L'uragano Beryl devasta i Caraibi: sette vittime e milioni di bambini a rischio

L'uragano Beryl, il primo grande uragano dell'anno, ha colpito duramente i Caraibi. Con venti che hanno raggiunto i 280 km/h, il ciclone di categoria 5 ha causato danni diffusi e ha mietuto sette vittime tra Grenada, Venezuela e Saint Vincent e Grenadine.

Il passaggio di Beryl ha lasciato dietro di sé un bilancio pesante. Tre persone sono morte a Grenada, altrettante in Venezuela e una a Saint Vincent e Grenadine. Tra le vittime in Venezuela c'è anche la vicepresidente Delcy Rodríguez, ferita dopo essere stata colpita da un albero. Il numero dei dispersi, attualmente limitato a una decina, è destinato a crescere.

Dopo aver flagellato queste aree, la tempesta si sta ora avvicinando alle coste della Giamaica e si dirigerà successivamente verso le isole Cayman. L'allerta meteo rimane alta, poiché l'uragano Beryl, descritto come 'potenzialmente catastrofico', ha raggiunto la categoria 5.

Secondo le stime dell'UNICEF, i venti, le piogge torrenziali e le inondazioni improvvise potrebbero mettere a rischio almeno 3 milioni di bambini nei Caraibi. L'uragano Beryl ha danneggiato gli spazi sicuri per i bambini, tra cui case e scuole.

Un uragano major a luglio nelle Antille è estremamente raro, e un uragano di categoria 5 non era mai accaduto prima. Questo evento sottolinea l'importanza di prepararsi adeguatamente per tali eventualità e di mettere in atto misure di protezione per i più vulnerabili.

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