Petizione contro il Ddl Sicurezza raggiunge 60mila firme

- ROMA – La petizione lanciata su Action Network per fermare il cosiddetto “Ddl Sicurezza” ha superato le 60mila firme. Il Decreto 1660, che contiene disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio e vittime dell’usura, è stato approvato alla Camera e attende ora il voto al Senato. La Cgil Palermo ha indetto un presidio per mercoledì 25 settembre, alle ore 17:30, davanti alla Prefettura in via Cavour, per protestare contro il disegno di legge.

Il segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo, ha dichiarato che il Ddl Sicurezza rappresenta una norma liberticida che punta alla repressione del conflitto sociale. Il decreto introduce una serie di misure innovative, ponendo l’accento sulla prevenzione e repressione di reati gravi. Tra i punti fondamentali del Ddl Sicurezza, vi sono l’aumento delle pene per alcuni reati, l’introduzione di nuove fattispecie di reato e l’inasprimento delle misure di controllo e sorveglianza.

Il magistrato Alfonso Sabella ha commentato ironicamente le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che nel 2022 invocava la depenalizzazione come mezzo per velocizzare la giustizia. Oggi, invece, il ministro sembra aver cambiato idea, sostenendo la necessità di nuove misure repressive.

Il Ddl Sicurezza ha suscitato numerose critiche da parte di diverse organizzazioni e personalità, che lo considerano un attacco ai diritti fondamentali e alle libertà individuali. Tuttavia, i sostenitori del decreto ritengono che le nuove misure siano necessarie per garantire maggiore sicurezza e ordine pubblico.

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