INCENDIO 10 GENNAIO TORRE VIA SAPONARO 36 MILANO UN DISASTRO ANNUNCIATO

GLI INQUILINI DELLE TORRI DA TEMPO DENUNCIANO LO STATO DI ABBANDONO DEL CANTIERE, DELLE IMPALCATURE E DELLO STATO DI DEGRADO E LO STATO DI ABBANDONO DI TUTTO IL TERRIORIO CIRCOSTANTE
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

La torre di Via Saponaro 36 insieme ad altre due torri (il 32 e il 34) si trova nel quartiere Gratosoglio che è un territorio depresso composto da molte case popolari, gestite dall’Aler, dove non ci sono servizi e dove le amministrazioni nel tempo hanno collocato un campo Rom, un centro di accoglienza e mensa per adulti in difficoltà e un centro di accoglienza di minori non accompagnati , oltre ad un paio di comunità per ragazzi minorenni.


Le torri, composte da 80 alloggi suddivisi su 16 piani sono in pessime condizioni a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria e infatti necessitano di ristrutturazione.


Nel  2020 con tanto di pubblicità sulla stampa locale da parte di Regione e Aler sono iniziati i lavori di riqualificazione ma sin da subito gli inquilini hanno notato la lentezza dei lavori e la scarsa qualità della messa in opera degli stessi. Purtroppo, come spesso succede con l’Aler i lavori sono iniziati in parte ma poi non sono stati proseguiti e quindi mai terminati. Stessa cosa è accaduta per la messa a norma dell’impianto antincendio che è cominciato nel 2021 nella torre 36 ma ad oggi non è stato ancora terminato. i lavori di riqualificazione della torre di Via Saponaro 36 hanno subito diversi arresti per poi fermarsi definitivamente nell’aprile del 2023 mese in cui è stato abbandonato il cantiere con tutti i materiali dentro.
 
Stanchi di una situazione sempre più difficile fuori e dentro le proprie case, Il 13 giugno 2023,  gli inquilini delle torri 32,34,36, dopo una raccolta firme, hanno denunciato alla Prefettura e a tutte le istituzioni (Aler, Regione, Comune di Milano) la grave situazione di abbandono del territorio a causa del degrado e della violenza presente sulla piazza delle torri, e lo stato di abbandono in cui versano gli alloggi, i palazzi e, in particolar modo, la situazione del cantiere e dei ponteggi abbandonati e il conseguente pericolo e disagio che tutta questa condizione provocava agli abitanti.


 L’11 luglio e 2023, gli inquilini delle tre torri hanno incontrato in Prefettura l’ Aler, il Comune di Milano, il Municipio 5,  la Fondazione Fratelli di San Francesco e in occasione dell’ultimo incontro, il 19 ottobre, la Prefettura ha intimato con un avviso l’Aler, per problemi di sicurezza, a procedere allo sgombero del cantiere e a mettere in sicurezza il palazzo.

La notte del 01 novembre 2023, è stato già incendiato parte del materiale dentro il cantiere abbandonato.

Malgrado la situazione stesse degenerando, i lavori concordati con Aler durante gli incontri precedenti non cominciavano, gli inquilini delle tre torri il 12 novembre hanno inviato una richiesta all’Aler per avere informazioni sulle tempistiche degli interventi concordati in precedenza tra cui lo sgombero urgente del cantiere a cui non abbiamo mai ricevuto risposta.

Il 7 gennaio 2024 gli inquilini di Via Saponaro 36 hanno inviato alla Prefettura, ad Aler e al Comune di Milano, l’ennesima segnalazione sugli ulteriori fatti gravi, accaduti all’interno del cantiere nell’ultimo periodo, e l’ulteriore sollecito ad intervenire urgentemente allo sgombero del cantiere per la tutela della salute e della sicurezza degli inquilini, data la pericolosità, sempre più evidente, della situazione.

Il 10 gennaio 2024 nel cantiere abbandonato della torre di Via Saponaro 36 i materiali al suo interno prendono fuoco e provocano un incendio che ha coinvolto parte dell’edificio di 16 piani con conseguente evacuazione di tutti gli abitanti del palazzo. Due inquilini del palazzo e due ragazzi sono intervenuti per tentare di spegnere l’incendio nell’attesa che arrivassero i vigili del fuoco chiamati dagli abitanti. Gli abitanti anziani e invalidi dei piani alti, non potendo accedere agli ascensori, sono rimasti prigionieri e terrorizzati nelle loro case fino all’arrivo dei vigili del fuoco. La sera stessa gli inquilini sono rientrati nelle loro case ancora un po’ affumicate e coperte completamente dalla fuliggine, dovendo respirare per giorni un odore acre che irrita gola e occhi.


E ora chi paga tutto questo nostro disagio? I danni che ci sono stati causati non sono solo economici sono anche e soprattutto morali.

L’11 gennaio gli inquilini di Via Saponaro 36 hanno richiamato i vigili del fuoco perché un inquilino all’entrata del portone del pazzo è stato sfiorato da un grosso pezzo di intonaco che è caduto dal soffitto e perché ci si è accorti che il vetro superiore in alto al portone si era crepato a causa del calore ed era precario e pericolosissimo. I vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’entrata del palazzo hanno dovuto rompere il vetro del portone e rimuovere tutta la parte dell’intonaco del soffitto pericolante.

Il 12 gennaio gli inquilini di Via Saponaro 32, 34, 36 hanno inviato una richiesta di intervento urgente per la messa in sicurezza della torre, il ripristino della situazione del palazzo e degli alloggi coinvolti dall’incendio, lo sgombero immediato del cantiere e delle impalcature che poggiano sulle tettoie che si sono bruciate e sembrano ormai compromesse.

Domenica 14 Gennaio 2024 alle ore 15:30 la SELI che non si vedeva da 8 mesi, dato che ha abbandonato il cantiere, è venuta ad imballare il materiale nel cantiere.

Fino ad oggi l’Aler è intervenuta solo con alcuni lavori nei locali della dottoressa di base e con la pulizia dell’atrio di ingresso e parte delle scale del palazzo.

L’incendio nel cantiere della torre di Via Saponaro 36 era preannunciato perché è frutto della mal gestione, dell’incuria e del disinteresse in primis di Aler e Regione, ma è anche frutto dell’abbandono da parte del Comune di Milano, dei governi e delle politiche abitative e sociali del nostro paese.

Gli inquilini chiedono interventi concreti subito, non si può e non si deve aspettare che succedano disastri come questi e che possono trasformarsi in tragedia causando la perdita di vite umane.
Chiediamo di essere rispettati come persone, abitanti e cittadini e per questo chiediamo che il cantiere e le impalcature vengano rimosse urgentemente, che il palazzo venga messo in sicurezza e i lavori avviati e interrotti di manutenzione ordinaria e straordinaria riprendano e vengano terminati nel più breve tempo possibile

Ufficio Stampa