Società
Un libro da percorrere e rileggere più volte
"La voce degli alberi Redux" coinvolge il lettore, senza regole e senza scampo.
Essendo una raccolta di pensieri, nata da un primo libro che aveva già in sé, tutti gli elementi per fare breccia nel cuore delle persone, può essere attraversato dalla prima all'ultima pagina o vissuto spostandosi in modo libero tra i capitoli e le diverse atmosfere. In ogni caso parla con toni e con argomenti che coinvolgono tutti e certamente si troverà un pensiero, un paragrafo, una citazione, un elemento che descriverà lo stato d'animo dei lettori.
Quello che colpisce maggiormente è la capacità dell'autore di passare da momenti di dolcezza, tenerezza e poesia, a frammenti arrabbiati o ironici, allegri e scanzonati. Tutto però con un comune denominatore: la sincerità.
Traspare questo dalle pagine del libro. Sincerità.
Sincerità nel parlare dell'Amore, al di là dei luoghi comuni e delle fiabe di cartapesta. Sincerità quando si sentono sulla pelle,. leggendo, la paura ed il dolore per una guerra folle e insensata. Sincerità quando si prendono in giro "personaggi" e "tipologie" di figure che popolano il mondo. Sincerità perfino quando si parla di un fiore, una fontana o un'immagine di vita vissuta, che l'autore riporta a galla in un flusso di pensieri libero. Sembra scritto senza prendere fiato ed è esattamente l'effetto che farà a chi avrà il piacere di leggere "La voce degli alberi Redux".
Dopo aver già scritto a proposito del primo libro di Daniele Bellofiore, ci si trova spiazzati a constatare come un "sequel", in realtà, è qualcosa di totalmente nuovo e che non ha nulla di scontato, già visto o banale.
Se si dovesse trovare un filo conduttore di questa marea di sensazioni, emozioni e parole libere, sicuramente sarebbe la disponibilità di Daniele a far partecipare i lettori alle sue esperienze, ai suoi stati d'animo, ai suoi disegni di vita. E' certamente questo che fa del libro un mondo dove ci si sente "partecipi", perché quello che viene raccontato, non riguarda solo lo scrittore, ma tutti noi.
Chi non ha mai pianto o riso di cuore? Perso qualcuno o trovato un Amore vero, dopo aver pensato che l'Amore fosse altro? Chi non si è mai incantato di fronte ad uno spettacolo della natura o infuriato per alcuni comportamenti dell'essere umano? Chi non ha mai provato sensazioni contrastanti o combattuto per qualcosa o qualcuno? Ecco, Daniele riporta a galla tutto questo e molto altro, senza la pretesa di insegnare nulla, ma con la consapevolezza che una gioia o un dolore condivisi, valgono doppio.
In conclusione, questo libro parla al cuore, all'anima ed al corpo delle persone. Lo fa senza sconti, ma senza mai provocare sensazioni pulite e nitide. "La voce degli alberi Redux", dopo il primo libro che non ha potuto avere lo spazio che meritava, vista la partecipazione dell'autore a missioni umanitarie in Ucraina negli ultimi due anni, rende giustizia ad un flusso emozionale che merita di essere percorso. Appunto.
Letto e riletto.
"La voce degli alberi Redux" rompe i luoghi comuni e costruisce un mondo in cui, certamente, ci si ritrova pienamente. Buona lettura.
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