Una bozza di Costituzione è stata formulata dal Centro siriano di ricerca e degli studi giuridici (di cui Al Bunni è presidente). L’abbozzo tiene conto anche delle differenti religioni ed etnie presenti nella regione. “Noi non parliamo di minoranze, ma di cittadini siriani”, spiega l’avvocato ai microfoni della RSI, precisando che nel testo è stato proposto “un nuovo potere legislativo, un Parlamento in cui troveranno spazio in modo equo tutte le minoranze”.
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Il leader siriano Ahmed Hussein al-Sharaa, più conosciuto con il suo nom de guerre Abu Mohammad al-Jolani, già filoqaedista, è stato accolto dal presidente Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara in pompa magna, sul tappeto rosso. Il presidente turco sogna di guidare la ricostruzione della Siria per la quale scorrerà un fiume di denaro, sogna di insediare le sue basi …
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Il futuro democratico della Siria non potrà che essere rappresentato anche attraverso la posizione effettiva delle donne nella società. Intanto Ahmed al Sharaa, attuale presidente ad interim della Siria - conosciuto da capo dell'Isis come Al Joulani - si è finalmente fatto accopagnare da sua moglie in pubblico, dandole un volto e una identità. La giovane Latifa al-Droubi, unica moglie del presidente, ha fatto la sua prima apparizione…
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Ieri, 4 febbraio, Ahmed al-Sharaa (Mohammed al-Jolani), proclamato presidente del governo di transizione in Siria, è arrivato ad Ankara su invito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. È il suo secondo viaggio all’estero dopo l’Arabia saudita. Al-Sharaa è stato trasportato dalla capitale Damasco ad Ankara con un aereo della presidenza turca, poi Erdogan lo ha accolto nel palazzo presidenziale di Bestepe.
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La nuova Siria post Assad guidata da Ahmed al-Sharaa, conosciuto anche come Abu Mohammad Al-Jolani, capo del gruppo jihadista Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) e noto in passato per i suoi legami con l’organizzazione terroristica Al-Qaeda, ha deciso di ristrutturare la dissestata economia siriana – provata da anni di sanzioni occidentali – all’insegna di un grande piano di privatizzazioni, secondo i dogmi della dottrina economica neoliberista teorizzata e imposta per anni dalle istituzioni…
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Turchia, al-Jolani ricevuto da Erdogan ad Ankara 04 febbraio 2025 Il presidente ad interim della Siria, Ahmad al-Sharaa, anche noto con il nome da combattimento al-Jolani, si è recato oggi ad Ankara, dove è stato accolto con una cerimonia di basso profilo rispetto ad altri capi di Stato. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha salutato al-Sharaa, che era vestito con un abito e una cravatta rossa, un apparente omaggio alla bandiera turca, con un piccolo gruppo della guardia d'onore all'ingresso del vasto complesso del…
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Dopo aver sostenuto per anni l’organizzazione e l'avanzata delle forze anti-Assad che nel dicembre del 2024 hanno costretto l’ex presidente siriano a fuggire a Mosca, favorendo l’instaurazione di uno storico cambio di potere a Damasco, ora la Turchia potrebbe assumere un ruolo di maggiore responsabilità e presenza in territorio siriano dal punto di vista sia economico che militare. A confermare
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Di يورونيوز Al fine di colmare il vuoto militare lasciato dal ritiro dell'Iran e della Russia in Siria, il nuovo governo siriano starebbe negoziando diversi accordi con la Difesa turca. Lo scopo è di consolidare la propria posizione e di difendersi da eventuali attacchi israeliani PUBBLICITÀ Il presidente ad interim della Siria, Ahmad Al Sharaa, noto anche con il nome di battaglia di Al Jolani ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere della…
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Alla domanda se la Siria da lui governata stia andando verso la democrazia, al-Sharaa ha risposto: “Se democrazia significa che le persone decidono da chi saranno governate e da chi saranno rappresentate in parlamento, allora sì, la Siria sta andando in questa direzione”. Entro un mese la Siria post-Assad avrà un nuovo Consiglio dei ministri che sostituirà quello ad interim formato a dicembre scorso per un periodo transitorio di soli tre mesi, ha spiegato l’autoproclamato presidente nell’intervista…
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L'obiettivo della nuova leadership siriana è stabilizzare il Paese unificando i gruppi ribelli sotto il controllo delle forze armate nazionali. In un'intervista all'Economist, il leader di HTS difende la sovranità del Paese criticando l'occupazione militare di Israele e la presenza Usa
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La Turchia intende attivare un paio di basi militari in Siria per addestrare le nuove Forze Armate siriane, come riportato dal quotidiano Turkiye il 3 febbraio. Queste basi nelle intenzioni turche faciliteranno l’addestramento dell’Esercito siriano e dei piloti, contribuendo alla formazione di un’Aeronautica militare praticamente annientata dopo i pesanti raid israeliani degli ultimi mesi. Si prevede che in tal senso presto sarà firmato un accordo di difesa congiunta tra Turchia e Siria, che include disposizioni per il supporto turco…
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Di Giuseppe Gagliano – Il presidente ad interim siriano, Ahmad al-Sharaa, si è recato oggi ad Ankara dove ha incontrato il collega Recep Tayyp Erdogan. Tra i temi trattati i è la stesura di un accordo di cooperazione militare che, se confermato, rappresenterebbe un cambiamento radicale negli equilibri del Medio Oriente. Dopo anni di ostilità e un coinvolgimento diretto di Ankara nel conflitto siriano, il fatto che la nuova leadership siriana discuta con Erdogan un’intesa militare suggerisce che il…
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HATAY Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che Ankara è pronta ad aiutare la nuova amministrazione di Damasco a combattere contro le organizzazioni terroristiche, citando l'Isis e il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), formazione ritenuta da Ankara terrorista e legata alle forze curde siriane. "Ho detto al mio fratello che siamo pronti a dare il sostegno necessario contro le organizzazioni terroristiche, che si tratti di Isis o del Pkk", ha detto Erdogan in una conferenza…
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Minuti Siria: la caduta di Assad e il nuovo governo di transizione Il rovesciamento del regime baathista siriano lo scorso 8 dicembre 2024 pone una serie di domande. Perché il dominio della famiglia Assad, al potere dal 1967, è caduto proprio adesso, e in modo così inaspettato e veloce? Quali sono ora le prospettive per il paese, dopo quasi mezzo secolo di dittatura e oltre tredici anni di guerra civile? Quali sono le ripercussioni a livello regionale e internazionale? Sono questioni chiaramente connesse…
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Il leader siriano Ahmed al-Sharaa (anche noto durante la ribellione come al-Jolani) è andato in Arabia Saudita per la sua prima visita ufficiale da presidente del Paese. In programma c’è un vertice con i massimi funzionari sauditi. “Il presidente Ahmed al-Sharaa e il ministro degli Esteri Asaad al-Shaibani incontreranno nella capitale saudita Riyadh il principe ereditario Mohammed bin Salman“, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Sharaa, come riporta l’agenzia di stampa Rudaw.
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Il presidente siriano ad interim Ahmad al-Shareh, detto Al Jolani, si e' recato oggi in Arabia Saudita, per la sua prima visita all'estero da quando ha preso il potere in Siria dopo aver rovesciato Bashar al-Assad. La presidenza siriana ha pubblicato una foto di Al Jolani e del suo ministro degli Esteri a bordo di quello che sembra essere un aereo privato, con la didascalia "Il presidente Shareh e Assaad al-Shaibani in viaggio per l'Arabia Saudita, prima visita ufficiale".
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Sciogliendo Costituzione, Parlamento ed esercito, il leader jihadista è diventato a tutti gli effetti un dittatore. E l'opposizione inizia a temere una «nuova tirannia» Si dice presidente, ma si legge dittatore. La direzione che sta prendendo la Siria di Abu Muhammad al-Jolani, che da quando ha svestito i panni jihadisti e indossato la cravatta verde d’ordinanza preferisce essere chiamato Ahmed al-Sharaa, è allarmante e pericolosa.
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La Repubblica Araba Siriana ha ufficialmente un nuovo presidente, Ahmed al-Sharaa, noto anche come Abu Mohammad al-Jolani, proclamato al culmine di una conferenza tenutasi mercoledì. Come riporta l’agenzia statale Sana la rivoluzione siriana, iniziata nel 2011, è stata ora dichiarata vittoriosa, con l’8 dicembre fissato come festa nazionale. La Costituzione è stata abolita e le leggi eccezionali revocate.
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È passato circa un mese e mezzo da quando i ribelli guidati dall’allora Abu Muhammad al Jolani sono partiti da Idlib e hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad. Oggi, Jolani preferisce farsi chiamare Ahmed Sharaa. Del regime, sono rimaste le vecchie carceri, i palazzi, le ferite della guerra civile. Ma mentre l’esercito di Damasco si è sciolto di fronte all’avanzata ribelle, ora per la Siria è arrivato il momento di voltare pagina e fare i conti con il passato.
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Dopo turbolente settimane di transizione, impiegate a tessere le nuove relazioni internazionali del Paese, la Siria fa tabula rasa delle istituzioni del regime di Assad. Le nuove autorità hanno annunciato formalmente la nuova fase: sospesa la Costituzione, dissolti il Parlamento, l'esercito del regime, il partito Baath, e tutti i gruppi armati che dovrebbero ora confluire nell'esercito siriano, deponendo le armi.
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Il nuovo Segretario di Stato Marco Rubio ha parlato con il suo omologo egiziano Badr Abdelatty, in seguito alla proposta del presidente Donald Trump di ospitare i palestinesi della Striscia di Gaza in Egitto ribadendo: “Bisogna fare in modo che Hamas non governi più a Gaza”.
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