Spalletti, "Infortuni? Non è vero che si gioca troppo"

- Luciano Spalletti, in controtendenza rispetto a molte opinioni diffuse nel mondo del calcio, ha dichiarato che non si gioca troppo. Preparando i due impegni di Nations League contro Belgio e Israele, il commissario tecnico ha sottolineato l'importanza di essere attrezzati e di far giocare anche chi lo fa meno, per far crescere tutti. Tuttavia, quando non si ottengono risultati, si tende a incolpare le scelte e le riserve, non favorendo così questa crescita. Spalletti ha affermato che continuare a fare questi ragionamenti significa restare attaccati a degli alibi: si può giocare spesso e mantenere un calcio di alto livello, valutando anche gli avversari.

Il ct ha ribadito che giocare di più non è un peccato, poiché ormai le squadre sono preparate per affrontare un calendario fitto di impegni. Mentre il mondo del pallone, o meglio la sua parte sindacale, chiede di fermarsi a riflettere sull'usura del campo, Spalletti ha scelto una strada diversa. Secondo lui, chi butta la palla in tribuna lo fa perché è alla ricerca di alibi. Nel frattempo, dopo una visita, il fiorentino Kean ha abbandonato il ritiro per problemi alla schiena, sostituito da Lucca, arrivato da Udine.

Spalletti ha spiegato che, all'inizio, c'era da cambiare qualcosa, ma ora la parola d'ordine è dare continuità. La seconda fase del post Europeo ha preso il via con il sorriso dei giorni migliori del ct. Le prime foto di Maldini, Gabbia, Di Gregorio e Pisilli con l'Italia testimoniano l'inserimento di giovani di qualità che stanno facendo esperienza in campionato. Pisilli e Maldini, grazie a un avvio di stagione importante con Roma e Monza, hanno conquistato la prima convocazione in Nazionale.

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