Giuseppe Bergomi ha parlato ai microfoni di Sky Sport commentando la scelta di Thiago Motta di non avere un capitano fisso cosa che, secondo l'ex giocatore, non crea un ambiente sereno per giocare bene. Ecco le sue parole: "C'era un cambiamento completo. Poteva decidere dall'inizio il capitano, ma poi ha scelto di cambiare di continuo, e questo lascia perplesso il giocatore che si chiede "perché me l'ha tolta".
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Approfondimenti:
Stefano Cecchi, a Radio Sportiva, ha parlato del momento che sta vivendo la Juventus di Thiago Motta: "Prima di sceglierti un grande allenatore, devi sceglierti un grande dirigente. Le grandi società le fanno i grandi dirigenti. Tra Bologna e Torino c'è una differenza: a Bologna Motta ha Sartori alle spalle ora c'è Giuntoli ma Giuntoli qualche limite lo sta mostrando".
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Paolo Pacchioni ha parlato a Tmw Radio del momento in casa Juve. "Sembrava una scelta convincente quella di Motta - l'analisi del giornalista di Rtl 102.5 -. È ovvio che il Bologna sia diverso dalla Juventus, sono diverse le aspettative e i giocatori. Se a ottobre novembre c'era ancora la giustificazione di un rodaggio, ora ci troviamo invece a dire che siano stati fatti passi indietro. Motta si è accorto della difficolità di attecchimento delle sue idee tra i giocatori della…
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Si sta complicando la vita da solo in un modo sinistramente e paradossalmente simile a quello di Allegri. Spesso risponde per non rispondere Anche Libero scrive della crisi Juventus e della situazione Thiago Motta. L’allenatore della Vecchia Signora è l’antitesi dell’ex Allegri, ma è praticamente anche l’alter ego sul piano della comunicazione. Leggi anche: La Repubblica di Elkann scrive che quelli come Thiago Motta la Juve li accompagna alla porta Motta si sta complicando la vita da solo…
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Su Gazzetta: "Motta, i bonus sono finiti". Inizio di 2025 da horror: sola una vittoria e squadra in crisi. Il club sostiene il tecnico, ma si aspetta una svolta rapida. In quattro giorni, Thiago Motta ha perso più che nei primi cinque mesi. L’imbattibilità in campionato è crollata, la vetta è lontana (-16 dal Napoli) e il maxi-girone di Champions si è chiuso al 20° posto, con il biglietto per i playoff e il 26° attacco europeo.
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Tanti fischi per la Juventus, ancora una volta. E la triste colonna sonora, accompagnata anche da inviti a tirare fuori gli attributi, si sta sentendo un po’ troppe volte in questa stagione all’Allianz Stadium: tra campionato, Champions e Coppa Italia, la squadra di Thiago Motta ha disputato 16 partite davanti ai propri tifosi, ma soltanto in sette occasioni è arrivata una vittoria. Vale a dire meno del 50 per 100, numeri che se a Bologna sarebbero…
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Ieri sera i fischi dell'Allianz Stadium sono stati assordanti, ma anche quelli odierni del mondo social non scherzano: all'indomani della sconfitta della Juventus contro il Benfica, su X è presto diventato di tendenza l'hashtag #MottaOut, segnale evidente che i tifosi bianconeri hanno iniziato a prendere seriamente di mira il tecnico italo-brasiliano responsabile, a detta di molti, della situazione pesante in cui è piombata la squadra.
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