Città storiche e biglietto d’ingresso: Meritocrazia Italia è favorevole, ma con alcuni correttivi
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
La notizia è di quelle che non passano inosservate.
Dopo Venezia, anche Como pensa di introdurre un ticket di ingresso per i visitatori giornalieri. Una misura, volta a gestire l’afflusso di turisti e a generare entrate per la manutenzione della città, che però ha suscitato ampie discussioni.
L’iniziativa ha pro e contro.
Tra i vantaggi, v’è indubbiamente quello di agevolare la gestione del turismo, soprattutto di quello mordi-e-fuggi.
Venezia, in particolare, con circa 50.000 residenti, accoglie ogni anno più di 30 milioni di visitatori. La tassa potrebbe servire a scoraggiare i visitatori giornalieri, per certo quelli meno motivati, riducendo così l’affollamento e migliorando l’esperienza turistica complessiva.
Per altro verso, occorre evitare che si creino discriminazioni basate sulle disponibilità economiche del turista e che vengano introdotti disincentivi alla fruizione delle bellezze del Paese. L’arte e la cultura sono, e devono restare, patrimonio di tutti.
È vero, inoltre, che la tassa genererà entrate che potranno essere utilizzate per la manutenzione e la pulizia della città, ma questo potrà avvenire soltanto se vi sarà un vincolo di bilancio per tali fondi.
Per questo, Meritocrazia Italia propone di vincolare tali entrate alle voci di spesa finalizzate a preservare e tutelare il patrimonio storico e culturale della città. Chiede altresì con forza che si lavori per evitare che la misura finisca per favorire nuovi margini di illegalità, prevedendo controlli seri e concreti strumenti di sicurezza.
Meritocrazia guarda con favore all’introduzione di una tassa di ingresso anche per altro città d’arte italiane, a condizione che
- si garantisca tutela ai soggetti economicamente più deboli (in primis le famiglie), ad esempio con appositi biglietti cumulativi;
- si preveda un vincolo di bilancio che veda gli utili del ticket reinvestiti nella tutela del patrimonio artistico;
- si tuteli chi accede alle città per altre ragioni (lavoro, cura, motivi familiari), prevedendo sistemi semplici di esonero dal pagamento del biglietto di accesso.