Il governo cinese finisce nel mirino di Stati Uniti e Regno Unito. Negli ultimi giorni i funzionari dei due paesi hanno accusato Pechino di essere responsabile di una massiccia campagna di cyberspionaggio che, negli ultimi 10 anni, ha colpito milioni di persone - tra cui accademici, giornalisti e legislatori -. Più nel dettaglio, sembrerebbe che nel corso degli ultimi anni il gruppo di cybercriminali denominato "Advanced Persistent Threat 31" (APT31), identificato come un braccio del Ministero…
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Una specie di rivolta unita contro le attività di spionaggio illegale provenienti dalla Cina è in atto in queste ore da parte di diversi governi occidentali. L’accusa non è di quelle da poco: una vasta campagna di spionaggio informatico portata avanti da una entità “sponsorizzata dallo Stato cinese” avrebbe colpito milioni di persone tra legislatori, accademici, giornalisti, e aziende, comprese alcune aziende “sensibili” che operano come appaltatori della…
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LONDRA – Stati Uniti e Regno Unito accusano la Cina di condurre da anni una campagna di attacchi cibernetici, mettendo nel mirino politici, giornalisti e dirigenti d’azienda. Secondo l’accusa annunciata in contemporanea dai governi di Washington e di Londra, decine di hacker al servizio di Pechino sono riusciti a entrare nelle email e negli acconti digitali di milioni di persone in America e in G…
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Di Guido Santevecchi Regno Unito e Stati Uniti accusano Apt31, unità di cyberguerra dello Stato cinese. Tra i suoi obiettivi: fermare i soccorsi americani a Taiwan. Il piano di spionaggio «partito da più di 10 anni» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO Quaranta milioni di nomi e indirizzi di cittadini britannici rubati da hacker (di Stato) cinesi; malware piazzati nei sistemi di…
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Reuters A scoperchiare il vaso di Pandora è stata per prima Londra, accusando apertamente Pechino di essere dietro il prolungato cyberattacco contro gli archivi della Commissione elettorale britannica, condotto a partire dall'agosto 2021 secondo quanto denunciato la scorsa estate e attribuito inizialmente a non meglio precisati «attori ostili». Il Regno Unito parla di «sfida epocale» alla sicurezza nazionale e di «minaccia alla democrazia».
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Un gruppo di hacker cinesi è stato accusato da Regno Unito, Stati Uniti e Nuova Zelanda di aver lanciato una vasta campagna di cyberspionaggio contro siti governativi ed email personali di deputati, accademici e giornalisti che si erano dimostrati critici nei confronti di Pechino. Washington e Londra hanno imposto sanzioni a persone ed entità ritenute coinvolte. Le attività di disturbo sarebbero …
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La Gran Bretagna alza le barriere informatiche per scongiurare le incursioni della Cina. Il premier Rishi Sunak definisce Pechino la più grande sfida alla sicurezza nazionale britannica a livello di Stato”. La presa di posizione segue gli esiti delle indagini svolte da Londra in relazione ad un attacco informatico realizzato a suo tempo contro il database della Commissione elettorale nazionale britannica.
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I titoli di oggi: Regno Unito, Usa e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici China Development Forum: Pechino invita investitori stranieri, ma serve reciprocità Cina: funzionari di Sri Lanka e Nepal in visita nel paese per “rafforzare i legami” I giovani cinesi vanno a lavoro in pantofole L’appello di Pechino alla diaspora cinese in giro per il mondo Regno Unito, Usa e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici Il…
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Sale a livelli senza precedenti la tensione fra il Regno Unito e la Cina. Londra ha infatti apertamente Pechino di essere dietro il prolungato cyberattacco contro gli archivi della Commissione elettorale britannica - condotto a partire dall'agosto 2021 secondo quanto denunciato la scorsa estate e attribuito inizialmente a non meglio precisati "attori ostili" - bollandone la portata alla stregua di una "sfida epocale" alla…
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Una vasta campagna di spionaggio informatico portata da un gruppo «sponsorizzato dallo Stato» cinese, che avrebbe colpito milioni di persone tra legislatori, accademici, giornalisti, e aziende tra cui anche appaltatori della difesa. È questa l’accusa mossa dai governi di Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda che hanno imposto sanzioni e puntato il dito contro Pechino e la sua guerra cyber contro i tre Paesi.
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LONDRA L'ambasciatore cinese nel Regno Unito è stato convocato oggi al Foreign Office dopo le accuse rivolte ieri dal governo di Londra a Pechino di essere dietro cyberattacchi recenti contro istituzioni della democrazia britannica. Accuse che la Cina ha seccamente respinto, ma che sono state rivolte parallelamente alla Repubblica Popolare per episodi analoghi pure da Usa e Nuova Zelanda fra gli alleati del gruppo dei Five Eyes
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Il Regno Unito annuncia nuove sanzioni contro la Cina. Nel mirino del governo i cyber-attacchi di responsabilità «di agenti ostili» provenienti da Pechino. Per il premier Rishi Sunak rappresenta «una sfida epocale» dalla quale il Paese «deve difendersi». È chiaro «che la Cina – ha sottolineato il primo ministro britannico – che la Cina si comporta in modo sempre più assertivo all’estero e autoritario in patria…
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Il governo britannico ha annunciato l'adozione di sanzioni contro un gruppo hacker ritenuto controllato dallo Stato cinese, APT31, e contro due cittadini cinesi in risposta al cyber attacco attribuito a Pechino contro la Commissione elettorale. Lo riporta il Foreign Office in una nota firmata dal ministro degli Esteri, David Cameron, dell'Interno, James Cleverly, e dal vicepremier Oliver Dowden, incaricato di coordinare le verifiche sull'accaduto dopo le rivelazioni dei mesi scorsi.
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Il governo britannico ha annunciato l'adozione di sanzione contro un gruppo hacker ritenuto controllato dallo Stato cinese, APT31, e contro due cittadini cinesi in risposta al cyberattacco attribuito a Pechino contro la Commissione elettorale. Lo riporta il Foreign Office in una nota firmata dal ministro degli Esteri, David Cameron, dell'Interno, James Cleverly, e dal vicepremier Oliver Dowden, incaricato di…
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LONDRA La Cina rappresenta "la più grande sfida alla sicurezza nazionale britannica a livello di Stato": lo ha detto oggi il premier del Regno Unito, Rishi Sunak, commentando l'accusa rivolta a Pechino di essere dietro un cyber attacco portato a suo tempo contro il database della Commissione elettorale nazionale dell'isola e suggellata poi in una dichiarazione al Parlamento dal vicepremier Oliver Dowden.
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