DIN DON DOWN con Paolo Ruffini e la Compagnia Mayor Von Frinzius per l'apertura della Stagione 2024/25 del Teatro della Fortuna di Fano
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Apertura della nuova stagione di prosa del Teatro della Fortuna di Fano con "DIN DON DOWN" , uno spettacolo originale, nel quale si parla di abilità e disabilità alla felicità, alla bellezza, alla meraviglia nei confronti delle cose che viviamo quotidianamente.
Una scelta importante per aprire la stagione 2024/25, con uno spettacolo o, meglio, con un progetto, dove si libera pienamente tutto il grande impegno, la fatica e la passione di Paolo Ruffini, di questo artista libero e sensibile alle problematiche sociali di oggi: un progetto che nasce dopo "UP & Down " ( 2015), ancora dalla collaborazione con la compagnia teatrale Mayor Von Frinzius, composta in prevalenza da attori disabili, come straordinario esempio di teatro integrato.
Significativo anche che lo spettacolo sia iniziato dopo 20 minuti per attendere alcuni spettatori in ritardo per un incidente stradale alle porte di Fano: un segno della attenzione e disponibilità verso il proprio pubblico, di accoglienza ("La cura" come canterà Franco Battiato a fine spettacolo).
Grande successo e grande partecipazione, con la platea come palcoscenico, invaso da canti religiosi accompagnati da una nuvola di incenso, da frati, preti, suore, da culture diverse, da un "quasi musical", ma tutto vissuto su un terreno di grande fragilità, a dimostrare la forza dell''unicità e del rispetto reciproco.
Per questo, Din Don Down è uno spettacolo a volte tenero, a volte sfrontato, ma sempre in movimento, come dovrebbero essere sempre arte e cultura.
Perchè " l'arte ha il compito di scuotere. La satira, il cinema e il teatro non possono sopravvivere se devono evitare ogni offesa. Molti dicono che ormai non si può più dire niente, ma non è così: si può dire tutto, a patto di essere pronti ad affrontare le conseguenze" , afferma Paolo Ruffini, e ancora:
"L'artista non crea opere belle, ma opere libere e in quanto libero, continuo a lavorare con indipendenza cercando di fare delle cose che abbiano un senso".
Abilità e disabilità a confronto, ma sullo stesso piano, Così si esprime, anche in scena, l'artista:
"La disabilità non è diversità, ma unicità. Ho capito, da quello che ho studiato, che non esistono persone normali o speciali, ma persone uniche, esattamente come me, con uno svantaggio che può essere trasformato in un'opportunità di crescita. Quello svantaggio che può essere fisico ma può andar a colmare un mio svantaggio, magari mentale.
Quando ho iniziato con Up&Down, mi dicevano: "che carino che fai spettacoli di beneficenza con questi attori". Ma se non vedo e non vivo un problema, è inutile parlarne. Non direi mai: "Ti presento il mio amico biondo o orfano", quindi perché dovrei dire "amico down"? Il pietismo è la forma più ipocrita di distanza tra gli esseri umani, e io non faccio sconti a nessuno".
Una grande attenzione e cura, accompagnate da musiche significato in questo momento storico così duro, come "Faith" di George Michael, , "Like a Prayer" di Madonna, "Alli I want" di Kodaline e, appunto, "La Cura" di Battiato
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attireraiTi solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare..
Alla fine,
"Una energia bellissima. Indimenticabile. Che ognuno la porti con sé".
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Teatro della Fortuna, Fano
Din Don Down – Alla ricerca di (D)io
Con Paolo Ruffini e la Compagnia Mayor Von Frinzius
regia Lamberto Giannini
coordinamento artistico Rachele Casali
al pianoforte Claudia Campolongo
produzione Vera produzione.
Repliche Sabato 26, ore 21 e Domenica 27 Ottobre 2024, ore 17.