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Tennistavolo Norbello: il responso della Giornata Paralimpica nel Guilcer è positivo

a nei sei tavoli allineati si sono accostati un po’ tutti, attratti come da tradizione dalle ipnotizzanti racchette e palline. E poi tanti applausi per coloro che si sono rivelati più in forma degli altri mostrando destrezza e repentina mobilità nell’aggirare retine e avversari. Sul podio più alto è salito Samuele Vargiu che ha preceduto Riccardo Puggioni, Severino Lai e Salvatore Patteri.
Norbello, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

La cultura del paralimpismo si evolve, entra a far parte del comune vivere quotidiano e il suo messaggio passa di bocca in bocca grazie soprattutto alle giovani leve che apprendono e si adoperano per una società atta ad osservare il popolo del mondo da angolazioni omogenee.

Se nel Guilcer e dintorni lo sviluppo di una coscienza razionale scevra da pregiudizi si sta diffondendo gradualmente, il merito va anche ad iniziative allegre e prorompenti promosse dal Tennistavolo Norbello da ormai otto anni. E in zona la “Giornata Paralimpica nel Guilcer” offre uno spaccato gioioso e sincero di come la persona, con tutte le sue estrinsecazioni fisiche e mentali, debba essere accolta, ben voluta e messa a proprio agio in totale spontaneità e benevolenza.

Le quattro mura della palestra comunale di via Azuni hanno questo immenso potere: racchiudere nella fattispecie quattrocento alunni e cinque diverse federazioni paralimpiche che li fanno divertire azionando, in una prevedibile euforia, gli strumenti atletici più disparati. Anche nel 2023 il flusso irresistibile di voci che si sovrappongono e denotano uno stato di eccitazione fuori dall’ordinario, lasciano sempre stupefatti gli organizzatori, contenti che di anno in anno la parola integrazione assuma connotati sempre più delineati. Colpisce che a Norbello siano confluite non solo le scuole primarie e secondarie del paese, ma si siano aggiunte le omologhe di Abbasanta e Paulilatino. E non solo, la giovane folla gaudente ha gremito i torpedoni messisi in moto da distanze più impegnative come la remota Dorgali, rappresentata dal liceo scientifico M. Pira o dalla scuola primaria e la secondaria rispettivamente di Solarussa e Ollastra a nome e per conto dell’Istituto Comprensivo Simaxis - Villaurbana. Non è passato inosservato il più vicino IC Santu Lussurgiu con la locale scuola primaria, affiancata da quella di Cuglieri. In tutto una cinquantina di docenti che hanno potuto constatare l’indubbia efficacia del progetto, concepito per esaltare le qualità degli sportivi con disabilità.

E lo si è visto soprattutto nel corso del Torneo “Ping-Pong Sardegna”, giunto alla dodicesima edizione, organizzato in simbiosi con la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo relazionali). Ma nei sei tavoli allineati si sono accostati un po’ tutti, attratti come da tradizione dalle ipnotizzanti racchette e palline. E poi tanti applausi per coloro che si sono rivelati più in forma degli altri mostrando destrezza e repentina mobilità nell’aggirare retine e avversari. Sul podio più alto è salito Samuele Vargiu che ha preceduto Riccardo Puggioni, Severino Lai e Salvatore Patteri.

Però, se per ovvietà, considerata la società organizzatrice, la disciplina del Tennistavolo era la capofila, le correnti migratorie interne non hanno dato tregua nemmeno alle altre piazzole a tema che a fatica riuscivano a contenere la fame agonistica dei presenti. Handbike, scacchi, pesi, scherma, calcio balilla e giochi da tavolo in lingua sarda (con l’immancabile e preziosa presenza di Simone Riggio, uno degli ideatori della casa editrice Demoela), hanno attirato gli allievi impavidi animati da una curiosità irrefrenabile. E anche gli istruttori specializzati chiamati a istruirli e “governarli” si sono fatti trascinare dallo spirito fraterno che si è propagato dentro e fuori dalla palestra dove altri infaticabili minorenni si sono cimentati a bordo dei velocipedi azionati con la forza delle braccia.

Sommerso da complimenti e curiosità sulla sua disciplina di riferimento anche il campione a livello mondiale di tiro a volo paralimpico (Paratrap) Oreste Lai, tornato volentieri a Norbello per parlare della sua incredibile esperienza che da Sestu l’ha portato in giro per il mondo a vincere tante medaglie e a mettere in evidenza come anche su una carrozzina si possono fare grandi cose. Tutto sta nel non chiudersi in sé stessi ma approfittare delle tante opportunità che lo sport offre alle persone con disabilità, sia per cambiare lo stile di vita, sia per ampliare il volume delle conoscenze che non fa mai male.

Attorniato da un gruppo di collaboratori indefesso e completamente immerso nello spirito della giornata, il presidente del Tennistavolo Norbello, nonché commissario straordinario del Comitato Italiano Paralimpico Sardegna e presidente regionale della FITeT Simone Carrucciu girovaga tra un punto e l’altro della palestra facendosi rapire dai sorrisi senza confini di bambini e adolescenti contenti per questa pagina scolastica diversa ma assolutamente pregnante. “Perseverare con questo format ci sembra la soluzione migliore per fare breccia nel cuore, prima di tutto dei dirigenti scolastici e dei docenti – dice – perché alla fine è grazie alla loro sensibilità se certe iniziative non conoscono la parola fine. Ringrazio sentitamente il Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni e chi ci è stato accanto in questi giorni, anche solo con parole di apprezzamento e di esortazione a proseguire con questo percorso. Noi ce la metteremo tutta, ma è ovvio che senza un gruppo coeso e dinamico come quello a sostegno della Giornata Paralimpica nel Guilcer, non si potrebbe intraprendere un discorso a così ampio raggio. Un grazie caloroso a tutti e sono sicuro che ci rivedremo ancora più determinati che mai nel 2024”.

ALCUNE SENSAZIONI TRA CHI SI È CONFUSO TRA LA FOLLA

Analisi come sempre sopra le righe da parte di chi è entrato nel vivo dell’evento. “È stata una grande festa dello sport – osserva Bonacatu Brasu, dirigente scolastica presso Norbello, Abbasanta e Paulilatino - e sia i bambini della primaria, sia i ragazzi della secondaria si sono divertiti tantissimo; è stata offerta loro l'opportunità di provare tante discipline paralimpiche e tutti, disabili e non, hanno partecipato alle attività con entusiasmo, impegno e passione senza curarsi delle eventuali differenze perché qualsiasi bambino è unico e lo sport li unisce tutti”.

Sul fronte delle federazioni rappresentate il coro è unanime: “La giornata Paralimpica nel Guilcer è stata un successo anche questa volta – rimarca Maurizio Fuccaro - e a nome della Federazione Italiana Scherma, da delegato di Oristano, non posso che fare i complimenti a tutta l'organizzazione. Un particolare ringraziamento a Simone Carrucciu che continua a credere nell'importanza dello sport integrato e del coinvolgimento delle scuole nel territorio. La Federazione è sempre pronta a fare la sua parte con l'obiettivo di promuovere i valori dello sport e far conoscere sempre di più la scherma. Mi auguro che iniziative come queste possano continuare a essere svolte in Sardegna”.

Diverse anche le società paralimpiche presenti a Norbello tra cui la gallurese Shalom Onlus. “Ormai tutti gli anni veniamo a Norbello assieme alla nostra scuola I raggi di sole – sottolinea Elisabetta Sotgiu – e come sempre risulta essere un’esperienza bellissima e soprattutto un’iniziativa formidabile perché i ragazzi si divertono e possono confrontarsi con i loro coetanei e anche con i bambini. Si tratta di un evento al quale la nostra società non vorrà mai mancare”.

E per raccogliere una testimonianza dallo staff organizzativo, la scelta è ricaduta sull’insegnante Manuela Caddeo, donna di sport per i suoi gloriosi trascorsi nell’atletica leggera italiana che non manca mai di dare una concreta mano d’aiuto a Simone Carrucciu e alla società pongistica norbellese: “E’ stato un grande successo – rimarca – in primo luogo per numeri e partecipazione che dimostra l’importanza e la volontà delle scuole di fare il possibile per aderire a questa bellissima Giornata Paralimpica nel Guilcer, impeccabile nell’esecuzione e soprattutto nel suo allestimento, frutto di una rigorosa distribuzione delle competenze tra persone esperte. Colpisce l’atmosfera di valori condivisi, cui si aggiungono le buone prassi sportive e non solo. Il consolidamento dell’appuntamento, ripetuto ciclicamente, crea forti aspettative negli istituti che non vedono l’ora di parteciparvi nuovamente l’anno successivo. L’esperienza che vivono i loro allievi la ritengono importantissima. L’augurio più grande è che nelle prossime edizioni si possa coinvolgere un numero maggiore di federazioni e di conseguenza anche di scuole e di alunni”.

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