Condono 2025, approvato l'emendamento al decreto Omnibus

- Il Parlamento italiano ha recentemente approvato un emendamento al decreto Omnibus, introducendo il cosiddetto "condono 2025". Questo provvedimento, che ora passa al Senato per la conversione in legge entro l'8 ottobre 2024, prevede una sanatoria fiscale per gli anni 2018-2022, nell'ambito del Concordato Preventivo Biennale (CPB). L'emendamento, firmato da Orsomarso (FdI), Garavaglia (Lega) e Damiani (FI), è stato inserito nel decreto durante una seduta domenicale, trasformando quello che doveva essere un decreto di riordino fiscale in un contenitore di varie misure.

Il CPB, che rappresenta la novità fiscale più rilevante, consente ai contribuenti di regolarizzare le annualità successive al 2018 versando un'imposta ridotta, calcolata sull'indice di affidabilità fiscale. Questo ravvedimento speciale, approvato dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, mira a incentivare le partite IVA a sottoscrivere il concordato, offrendo loro la possibilità di condonare sanzioni, interessi e una parte consistente delle somme evase nel periodo 2018-2022.

Il meccanismo di calcolo dell'imposta ridotta prevede che i contribuenti con una pagella fiscale insufficiente debbano restituire il 50% delle somme dovute, mentre quelli con una pagella fiscale migliore saranno tenuti a restituire solo il 5%. Questo sistema, che calibra l'imposta sull'affidabilità fiscale, rappresenta un tentativo di bilanciare equità e incentivazione, premiando i contribuenti più virtuosi.

L'emendamento al decreto Omnibus, che ha suscitato diverse reazioni, è stato approvato senza il coinvolgimento diretto del governo, sollevando interrogativi sui costi e benefici della sanatoria. Tuttavia, il Parlamento ha deciso di spingere avanti il concordato biennale, ritenendo che possa rappresentare una soluzione efficace per regolarizzare le posizioni fiscali di molti contribuenti.

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