Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 17 ottobre 2024 (seconda parte)
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C2: NESSUN PAREGGIO
Il campionato più importante della Sardegna pongistica affascina più che mai perché riflette fedelmente lo stato di salute del movimento mettendo in campo volti più o meno noti, alla ricerca di conferme o di nuovi e accattivanti palcoscenici. Il risultato più rotondo lo esibisce il TT Guspini che travolge un Torrellas Capoterra ridimensionato rispetto allo scorso anno. Al contrario la formazione del medio Campidano appare molto più agguerrita con un trio da temere ovunque, composto da Silvio Dessì, Luca e Massimiliano Broccia, Fabrizio Melis, che ha “steso” il neo consigliere FITeT Sardegna Celestino Pusceddu e i suoi compagni Antonello Migliaccio e Luigi Congiu. L’unico acuto in trasferta è del Tennistavolo Decimomannu che gioca un brutto scherzo alla collaudata ed arcigna compagine di Ghilarza. Di sicuro il ritorno nel club presieduto da Tomaso Fenu del serramannese Mariano Zucca garantirà un rendimento interessante. Intanto esordisce con due chicche ai danni nientemeno di Briam Mele (battuto al quinto parziale) e successivamente di Nicola Cuccureddu. Gli ospiti sono partiti in quarta grazie anche alle realizzazioni di Mattia La Gaetana e Marco Saiu che poi però devono subire la reazione guilcerina firmata dallo stesso Mele e da Alessandro Faedda. In casa Muraverese Mario Bordigoni e l’autoctono Marco Cocco non fanno sconti al TT Carbonia Blu che con una variazione sul tema di Federico Ibba riesce ad evitare il punteggio tennistico. A punti per i padroni di casa va anche Roberto Chessa mentre tra i sulcitani rimangono a secco Vito Moccia e Marco Lai.
C’era tanta attesa tra gli addetti ai lavori nel vedere all’opera la matricolissima Tennistavolo Paulilatino 2014 che però viene subito punita da una Marcozzi neppure al completo. A commentare partita e giornata ci pensa il veterano capoterrese di casa a Mulinu Becciu Giuseppe Lepori: “Marcozzi in formazione rimaneggiata per le assenze di Giuseppe Rossi, Stefano Sedda e solo all’ultimo momento ci salva Massimo Ferrero che si aggiunge a me e a Gianluca De Vita. Si comincia proprio col tecnico della A1 che se la vede con Giancarlo Carta. Il mio compagno è da molto che non si allena ma parte bene aggiudicandosi il primo parziale abbastanza agevolmente. Nel secondo set Carta cambia gioco riuscendo a pareggiare i conti. I suggerimenti dalla panchina sono utili a Ferrero che mutando spesso e volentieri le impostazioni tattiche, anche di sua spontanea iniziativa, riesce a soffocare le velleità di un avversario apparso molto in palla. Di seguito me la vedo con l’ex allievo marcozziano Edoardo Loi che non mi permette di vedere palline in quanto sia a livello fisico, sia tattico lui gioca molto bene mentre io non riesco ad entrare in partita. Quella del Paulilatino a mio modo di vedere è squadra destinata a salire nella categoria superiore e infatti anche il loro terzo uomo Gianni Pintus è avversario tosto. Lo affronta De Vita che si aggiudica il primo set senza grossi rischi; nel successivo però arranca dopo essere partito bene ma riesce comunque a sfoderare la stoccata vincente che lo porta sul 2-0. Il terzo vede il mio compagno ingranare bene sebbene la sfida sia punto a punto ma il suo sprint finale è eccellente e così chiude sul 3-0.
Quella tra Ferrero e Loi è la classica gara tra insegnante e allievo dove il primo perde ai vantaggi la prima frazione; il cambio di strategia dalla successiva è portatore di benefici per Massimo che certifica la sua superiorità. Nella seconda turnazione De Vita parte con gli sfavori del pronostico nei confronti di Carta ma sorprende tutti sciorinando un gioco che va aldilà delle aspettative e non a caso si aggiudica ai vantaggi i primi due set. Successivamente Carta cambia completamente atteggiamento evitando di tirare forte e rallentando vistosamente i ritmi, aspetto che penalizza il marcozziano indotto spesso all’errore. Si deve così ricorrere alla quinta frazione dove fino al 7-7 si assiste ad una situazione di equilibrio, fino a quando Carta non decide di sollevare ulteriormente il suo livello tecnico e il padrone di casa si disunisce. L’impeccabile condotta del giocatore guspinese è tale da non temere più puntini e gioco corto dell’antagonista. Ed è così che regala il secondo punto alla matricola guilcerina.
L’ultima sfida del giorno è tra me e l’ostico Gianni Pintus che non forza mai e tiene sempre un atteggiamento di controllo. Mi esprimo bene ad inizio gara e sblocco il risultato con poche difficoltà, cercando di variare spesso e volentieri le mie azioni. Prendo un congruo margine di vantaggio anche nel segmento successivo ma Gianni, con le sue repliche repentine, costringe a spostarmi spesso e pian piano recupera dominando ai vantaggi. Parto bene anche nel terzo set, ma ad un certo punto smarrisco la strada maestra e lui ne approfitta per andare avanti di due lunghezze. Il testa a testa è servito ma anche questa volta vinco io. Nel quarto mi trovo avanti 5-1, subisco un lieve recupero ma riesco a tenere un margine di vantaggio tale da consentirmi di vincere e regalare il primo successo stagionale alla Marcozzi, nonostante la formazione incompleta. Confermo che il Paulilatino a mio avviso è la squadra favorita per il salto di categoria, perché sia Loi, sia Carta sono da palcoscenici superiori cui si aggiunge il robusto supporto di Pintus.
Tra le favorite ci metterei anche il TT Guspini che tra i vari Broccia, Melis e un Silvio Dessì di categoria superiore possono giocarsela alla pari. Con l’innesto di Mariano Zucca anche il Decimomannu promette scintille; infatti il serramannese si è già messo in luce a Ghilarza battendo il sempre forte Briam Mele. Il TT Carbonia deve assolutamente ricorrere alle cure di Walter Barroi che per adesso ha esordito nella categoria inferiore e quindi presumo che il prossimo turno, contro di noi, debutterà in C2. Con lui Vito Moccia e Federico Ibba possono giocarsi una piazza alta. La Muraverese ha giocatori imprevedibili e quindi non saprei dare ancora un giudizio: per ora mi ha sorpreso l’exploit di Marco Cocco, ma credo che anche da parte loro ne vedremo delle belle. Il Guilcier Ghilarza lo conosciamo con l’alto rendimento costante di Mele e Faedda, però nel complesso sarà una squadra da metà classifica. Per quanto concerne la nostra squadra tutto dipenderà dalla disponibilità del giocatore più forte Giuseppe Rossi e di Stefano Sedda, a patto che si alleni bene. E in quel caso un terzo/quarto posto non celo toglie nessuno. Infine il Torrellas Capoterra la vedo come squadra materasso perché con l’addio di Maurizio Piano, scenderà in D1 perché non ha giocatori che possono fare la differenza. Vedremo come andrà a finire per tutte”.
D1/A: IL CANCELLO ENERGICO SUL MONTEROSELLO
Dopo il ritiro del Tennistavolo Norbello saranno sette le protagoniste di un girone che è partito con una vistosa allergia al pareggio. Il risultato più rotondo lo costruisce Il Cancello Alghero che ne dà di santa ragione al Libertas Ping Pong Monterosello. Tra i doppiettisti c’è il catalano Marco Tiloca: “E’ stata l’occasione propizia per far esordire il nostro allenatore/giocatore polacco Gòrski Semek – rileva - che non ha avuto difficoltà nel superare sia Gianfranco Idini, sia Gianfelice Delogu. Il mio compagno Carmine Niolu ha fatto altrettanto nei confronti di Idini e Samuel Paganotto. Infine due punti anche da parte mia su Paganotto e Delogu. Siamo scesi in campo con la formazione migliore; rispetto allo scorso anno con l’innesto dello straniero, siamo più omogenei. Credo che anche quest’anno assisteremo ad un campionato molto avvincente. Non ho ancora avuto l'opportunità di analizzare nel dettaglio le formazioni di tutte le squadre, ma sono convinto che ci saranno almeno quattro compagini pronte a contendersi il titolo: noi, le due del Tennistavolo Sassari ed il Santa Tecla Nulvi; non conosco invece la rosa del Tennistavolo Oristano”. Di sicuro bisognerà riservare un trattamento di riguardo nei confronti dei piccoli diavoletti del Tennistavolo Sassari Young che partono col turbo aggredendo compagne e compagni di allenamento facenti parte del team A. Federico Casula patisce il primo parziale da parte di Marialaura Mura poi riordina le idee e sistema il tutto a modo suo. Simone Demontis si fa recuperare due set dalla veterana Maria Elena Musio ma alla resa dei conti è capace di indovinare la stoccata vincente. Il filone magico continua con Nicola Cilloco, senza pietà nei confronti di Alexander Evans. Casula mette in cassaforte il successo di squadra su Musio e poi Edoardo Ian Eremita sostituisce Cilloco senza farlo rimpiangere quando affronta Mura. Punto della bandiera di Evans ai vantaggi del quinto su Demontis. Dalla serie B alla D1 il salto è imponente. Grazie ai servigi del fuori quota Francesco Ara il Santa Tecla Nulvi riesce a sfruttare il fattore casalingo per avere la meglio sulla matricola TT Oristano. Il sedinese non trova severi ostacoli nei suoi duelli con Sebastiano Urrai e Emanuele Marras che aveva però vinto il match inaugurale nei confronti di Stefano Conconi. Contribuisce alla vincita anche Costantino Pilo, riuscendo a sedare le ambizioni di Carlo Carta e Urrai. Come Ara, anche lui non cede nemmeno un set. Conconi invece si arrenderà anche a Carla benché si trovasse in avanti 2-1.
D1/B: VASTO ASSORTIMENTO DI RISULTATI
Punteggio pieno per Muraverese e Tennistavolo Quartu che hanno in comune l’aver vinto in trasferta a mani basse. Il team sarrabese era ospite a Mulinu Becciu dell’Azzurra che deve fare i conti con un Luca Paganelli formato diesel: inizialmente stenta, prendendo successivamente il volo. Liquida in quattro set Gianmichele Zanelli e poi, in gara 5, recupera il 2-0 di svantaggio nei confronti del presidente Gianni Pomata. Ma il 6-0 finale porta anche le importanti firme di Pierluigi Montalbano, implacabile sia con Pomata, sia col nuovo innesto Dzintars Lai. Completa l’opera Roberto Murgiano che liquida Lai e poi ai vantaggi del quinto un Zanelli portatosi in vantaggio 2-1.Il Tennistavolo Quartu vendemmia nel derby cittadino con La Saetta. L’arrivo dal Tennistavolo Norbello di Maurizio Muzzu capita a fagiolo perché l’infermeria è un po’ affollata e tutti si domandano cosa sarà quando tutti i pezzi si saranno ricomposti. Intanto il macomerese si fa concreto sgominando Alessandro Mercenaro e bissando su Simone Sebis. Riccardo Di Giovanni fa la sua prima apparizione in maglia verde liquidando tranquillamente Alessandro Concu ma poi subisce la vendetta di Mercenaro. Punti anche per Marco Isola su Sebis e di Nicola Orani che subentrando a risultato già acquisito non teme Concu.
Nel Sulcis il TT Carbonia Bianca ospita i cugini del Fermi Iglesias per la prima volta in un campionato di questa portata. Tutto sembra risolversi al meglio per la matricola inversa che col duo Bruno Pinna e Giovanni Siddu mette alle corde gli esperti di categoria Luciano Macrì ed Enrico Bianciardi. Marco Ibba accorcia le distanze su Giancarlo Pili e poi Siddu completa a pieni voti la sua missione dando un nuovo dispiacere a Macrì. Mai dare nulla per scontato: i padroni di casa emettono un poderoso ruggito giocandosi la carta Walter Barroi che sostituendo Ibba piega le resistenze del mai domabile Pinna. Infine Bianciardi non si fa sfuggire la ghiotta occasione di rimettere tutto in parità scatenandosi su Pili. L’altro tre a tre si registra a conclusione del derby di Decimomannu. Tra i protagonisti il nuovo ingresso Marco Schirru che schierandosi con la formazione Blu si bea per la magnifica doppietta ottenuta raccontando l’andamento del match: “Derby sofferto. Io mi schiero con Italo Fois e Antonello Mei. Assenti il capitano Paolo Soraggi, Micheal Belmonte, e il top player Carlo Orrù. Il Decimo Verde si presenta con Marco Podda, Andrea Decroce, Daniele Pitzanti e Fabio Ferrabue.
La prima sfida mi vede impegnato contro il Podda; immediatamente cerco di mettere le cose in chiaro e rompere il ghiaccio con un set a mio favore 11-4. Purtroppo la partita non è stata in discesa come mi ero illuso: si conclude alla bella ma con un 3-2 per me. Poi il nostro Italo sfida De Croce: scambi lunghi e interminabili per la "gioia" dell'arbitro Belmonte; dopo circa mezzora matura il 3-1 a favore del nostro avversario. Medesimo risultato lo ottiene Daniele Pitzanti su Antonello Mei, quest'ultimo apparso un po' emozionato per l'esordio in D1 e che ha sofferto le aperture velenose e cariche di giri dell’avversario. Nella quarta partita, la spunta Italo su Fabio Ferrabue per 3-0, sfida non priva di insidie terminata anche con qualche set ai "vantaggi". Tocca a me affrontare Daniele Pitzanti: anche questa volta la spunto 3-2, con eccessiva sofferenza e dispendio di energie nervose. Spartiacque è stato il terzo set vinto per 17-15, nel quinto invece trovo la forza di sollevare il livello del mio gioco e riesco a vincere con discreto margine. A questo punto siamo 3-2 per noi; possiamo vincere o al limite pareggiare, il tutto è nelle mani di Antonello che sfida Andrea Decroce. Stavolta il Mei si scrolla di dosso l'emozione, ma non può nulla sulla difesa di "the wall" Andrea e perde 3-0 col primo set combattuto punto a punto fino ai vantaggi. Termina 3-3 uno scontro che alla luce della rosa degli avversari del girone, può già definirsi "salvezza", almeno sulla carta, perché al netto di molte certezze, tutto può accadere.