotton (5, 9 e 12 luglio) | Amarilli Nizza (11 luglio)
La Zia principessa Chiara Mogini
La Badessa Manuela Custer
La Suora Zelatrice Elena Borin
La Maestra delle Novizie Federica Giansanti
Suor Genovieffa Vittoriana De Amicis
Suor Osmina Maria Cenname*
Suor Dolcina Mariapaola Di Carlo*
La Suora Infermiera Laura Cherici
Prima Cercatrice Tatiana Previati
Seconda Cercatrice Hyeonsol Park*
Le Converse Anna Grotto* e Federica Fiori*
Una Novizia Laura Stella*
*Coro interno di donne, ragazzi e uomini
 
Gianni Schicchi
Personaggi e interpreti
Gianni Schicchi Roberto de Candia
Lauretta Darija Augustan
Zita Manuela Custer
Rinuccio Giorgio Misseri (5 e 12 luglio) | Francesco Castoro (9 e 11 luglio)
Gherardo Xin Zhang*
Nella Vittoriana De Amicis
Betto di Signa Luciano Leoni
Simone Mattia Denti
Marco Michele Patti
La Ciesca Laura Cherici
Maestro Spinelloccio (medico) Marco Gazzini*
Ser Amantio di Nicolao (notaio) Bryan Sala*
Pinellino (calzolaio) Zhibin Zhang*
Guccio (tintore) Giulio Iermini*
* Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
 
Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna con il Teatro Verdi di Trieste
Orchestra, Coro, Coro di Voci Bianche e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
 
Date
Comunale Nouveau
Venerdì 5 luglio ore 20, Turno Prime
Martedì 9 luglio ore 20, Turno Sera
Giovedì 11 luglio ore 20, Turno Pomeriggio 2
Venerdì 12 luglio ore 20, Turno Pomeriggio 1

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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