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La ricetta del successo, Fabrizio Di Amato: passione e determinazione

Fabrizio Di Amato, fondatore di MAIRE, racconta la sua avventura imprenditoriale iniziata negli anni ‘80 con una piccola azienda che oggi è una delle realtà italiane più importanti nel settore dell’ingegneria e della transizione energetica.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - economia)


Fondatore e Presidente di MAIRE, Fabrizio Di Amato ha trasformato una piccola azienda con tre dipendenti in uno dei principali attori globali nella progettazione di impianti industriali e nell’innovazione per la transizione energetica. Nel podcast “Cinque per Venti”, realizzato da Chora Media, ha ripercorso le tappe della sua carriera, offrendo uno sguardo sulla visione e i valori che hanno segnato il suo percorso.


Il successo di Fabrizio Di Amato tra sogni, passione e determinazione

Fabrizio Di Amato ha confermato come la passione e la capacità di sognare in grande siano stati fondamentali per costruire un’impresa duratura e di successo. “Bisogna pensare in grande, ma con i piedi per terra – ha affermato – capire esattamente cosa fare, essere determinati e non fermarsi davanti alle difficoltà”. Una filosofia di vita che lo ha guidato nelle scelte più difficili, sempre orientato verso obiettivi sani e concreti, senza mai compromettere l’onestà intellettuale. Oggi, MAIRE si propone come un leader nella transizione energetica attraverso soluzioni integrate per la riduzione delle emissioni di carbonio. Fabrizio Di Amato è convinto che la chiave per costruire un futuro sostenibile sia la semplicità, anche in un settore complesso come quello dell’ingegneria industriale. “Le due parole chiave sono decarbonizzare e transizione: bisogna fare cose semplici”, ha sottolineato. Un impegno che si traduce in progetti concreti, come l’accordo da 8,7 miliardi di dollari ad Abu Dhabi, dove MAIRE lavorerà su tecnologie per l’idrogeno blu, catturando e stoccando CO₂ nei pozzi esausti.

Fabrizio Di Amato: MAIRE e la sfida del futuro

MAIRE sta già guardando al prossimo passo, investendo sull’idrogeno verde, prodotto interamente da fonti rinnovabili. Fabrizio Di Amato è fiducioso: “C’è un’era straordinaria davanti a noi; questa volta possiamo fare un cambiamento reale”. Crede fermamente che l’industria stia avviando una trasformazione verso la sostenibilità, un’opportunità che le future generazioni potranno cogliere grazie agli investimenti attuali. Il Presidente di MAIRE sente una forte responsabilità nel restituire alla società parte di quanto ha ricevuto. Questo impegno si concretizza nel sostegno all’istruzione e nella collaborazione con università per la formazione di nuovi ingegneri e manager, con particolare attenzione al valore della diversità e dell’inclusione. Il concetto di “ingegnere umanista” promuove una nuova visione che unisce competenze tecniche a una consapevolezza sociale. La MAIRE di domani, secondo Fabrizio Di Amato, continuerà a sviluppare tecnologie innovative e sostenibili, con una forte componente digitale e il supporto dell’intelligenza artificiale. Con un’attenzione speciale verso i giovani talenti, ha ribadito l’importanza del merito come valore cardine: “Stiamo lavorando per loro e insieme a loro, perché il merito deve essere il driver principale”.

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