Intanto a due giorni dal terremoto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan deve fare i conti con le critiche di chi accusa il suo governo di aver gestito male l’emergenza. La famiglia, invece, è stata sorpresa dal sisma ad Antiochia. Tra queste anche alcuni gestori di account social che sono stati arrestati per “post provocatori” sul sisma Erdogan nelle zone più colpite, dispersa un'intera famiglia italiana.
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Erdogan ad Hatay distrutta dal terremoto: “Non vi lasceremo soli”. Ma intanto blocca i social dalla nostra inviata Gabriella Colarusso Il bilancio in Turchia ha superato ieri i 9mila morti, più di un terzo sono in questa zona. Diversi gli arresti tra ”i provocatori” che avevano denunciato la mancanza di aiuti
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I gemiti sempre più flebili e sempre più rari che si levano ancora dalle macerie sono più potenti delle proteste sulle reti sociali per i ritardi nei soccorsi, ma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa solo in parte e tra le rovine di Hatay punta il dito sui provocatori e silenzia Twitter. Sismi in Turchia e in Siria - dall'8 febbraio Una strada crepata a Golbasi, nella provincia di Adiyaman, in Turchia.
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La Turchia blocca di nuovo Twitter. Per arginare il malcontento delle popolazioni colpite dal sisma, il governo di Recep Tayyip Erdogan ha limitato su alcuni dei principali provider del Paese l’uso del social di proprietà di Elon Musk, particolarmente usato in queste ore per condividere la rabbia degli abitanti per il ritardo dei soccorsi. Nelle ultime ore le proteste si sono fatte vibranti. Tanto da indurre lo stesso Erdogan a intervenire sul tema: "E' il momento di essere uniti, ma…
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Il presidente turco in una conferenza stampa nelle zone colpite dal sisma. “Non lasceremo per strada nessuno dei nostri concittadini”. Erdogan ha comunicato anche le dimensioni della tragedia: “Ad oggi, il numero dei deceduti è di 8.574, il numero dei feriti è 49.133, il numero degli edifici distrutti 6.444” Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando nel corso di una conferenza stampa da Kahramanmaras, una delle zone più colpite dal sisma.
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Sempre secondo Toker, il blocco sarebbe stato effettuato con un software installato dai fornitori di telecomunicazioni che può impedire il caricamento di siti web e servizi specifici. Secondo NetBlocks sarebbe stato il governo di Erdogan a ordinare il blocco. Twitter risulta bloccato in Turchia su diverse reti. Durante una visita nelle zone terremotate, Erdogan ha ammesso che nelle prime fasi dei soccorsi ci sono stati “dei problemi”, ma ha aggiunto che “oggi va meglio e domani andrà ancora meglio” Il Guardian ricorda che oggi il presidente turco, Recep…
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Dà l'immagine di un'ecatombe il terremoto che si è abbattuto sul Sud della Turchia e la Siria. Le vittime salgono di ora in ora e il numero dei morti è arrivato fino a oltre 9.500, di cui quelle accertate sono 6.957 e in Siria 2.547. Bilancio tristemente destinato a salire. I soccorsi stanno giungendo da tutto il mondo e la solidarietà è in campo. Gli Usa hanno perfino deciso di sospendere le sanzioni contro la Siria per permetterle di affrontare al meglio l'emergenza.
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Terremoto in Turchia: distrutta la pista dell'aeroporto di Hatay, il Video ANSA è impressionante Una faglia di terra sollevata che corre lungo l’asfalto e la attraversa in senso trasversale: la pista dell’aeroporto di Hatay è stata distrutta dal terremoto che ha colpito nella notte del 6 febbraio la Turchia e la Siria. Impossibile l’utilizzo dello scalo anche per l’atterraggio di voli di aiuti internazionali.
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I social media turchi si sono riempiti di post di persone che lamentano la mancanza di sforzi di ricerca e soccorso nella loro zona, in particolare nella provincia di Hatay, dove anche il sindaco ha denunciato ritardi e mancanza di supporto. Ma la censura di Erdogan non risparmia nemmeno le vittime del sisma
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Hatay, 4 arresti per post sui social polemici contro i ritardi dei soccorsi dopo il sisma a cura della redazione Esteri Un edificio crollato a Iskendurun, nel distretto di Hatay (ansa) Le autorità: affermazioni che miravano a creare il panico. Il sindaco della città: le operazioni di ricerca e aiuto sono iniziate non tempestivamente
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Quattro persone sono state arrestate in Turchia per dei post sui social in cui lamentavano i ritardi nei soccorsi dopo il devastante terremoto che ha causato migliaia di vittima. Lo fa sapere la polizia turca stessa, che ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per post «provocatori che miravano a creare paura e panico». La polizia ha aggiunto che è in corso un'indagine più ampia sugli account dei social media, ma non ha fornito informazioni sul contenuto dei post.
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Dopo le due violente scosse di terremoto che hanno colpito la Turchia nella notte, è stata registrata un'esplosione a un gasdotto nella provincia meridionale di Hatay. Lo ha riferito l'agenzia di stampa turca Ihlas, che cita l'operatore Botas, secondo cui sono stati sospesi i flussi di gas verso le province di Gaziantep, Hatay e Kahramanmaras. In seguito al terremoto sono state fermate le operazioni al terminal petrolifero di Ceyhan, nel sudest della Turchia, ha reso noto l'agenzia di navigazione Tribeca…
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I voli in due aeroporti della Turchia sono stati sospesi a seguito del devastante terremoto che ha colpito il paese e la Siria. L'aeroporto sud-orientale di Hatay è stato chiuso a causa dei danni causati dal sisma. Sono stati inoltre sospesi i voli civili da e per l'aeroporto di Gaziantep, nel sud del paese. Ferme anche le operazioni nel porto di Ceyhan, secondo la Tribeca Shipping Agency.
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I voli in due aeroporti della Turchia sono stati sospesi a seguito del devastante terremoto che ha colpito il paese e la Siria. L'aeroporto sud-orientale di Hatay è stato chiuso a causa dei danni causati dal sisma. Sono stati inoltre sospesi i voli civili da e per l'aeroporto di Gaziantep, nel sud del paese. Ferme anche le operazioni nel porto di Ceyhan, secondo la Tribeca Shipping Agency.
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A causa del forte terremoto che ha colpito la Turchia , si sono verificate delle esplosioni al gasdotto , che trasporta gas naturale, nella provincia di Hatay , nella parte dell’estremo sud del Paese. Secondo le autorità locali sono stati interessati due punti del gasdotto, che distano circa tre chilometri l’uno dall’altro. Le esplosioni hanno causato grossi incendi, non ancora domati.
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