Hezbollah attacca Israele con oltre 115 razzi

- Milano, 22 set. – Hezbollah ha lanciato oltre 115 razzi dal confine libanese verso Israele, colpendo in particolare la città di Haifa. L'attacco è avvenuto in rappresaglia per le esplosioni e i raid mirati dei giorni scorsi, che hanno causato decine di morti. L'IDF ha dichiarato che l'obiettivo erano zone abitate da civili nel nord di Israele e che il sistema antimissile Iron Dome ha intercettato la maggior parte dei razzi.

La situazione è tesa. L'esercito israeliano ha risposto con un nuovo raid contro Hezbollah in Libano, colpendo più di 100 obiettivi. Tra questi, postazioni di lancio missilistico e strutture militari. L'offensiva segue quella di ieri, in cui sono stati uccisi Ibrahim Aqul e Ahmed Wahbi, due comandanti di alto rango del gruppo. In totale, 16 membri del vertice del Partito di Dio sono rimasti uccisi.

Nelle ultime 24 ore, l'aviazione militare israeliana ha intensificato le operazioni contro il Libano meridionale, colpendo circa 290 obiettivi. Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro impianti industriali militari come ritorsione per le esplosioni che hanno devastato diverse aree, provocando decine di vittime e migliaia di feriti.

L'incursione nella sede di Al Jazeera a Ramallah ha aggiunto ulteriore tensione. L'emittente è stata chiusa per 45 giorni. La riunione del gabinetto di sicurezza israeliana prevista per questa mattina è stata rinviata, e a mezzogiorno si riunirà l'intero governo.

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