“LE DONNE NON SI REALIZZANO SOLO CON LA MATERNITA'”
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“Il controllo sulle vite, sui corpi delle donne, sulle scelte della maternità e sui diritti, è ancora molto presente e neanche tanto sommerso nel nostro Paese e in ogni ambito della società – dice Ketty Carraffa - Lo dimostra l’ultima affermazione scioccante, retrograda e moralista, della quale non si sentiva proprio il bisogno, della Consigliera di Forza Italia, Giovanati, durante una seduta del Consiglio Comunale rispetto l’aumento del numero di donne nella Commissione Paesaggio. Il fatto di proporre di privilegiare solo donne/mamme, per l’ingresso in questa Commissione, è risultato davvero assurdo e ci pone il problema delle presenza anche nelle istituzioni, di donne che non sono assolutamente consapevoli della trasformazione della nostra società, pur facendo parte integrante dell’emancipazione anche personale...
Le frasi: “Una donna per essere tale deve essere mamma. Ma che cosa sono le donne? Non esistono più, possiamo essere un giorno una cosa e un giorno un’altra, liberateci dalle categorie maschile e femminile», sono paleolitiche e meritano grandi riflessioni e approfondimenti nella Politica e nel mondo culturale. Secondo la Consigliera, una persona può essere definita donna con certezza, solo se ha affrontato una maternità.
Ci chiediamo, donne e uomini, quando si potrà parlare veramente di parità e soprattutto, quando tutte le donne saranno consapevoli che la società è cambiata.
Le donne si realizzano nella vita personale e nel lavoro, anche senza la presenza di figli o, semplicemente, scegliendo tempi e modi per questa opportunità, cosa che vale anche per gli uomini. Ad esempio, mio figlio è nato quando avevo 40 anni e perché “ho scelto io” e consapevolmente, di diventare mamma, affrontare questo grande impegno per la vita, da single, attivista dei diritti delle donne e libera professionista precaria nel lavoro… E’ evidente che il dibattito su questo tema deve valutare anche l’impatto sulle nuove generazioni, che hanno il diritti di vivere in un mondo dove le donne siano protagoniste di sé stesse e non oggetti nelle mani delle decisioni retrograde e stantie”.
Si aggiunge alla nota stampa di Ketty Carraffa anche il commento di Carlo Spinelli responsabile per la Politica Interna dell'IdD:" E' molto grave quanto dichiarato in una seduta consiliare del comune di Milano dalla Consigliera comunale Deborah Giovanati e bene ha fatto la nostra responsabile per le Pari Opportunità e segretaria regionale IdD in Lombardia a intervenire su un caso che sicuramente farà ancora molto discutere. Se la discriminazione femminile viene anche dalle donne stesse - conclude Spinelli - allora vuol dire che siamo veramente lontani dalla cultura della parità di genere".
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